È la croce della mia sfrenata passione
vederti e amarti senza conoscere il tuo sapere.
Umiliarmi al suono riecheggiante della tua bellezza
nell'infinità del mio indugiare, io fermo che t'amo,
senza gemito che scuota il sonno dello spirito.
Sono accovacciato nel mio cantuccio a diventare parola,
per Te.
Per te Io non esisto, parvenza d'ombra d'un albero
spoglio
di frutti, di fiori, di foglie,
scheletro di un essere poeta
indifeso alla volontà ultima del tuo non conoscermi.
Perchè mi nutro di te, con le mie radici affondate nel terreno.