Io,
burattina masochista:
schiava d'una mente perversa e
malata,
stringo su di un palmo
una lama tagliente.
Addio
tiranti dell'oppressione!
Eppur temporeggio dinanzi
lo scorrere impetuoso dei
secondi...
Un'insolita clessidra:
orchestra in apogeo,
scandisce la cadenza
asfissiante della mia
ansia di vivere.
Improvvisamente lo
sconvolgimento:
quell'arma traditrice
mi diventa
nemica,
consumando tempo e materia
del mio essere
fragile.
Finalmente
scorgo il volto del mio
folle padrone, e vedo
uno specchio:
la pazza son io,
mi sto autodistruggendo.