Quando il frinir della cicala tace
e più non s'ode del cuculo il canto
t'accorgi che d'amore era richiamo.
Quando l'ombra abbandona il passo
rimpiangi l'abbraccio del tepore
avvolgente contatto che non puoi riavere.
Accusi il ritmo inesorabile
il suo inarrestabile fluire
che dell'arenile l'alveo erode
fino ad esaurire lo spazio dove stare.
Giorni da vivere assottiglia il tempo
ma la vita a volte è una catena
che anima e corpo imprigiona
ed ogni giorno in meno da fruire
è libertà di cui presto godere.