Ripercorrendo le strade
di quando ero
bambino
non vedo che cenere,
che ceppi bruciati
consumati dal tempo
e macerie.
Laddove un bambino
tirava la palla
sulla verde speranza
ora soltanto un tremulo
fiore
morente,
avvelenato dai grigiori
di un popolo muto.
Vi era una via
colorata da grida
e sguardi felici
ora solo una strada
rigata dagli anni,
bagnata dai fiumi
di lacrime amare
della vecchina che non
sa più che fare.
Ricordo un profumo,
i gabbiani che
corteggiavano timide navi
in cerca dei figli del Mare,
ora solo pensieri,
rimasti a sfamare
le bocche di chi
non voleva,
di chi si ostinava
semplicemente a cantare.
Ripenso a quel mare,
a quant'era vicino...
E quel sassolino
che saltava e saltava
e viaggiava lontano fra i flutti..
Rivedo quel blu,
lo sento colare
sul viso
e bagnare la terra...
Ricordo la Guerra,
quella che combattevo
per fermare il futuro.
Ma era ieri che imbracciavo il fucile,
solo un giorno di fermo è bastato,
uno solo,
ed ecco... l'infermo è arrivato.