Appiccicata come sudore sulla pelle
tra i calanchi dei campi appena arati
sospesa nell'aria
non se ne vuole andare
sabbia tra i capelli
caldo molto caldo per essere alla fine
onda che ruggisce che aggredisce
che accarezza che lava
che piange che vive che muore
sempre così
esalerà un ultimo respiro lo stesso rituale
la pioggia torrenziale laverà via ogni segno
e il vento soffierà lontano il suo ricordo
ogni impronta ogni suo profumo
e tutto tornerà come se non fosse mai esistita
... partita
Il buio di un inverno da sorseggiare
sui vetri appannati un ti amo un amore
un figlio un posto un ricordo lontano
odore di caffè e soliti discorsi dentro ai bar
il raffreddore il maglione di lana... copriti bene
pelle pallida che colore quella fotografia
lavoro corse finta allegria ed un cassetto
di sogni da guardare
File di automobili sull'autostrada
la valigia è ormai pronta...
ma si lascia sempre qualcosa
si ritorna sempre un po' bambini
a fine estate...
una mamma un'amica un amore un posto
che non vorresti lasciare...
anche solo restando qui come me
a contare le impronte sulla riva
a guardare il suo passare
Un nido vuoto una nube che attraversa il cielo...
ti prego estate
non te ne andare...