Sei superficie di un oceano profondo,
ché non vedi e non senti la bellezza del mondo.
Sei solo l'illusione di un sogno
e io, sciocco sognatore!
Come fai a non accorgerti di quanto è bello il cielo?
Come fai a non vedere?
Sei dolce e crudele,
sei come una rondine che costruisce il suo nido
e non nutre i suoi piccoli,
come Penelope, che veduto Ulisse tornato a Itaca,
continua a cucire e a scucire la tela.
Sei come un pubblico freddo e distratto
che applaude senza capir l'oratore,
come un poeta che scrive senza usare il suo cuore,
come un cantante che non sente e non comprende
le emozioni dei suoi testi e
dei dischi che vende.
Tu, che con la tua dolcezza, sei fatale e crudele,
mi illudi
e con la tua tristezza e il tuo silenzio,
lentamente mi uccidi.