Questa notte, smarrire
tra le pieghe incomprensibili
e smettere d'inseguire
una voce smorzata
d'orgoglio vile
che non dice come,
che non dice dove
come bussola bugiarda
innalzandosi
al di sopra degli attimi quotidiani
- testimoni più veri -
fingendo il giorno
nel dipingere la notte;
ma io non posso non vedere
e dimenticare
incondizionatamente;
per cosa poi?
per un cuore che mente
fingendo d'ignorare di mentire?
scoccano le ore
e io le lascio scoccare
trasportare
dolcemente
da un battito in levare
dove non possa più
ferirmi per timore
di perdere un timone
che mai mio non fu.
Ben vengano le ore
del rimorso e del dolore
sarò Vivo da poterle subire
e questa e già gran cosa
e t'assicuro che domani
un vento più sincero
mi porterà controsperare
al di là della palude
nel prossimo tratto di mare...
e poi finirà, sì finirà
e non saranno lacrime
in quella giusta immensa bonaccia
dove infine le anime
vanno a riposare paghe.