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L'oblio

L’oblio
Correre, le gambe muovono passi veloci uno dopo l’altro senza meta alcuna, le braccia seguono i movimenti del corpo lasciandosi trasportare e quasi cullare da quest’andare…ma dove? Il respiro affannato è l’unico compagno della nostra fuga. Fiato a tratti sospeso. Unica meta scappare, ma da cosa? Lasciarsi tutto alle spalle, resettare ogni singolo file del passato o meglio della realtà. Intorno solo siepi, alte siepi di un verde quasi abbagliante in questo labirinto che percorriamo senza fine. Non importa quale vicolo si sceglie e quale direzione si prende l’importante è correre, scappare… cercare nuovi orizzonti? Confusione nella mente, soltanto voglia di non pensare e di non cercare soluzioni, solo dimenticare le sofferenze, le delusioni, le umiliazioni, le inquietudini, ed insieme ad esse abbandonare quei noi il cui riflesso nello specchio ci agghiaccia, ci rende poco fieri di noi stessi. Troppi compromessi. Troppi. Non pensare, non parlare. Un senso di oppressione ci attanaglia anima, completamente sospesa in una dimensione senza tempo, corpo, del tutto abbandonato in una frenetica corsa verso il nulla, e mente, persa in un evidente folle dondolio, senza senso e completamente immersa nell’oblio vittima di pensieri inenarrabili. Un momento di stallo sensoriale, di rottura di percezioni. Una tormentosa fuga da…una spasmodica ricerca di…nel frattempo solo affanno, corsa e… verde, tanto verde…

 

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10 commenti:

  • marilena rimpatriato il 15/02/2008 21:28
    Una lettura molto piacevole. Complimenti
  • Vinter_ il 09/10/2007 15:21
    mi ci ritrovo molto. Molte delle sensazioni qui descritte, sono spesso soggetto di miei scritti
  • Ivan il 04/10/2007 09:55
    Ben costruito, scorrevole, piacevole da leggere.
  • rossella bisceglia il 03/05/2007 22:37
    come il raccontoti di un sogno, dai contorni sfumati.
    8, bravoa
  • LAURA B. il 27/11/2006 23:26
    l'incertezza al di là del tempo e dello spazio indefinito della vita.
  • Antonio Pani il 26/11/2006 18:23
    Coinvolgente e "giusto" per tutti. "... vittima di pensieri inenarrarabili". Bello. A presto.
  • Ariberto Terragni il 24/11/2006 12:48
    Preciso, incalzante, coinvolgente, un racconto breve di grande efficacia. Mi è piaciuto molto il finale.

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