Dal momento che hai deciso di farlo, mi spieghi perché ti ostini a scrivere racconti brevi che riempono a stento una pagina?
Uff, che noiosa che sei, secondo te? Quando imparerò a voltare il foglio da sola allora ti scriverò anche un romanzo. Sei la solita rompiscatole!
Hei, adesso sei diventata perfino ironica, non ti riconosco più. Non dicevo mica per farti arrabbiare, lo sai che non potremmo...
Non potremmo? Ma se faccio tutto io! Io, invento! Io, ho le idee! Io, scrivo! Quindi, al massimo non potrei. Ma ora mi va... e lo faccio!
Mamma mia, ma lo sai che sei patetica? Decidi di scrivere e diventi intrattabile! Dove è finita quella verve e quella allegria che ci metti quando crei quei meravigliosi disegni?
Sei insopportabile, ora mi va di scrivere e scrivo... e poi lo sai che quei disegni non li sento proprio miei!
Sentila!... dipende dai punti di vista... a me piacciono i tuoi disegni!
Sei noiosa come una vecchia zitella, mi stai appiccicata addosso e non sai far altro che starmi dietro e correggermi, correggermi, non ce la faccio più. Sai, sto decidendo quasi di lasciarti come amica, sei diventata estenuante.
Si, si, dici tutte le volte la stessa cosa e poi vai cercandomi in ogni dove per verificare se hai scritto bene.
Ma che dici? Non c'è una volta che lasci traccia dei miei pensieri, dei miei racconti...
Eh già, come se tu non lo sapessi che lui potrebbe arrivare da un momento all'altro e poi??? E poi cosa direbbe secondo te se trovasse le tue frasi? ... una tragedia.
All'improvviso... il rumore inconfondibile delle chiavi di casa... lui che rientra... si disfa del soprabito e si dirige verso lo studio... avrebbe giurato di aver sentito delle voci... ma come al solito... non c'è nessuno... la solita tranquillità della sua casa da single... il rumore confortante di una matita che rotola per terra dalla sua scrivania... un foglio sgualcito sul piano di scrittura... la gomma da mettere a posto...
Che strano!... mi sembrava di aver lasciato tutto in ordine.