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Coincidenze
Claudio Damiani è alla fermata dell'Autobus. Indossa scarpe da ginnastica comprate due anni prima in offerta speciale durante il periodo dei saldi. Jeans colore antracite leggermente consumati all'altezza delle ginocchia. Una T-shirt nera scolorita dai lavaggi in lavatrice con al centro una spirale che da un effetto simile al 3D. Ha ventitré anni, i capelli castani con un taglio corto stile militare. Nella tasca sinistra ha un portafoglio con dentro dieci euro, la carta d'identità e un biglietto del treno. Nella tasca davanti ha un cellulare. Non ha la patente perché gli è stata ritirata la settimana prima. Gli è stato contestato un tasso alcolemico di 0. 8. La stessa sera la sua ragazza Valentina l'ha lasciato, la scusa è stata un "momento di crisi", ma Claudio conosce perfettamente la motivazione: il nuovo coinquilino Luca, arrivato nella casa in cui Valentina vive per gli studi universitari. Nella tasca destra ha un coltello modello Benchmade - Mangus Balisong preso dalla collezione di suo fratello. Sono le nove del mattino, Claudio dovrebbe essere al lavoro. Nessuno della sua famiglia e dei suoi amici immagina che in questo momento stia salendo sull'Autobus diretto alla stazione, dove prenderà il treno delle 9, 45 che lo porterà a ottantasette chilometri di distanza dove abita Valentina.
Ora Claudio sta salendo sull'Autobus, saluta il conducente che risponde toccandosi il berretto con la mano, oblitera il biglietto e si siede in fondo. Prende il cellulare e prova a fare un'altra chiamata a Valentina: la venticinquesima. Gesto che ha ripetuto per tutta la notte, ma non ha avuto nessuna risposta, cosa che si ripete anche adesso. Il telefono suona a vuoto, uno squillo che si propaga nell'indifferenza. Claudio attacca e rimette il cellulare nella tasca, sente il coltello premere sulle natiche. Qualche sedile più avanti tre ragazzini stanno ridendo e prendendosi in giro a vicenda. In un altro sedile una signora sta leggendo uno squallido giornale di gossip. L'autobus si ferma, sale una madre con una bambina che non avrà più di cinque anni. L'autobus riparte, sono le 9, 17. Nello stesso momento Valentina sta urlando di piacere, e dice a Luca di non fermarsi. Non importa se il telefonino sul comodino sta vibrando per l'ennesima volta, perché quella è una chiamata che viene dal passato e il presente è troppo bello, non può essere fermato.
La bambina guarda Claudio e gli sorride. - Dove stai andando?- Chiede con quella vocina da bambina di cinque anni che suona esattamente come dovrebbe essere. - Sto andando dalla mia ragazza- Risponde Claudio. Sorride compiacendo la bambina, che non frena la sua curiosità. - È bella la tua fidanzata? Di che colore ha i capelli?- - È molto bella sì, ha i capelli biondi come i tuoi. Oggi le farò una sorpresa, non sa che sto andando a trovarla- La madre della bambina guarda Claudio - Mi scusi- dice - mia figlia ha il brutto vizio di fare domande a tutti- - Oh non c'è problema- Dice Claudio. L'autobus si ferma di nuovo. La madre e la bambina si alzano per scendere. La piccola saluta Claudio con la mano, Claudio risponde sorridendole. Sono le 9, 29. Prima che le porte dell'autobus si chiudano la madre e la bambina risalgono. - Che stupida che sono, pensavo che fosse questa la fermata della stazione.- Dice la madre, rivolgendosi a Claudio. - Sono cose che capitano.- dice Claudio.
Esattamente cinque minuti dopo i piedi di Claudio calpestano il suolo del parcheggio della stazione. L'aria novembrina lo avvolge procurandogli un brivido che gli attraversa tutto il corpo. S'incammina verso l'entrata e, a ogni passo, il coltello si muove leggermente dentro la tasca dei pantaloni. Sente la forma di quell'arma, la sente entrare in lui come se stessero per diventare una sola cosa. Il coltello diventerà un prolungamento della sua mano, prenderà possesso delle sue facoltà mentali permettendogli di affondare colpi su i due ragazzi. Il sangue di quei due corpi schizzerà sul volto di Claudio che non si fermerà, continuerà ad affondare fendenti taglienti fin quando di quei due non rimarrà nient'altro che un'immagine macabra. Una fotografia per la sezione omicidi della polizia da archiviare assieme a tutte le altre. I due diventeranno una storia da cronaca nera, diventeranno la notizia del giorno. Giornalisti faranno a gara per intervistare i familiari, le emittenti televisive manderanno i loro sgherri a circondare le case dei genitori. Lacrime in diretta saranno versate per soddisfare la voglia di sofferenza della gente. La dose di tragedia quotidiana sarà iniettata nelle pupille del popolo.
Sono le 9, 44. Claudio sta aspettando il treno che arriverà un minuto dopo. La voce preregistrata dice - Allontanarsi dalla linea gialla, treno in arrivo- Il cielo sopra i binari è di un bianco silenzioso quasi religioso. Dal sottopassaggio spuntano la madre e la bambina, nello stesso momento un ragazzo con il capo coperto dal cappuccio della felpa sta correndo e sbuca alle loro spalle, afferra la borsa della madre e si scontra con la bambina che cade a terra. Il ragazzo rimane in piedi ma ha un equilibrio precario e incrocia Claudio nella sua traiettoria colpendolo in pieno. Claudio viene sbilanciato e si ritrova a cadere di schiena sopra i binari, facendo in tempo a osservare il treno che si schianta contro la sua faccia.
Un'ora dopo Valentina non si è ancora alzata, sta facendo sesso con Luca. Ancora. Ogni volta che Luca le entra dentro, pensa che Claudio non l'abbia mai scopata così bene. La televisione è accesa, sintonizzata su un canale dove stanno trasmettendo il telegiornale, sta raccontando di una tragedia avvenuta in una stazione, ma Valentina non sente. I due ragazzi vengono nello stesso momento, si abbracciano, forse si amano.
Luca dice: - Stavo per andare a vivere in un'altra casa sai, poi è apparso il tuo annuncio su internet. Una casa vicino alla stazione a un prezzo così basso non avrei mai pensato di trovarla e in più con una coinquilina come te, una coincidenza proprio fortunata.
Valentina ride e dice: - Non sei mica uno di quelli che crede al destino e alle coincidenze? - Sì, perché tu no?- Dice Luca, prima di darle un bacio sulle labbra. - No, non ho mai creduto alle coincidenze, non esistono. - Poi Valentina si alza, nel pomeriggio avrà lezione e si deve preparare. Spegne la televisione, poi prende il telefonino e manda un messaggio a Claudio, scrive - Non cercarmi mai più.
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- molto bello, colpo di scena finale scritto bene. povero claudio...
- Bel racconto, complimenti. Mi piace la scrittura al tempo presente e tu l'hai gestita magnificamente, con quello scandire delle ore. Ho apprezzato in modo particolare il fatto che né Valentina né Luca, pur avendo il TV acceso, abbiano ricevuto la notizia. Bravo!
- Mi è partito il commento prima di finire, scusami. ... le scelte che ogni giorno compiamo inevitabilmente governano la nostra vita.
Ciao.
- Ottima narrazione in presa diretta con efficaci descrizioni. Le coincidenze, così come le scelte
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