Ho formulato un pensiero per te, per me, per noi tutti.
Un pensiero genuino, salvo dall'incomprensione del mio stesso orgoglio, viene alla mente autonomo:
Ho pensato che dovremmo smetterla.
Smettere di indossare marchi, perchè ci mutano in cartelli pubblicitari. Smettere di pagare per indossarli.
Smettere di mangiare le briciole che cadono misericordiose dalla bocca di chi si strafoga sopra il trono dell'arroganza.
Smettere di perdere i secondi importanti, quei secondi di vita sana, davanti a marchingegni che fingono di parlarci... ma che ci ipnotizzano.
Facciamo una cosa bella? Lasciamo che la vita ci travolga adesso?
Non pensi che sia giusto iniziare a godere le cose che non godono di vanto? I ricordi, il movimento del corpo mentre cammini, l'attenzione a ciò che solo a te importa, il riflesso del tuo sorriso in fondo agli occhi di chi ti ha regalato quel sorriso?
Il mio pensiero per te è tutto nel tuo cuore, aprilo.
Non c'è mai stata una realistica spiegazione a ciò che siamo, a quello che diciamo; sembra esserci soltanto la condivisione. Solo ciò che un uomo può svelre a un altro uomo c'è.
La verità è nei bambini e ciò che un uomo può imparare dai bambini è nel silenzio.
Perciò sto zitto.