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Ho una piccola casa al mare
Ha la forma quasi di un rettangolo tutto imbiancato a calce con le porte e le persiane azzurre. Sia da un lato che dall'altro ci sono un paio di alberi con la chioma a ombrello che la ombreggiano, sono un po' curvi e sembrano più proteggerla che ripararla dal sole.
Si trova in una altura in posizione panoramica a pochi passi dal mare.
All'interno ha un unico ampio locale suddiviso idealmente per gli usi: entrando sulla sinistra una piccola cucina aperta tutta piastrellata, un divanetto comodissimo e raccolto per rilassanti pisolini pomeridiani e sulla destra una grande libreria a scaffali con un grande tavolo da lavoro tuttofare, lo adopero per gli hobby, per il computer, per leggere e per scrivania. Le pareti sono tutte bianche e le piastrellature con maioliche dai colori del mare: blu Vietri, azzurro Positano, turchese Amalfi.
Anche quando ho scelto i colori delle ceramiche dal catalogo ho costruito mentalmente questa piccola casa.
Nel retro inoltre ha una camera da letto con il bagno.
Nel soggiorno ci sono due ampi finestroni che guardano il mare che io mi sono ben guardata da mascherare con tende, anzi direi proprio che quasi il mare entri in casa avvolgendola di azzurro. Accosto solo lievemente le persiane se devo fare un sonnellino.
Il punto pi importante della casa e' pero' il portico, l'ho studiato fin nei minimi dettagli, mi ha occupato la mente per notti intere su come vivere quello spazio all'aperto. C'e' un piccolo tetto in cannicciato, solo per smorzare lievemente la vivida luce del sole, un tavolo con il piano in mosaico comprato da un artigiano in Sicilia dai colori squillanti, due sedute in muratura che contornano il tavolo rese pi dolci da cuscini a materasso e poi dall'altro lato un piccolo salottino in vimine con cuscini in cotonina colorata. Ho messo appesi al cannicciato un paio di lenzuola a mo' di tendaggio più perché' mi piacevano che per fare ombra, sono due lenzuola in lino ricamate vecchie e lise di mia nonna che ad ogni sfarfallio del vento si muovono in tutto il loro candore. Poi tutto attorno a contornare e definire lo spazio esterno vasi di gerani a profusione, basilico e menta ricadenti da ciotole dalle finestre e due orci in cotto che delimitano la porta di entrata in cui ho piantato dei gerani, quelli che hanno le foglie che profumano di limone. Nel retro della casa ho ricavato un piccolo angolo non meno importante per la vita al mare: un lavatoio con stenditoio, una lavatrice nascosta(non che abbia passioni particolari di lavandaia ma in estate stendere la biancheria al sole e sentirne il profumo mi riempie di benessere) e una doccia esterna tutta in mattonelle lucide verde acqua, accanto vi e' un piccolo armadio contenitore dove ci sono asciugamani, accappatoi, costumi da bagno asciutti, ciabatte pulite. Ogni tanto mi infilo un paio di ciabatte ed un costume prendo un asciugamano e scendo al mare, percorro una piccola stradicciola fra fichi d'india e sterpaglia e sono in acqua. La sera mi siedo sul muretto di casa con in mano un bicchiere di vino e assaporo il tramonto pregustando le prossime giornate che trascorrerò qui, la mattina invece mi alzo abbastanza presto e con una caffettiera piena di caffè una tazza mi siedo vicino al tavolo in mosaico a contemplare la luce del mare. È fantastico, luccica, lo sento rumoreggiare leggermente, il suo fruscio arriva alle mie orecchie come una musica e il suo sciacquio ha una cadenza che mi culla
Alla mia seconda tazza di caffè faccio programmi per la giornata: farò un po' di spesa, devo comprare i giornali, e il pesce fresco, si andrò al porto e chissà oggi che pesce troverò.
Mi verso un'altra tazza di caffè, penso però che prima di scendere in paese farò un bagno in mare, la mattina l'acqua e' bellissima e mi chiama, infilo le mie ciabatte e giù per la scarpata.
Fra la sterpaglia ci sono fiori bellissimi in tutti i toni del giallo, penso che al ritorno ne raccoglierò qualcuno da mettere in un vaso per adornare la tavola a pranzo.
Seduta nel portico ammiro i miei gerani e mentre bevo il mio ennesimo caffè passo una mano in mezzo ai fiori per toglierne le foglioline secche, questa e' una operazione che mi appaga e mi rilassa pi di qualsiasi antidepressivo, nel mentre ascolto il mare, il suo rumore e' leggero, mi arriva il suo profumo di alghe e conchiglie e penso che si ho fatto una buona scelta con questa casa, è la realizzazione di un sogno cullato per anni, pensato, definito nei minimi particolari. Nei momenti di sconforto e' stata un rifugio mentale: pensarla, arredarla, sistemarla nel migliore dei modi, anche se per mia scelta e' molto spartana, non ha un oggetto inutile neppure di quelli "lo metto li che un domani potrà servire" no! È pulita, essenziale, e secondo i mie programmi penso di realizzarla al pi presto, si perche' ancora non esiste materialmente e' solo nella mia testa, un fantastico castello di carte che mi appassiona ogni giorno di più, sarà il mio buen retiro, un posto dove assaporare lo scorrere della vita senza alcuna pressione esterna negativa, anche se al dire il vero seppure solo con la fantasia ne ho gia goduto in parte i suoi benefici.
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0 recensioni:
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- Bello mettere per iscritto un sogno, ma non farne un'ossessione, accontentati di quello che hai, e sarai felice.
- bella, la tua descrizione è talmente precisa che l'ho vista sin nei minimi dettagli. brava!
- qualsiasi commento e' gradito
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