Ho impiegato circa cinque ore per tornare a casa nonostante dovessi effettuare un volo di trenta minuti!
é evidente che il nostro tentativo di spostarci in aria è ancora fortemente compromesso da problemi tecnici...
Sono tornato dopo qualche giorno di vacanza al mare. Entro, do un'
occhiata in giro e dopo una doccia ristoratrice mangio qualcosa.
Mi accorgo di aver lasciato dei panni stesi nel terrazzino e decido di ritirarli.
Appena fuori però, mi rendo conto di non essere solo: c'è movimento più in là.
Accendo la luce e vedo un piccione che cerca di nascondersi.
Mi avvicino ma rimane fermo, impaurito. Ogni tanto emette un suono che fa intendere la paura che sta provando.
è malconcio, le penne sono arruffate e hanno perso lucentezza. Non sembra ferito ma è evidente che sta male e ha cercato rifugio in un posto riparato. Non voglio disturbarlo ma mi avvicino ancora un po' per vedere se può volare: lui scappa sbattendo le ali ma rimanendo a terra alla ricerca di un angolo nascosto.
é un rumore frenetico, sordo. Un battito d' ali che non trova aria, ultime energie spese contro i mattoni alla ricerca di una libertà ormai irraggiungibile
Forse solo poche ore prima, le stesse ali l' avrebbero portato via senza sforzo nell' espressione di un meraviglioso progetto!
A questo punto mi è chiaro che non posso far niente se non rispettare il momento, lasciandolo in pace.
Si è fatto piccolo piccolo dietro il polmoncino dell' autoclave e sicuramente non si muoverà da lì.
Vado a letto cosciente che probabilmente non arriverà a domani e una certa tristezza mi accompagna. "é solo un piccione" provo a dirmi, ma il pensiero della fine di una vita non mi lascia." é vecchio e malato" penso, " Se ne sta andando in modo naturale e la morte è conseguenza inevitabile della vita".
Forse è normale essere sensibili di fronte a una creatura che sta terminando il suo ciclo vitale e, certo il fatto che questo avvenga proprio dentro casa mia può avere il suo peso, ma credo ci sia di più.
Quel povero colombo stava morendo solo e probabilmente era anche questo che mi rendeva la scena più penosa.
Il senso di solitudine è forse la cosa più triste quando si fanno i conti con la vita, con gli scambi che ci hanno arricchito, con gli affetti più cari, con le sensazioni più forti.
Certo un piccione non rifletterà molto su questo, ma sono sicuro che si renda conto di essere alla fine del suo volo. Aveva scelto il mio terrazzino come sua ultima dimora e io l' ho lasciato lì...
L' indomani appena sveglio vado a vedere, sicuro di trovarlo già morto, invece è venuto fuori dal suo riparo nell' angolo ed è riverso di fianco : respira ancora ma affannosamente. Osservo il suo petto gonfiarsi diverse volte, ho il tempo di capire che non gli resta molto; apre il becco e alza il capo in un estremo sforzo e subito dopo tende le zampe esalando l' ultimo respiro. Il capo si poggia piano sul pavimento, il becco si chiude insieme agli occhi... rimane così, con le zampe rigide ormai privo di vita.
Resto per un momento ancora con lo sguardo fisso su di lui...
é impressionante il cambiamento di un essere che un attimo prima respirava e subito dopo rimane afflosciato, inerte. Se ne accorgono anche alcuni parassiti che lo abbandonano, allontanandosi.
Non avrei voluto assistere ai suoi ultimi istanti, ma per quello che può valere gli sono stato vicino.
"Buon volo a te... non sono previsti ritardi!"