Non ho mai avuto fiducia nei medici. La possibilità che facciano una diagnosi corretta é l'equivalente di una vincita cospicua alla roulette. La fortuna è rappresentata dal fatto che nella maggior parte dei casi non gli porti una patologia inconsueta.
L'umanità è divisa in malati cronici che pensano di conoscere quello che gli farà guadare lo Stige e quelli che non hanno ancora avuto tempo di farsi visitare dallo specialista del telodicoiocosahaisemidai100eurosenzafattura.
L'aspettativa durante una visita è di trovare una persona che ascolti una storia, semmai noiosa del tuo disturbo. Invece, sovente hai a che fare con un sociopatico amante dei protocolli e dell'ossessiva catalogazione del sintomo che oltre a non capire un cazzo di quello che gli stai dicendo è in grado di farti venire l'angoscia e risvegliarti l'istinto suicida in 15 minuti. Il tutto in nome della scienza e della sperimentazione.
I rituali scaramantici sono banditi perché le statistiche dimostrano che in caso di malattia grave, se ti attacchi alla minchia muori in un caso su due, se ti curi in modo convenzionale potresti farcela nel 50% dei casi, ma nella prima ipotesi almeno rimane un po' di gratificazione.
Del resto si muore perché si è vivi non perché malati...