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Cose che... succedono!
Sei lì, seduto in un bar a scherzare con gli amici, a fantasticare di avventure e viaggi, nell' incoscienza della tua giovane età e... ad un tratto ti trovi sposato, con un figlio di due anni e magari uno in arrivo!
Cos' è successo in mezzo? Cosa ti ha fatto cambiare? Forse un rapimento alieno?
Un elettroshock ha resettato il tuo povero cervello? No, niente di tutto questo, hai semplicemente incontrato una donna... la donna della tua vita!
Improvvisamente niente è più come ti era sembrato fino a poco tempo prima: le uscite con i tuoi amici ti appaiono come tempo negato al tuo nuovo e più importante interesse, la moto rimane a poltrire in garage, perché lei ha paura di prendere freddo e poi non potrebbe indossare quel vestitino firmato che le piace tanto e ha comprato per te!
Le partite di calcio suonano come una bestemmia: solo a sentire parlare del campionato le viene il mal di testa.
"Non capisco cosa vai a fare continuamente in palestra" si lamenta lei, dimenticando volutamente di averti conosciuto proprio là."Ma tu piuttosto, perché ci andavi se non ti piaceva?" pensi tu, al limite della sopportazione.
Qualunque altra attività che non sia strettamente legata ai suoi interessi viene definitivamente bandita, e considerata "nociva" per il rapporto che invece deve essere continuamente "nutrito" con attenzioni frequenti (naturalmente da parte tua, altrimenti poi lei si deprime e ha il crollo del desiderio), cene nei locali più esclusivi e frequentazioni all' altezza. "Non possiamo uscire con quei pezzenti dei tuoi amici, non capisco come hai fatto a frequentarli"
Certo ci sono anche delle parentesi dolci, tenere, intime in cui riusciresti a giustificare i sacrifici, i cambiamenti e pensi che in fondo va tutto bene... sei lì lì per rilassarti e goderti il momento che dovrebbe convincerti che la tua vita ha ancora un senso quando... il bambino si sveglia urlando a più non posso, oppure telefona la più cara amica di tua moglie: sì, quella logorroica; e proprio quando lei finalmente si stava lasciando andare... o ancora il dolce cucciolotto da millecinquecento euro ha un bisogno impellente!
A volte la realtà supera la fantasia: hai ancora scolpito nella mente uno di questi tragici momenti, in cui l' illusione di un po' di serena intimità si era dissolta al suono ripetuto ed insistente del citofono.
A quel punto ti alzi, sperando quasi che si tratti di qualcosa di veramente importante. Una voce sgraziata ti chiede dall' altra parte: "Scusi qual è il campanello dell' assicurazione?" Trattenendoti dal mandarlo da "un' altra parte" glielo indichi a voce e torni a letto. Passano pochi minuti, spesi nella speranza di poter ritrovare l' atmosfera giusta ed ecco che una nuova citofonata, lunga, invadente ti fa sobbalzare.
Rispondi con un ringhio e la voce, quasi irritata: "Ma... non risponde nessuno!?"...
Ovviamente la domenica, che tra l' altro è la tua unica giornata libera, non puoi esimerti dalla santa Messa e quel che è peggio dal pranzo con i suoi genitori e parenti più prossimi.
Dopo aver ascoltato passivamente i soliti sproloqui su politica ed economia nazionale, speri in cuor tuo di poter tornare a casa per ascoltare i risultati delle partite magari alla radio, chiuso in bagno, fingendo un attacco di colite; ma lei ha voglia di una passeggiata in centro per andare a dare un' occhiata ai negozi (chiusi!) "Ho visto una borsetta che è un amore ".
E mentre tu ti interroghi sul significato di "amore", ti ritrovi imbottigliato in un ingorgo colossale.
Sul momento ti viene voglia di "parlare" con tutti i santi, ma poi ti consoli con un senso di perfida consapevolezza: in tutte quelle auto ci sono altri uomini costretti da mogli che li hanno convinti a fare un giro in centro città per vedere questa o quell' altra meraviglia che non poteva attendere.
Ad un certo punto, incolonnato e procedendo al passo, ti accorgi di un gruppetto di ragazzi in un bar: senti un groppo in gola; quasi senza che tu te ne accorga una lacrima fa capolino, timida, sul tuo viso. Ti viene voglia di gridare, di dirglielo: "Attenti ragazzi, attenti". Ma certo loro non capirebbero!
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