Quando ci resta l'ultima sigaretta difficilmente la diamo a qualcuno. In città cerchiamo e rispettiamo maggiormente le zone verdi invece che trovandoci in campagna. Se abbiamo disponibilità di soldi andiamo volentieri in vacanza.
Il nostro cervello ragiona secondo la legge dell'abbondanza. Se abbiamo un bene in grande disponibilità siamo maggiormente disposti a cederlo. È la stessa legge che governa il mercato. Se un bene è presente in abbondanza il suo prezzo cala, e quanto più è raro il prezzo sale. Un meccanismo che conoscono bene gli speculatori. Sembra un meccanismo della natura umana, ma è sempre stato così?
La risposta è quasi sempre. Fin dall'antichità l'uomo ha sviluppato questa mentalità e col passare dei millenni questo comportamento si è istituzionalizzato diventando la normalità. Quasi sempre.
Solo nei momenti di crisi è trasparsa l'umanità. E per crisi non intendo queste destabilizzazioni che ormai sono diventate un'abitudine, una brutta abitudine. Per crisi intendo la guerra, il caos.
Durante la II Guerra Mondiale la condizione economica italiana non era delle migliori. Parlo degli ultimi anni, il '44 e il '45. In alcune località si pativa la fame, eppure nelle comunità montane c'era una grande ospitalità. Le donne e gli anziani rimanevano nelle case a preparare da mangiare ai partigiani, tra cui erano presenti anche persone di sesso femminile, e offrendo loro le cure necessarie. Lo facevano perché erano loro conoscenti e condividevano gli stessi ideali. Sì, anche. Ma lo facevano perché avevano ritrovato la loro umanità.
Faccio un altro esempio, risalente sempre alla II Guerra Mondiale. I soldati italiani erano arrivati in Russia per combattere, ma erano male armati. Qualcuno morì combattendo, qualcuno non ci arrivò neppure, qualcuno venne lasciato ferito in mezzo ai campi. La popolazione locale, intesa la richiesta d'aiuto che partiva da questi, ospitò e curò i soldati nonostante la situazione economica russa, come quella italiana, non fosse delle migliori. Lo facevano perché erano loro conoscenti? No. Condividevano degli ideali? No. Avevano anche loro ritrovato l'umanità? Sì.
Questo è una caratteristica che fa la sua comparsa tra le persone anche in altre guerre, in tutte. Dobbiamo quindi aspettare un'altra guerra oppure può bastare una rivoluzione culturale?