racconti » Racconti su avvenimenti e festività » La mia prima volta
La mia prima volta
Mi svegliai molto presto quella mattina d'estate, era una domenica di metà luglio, Il caldo afoso tipicamente siciliano.. faceva appello alle prime luci dell'alba.
Decisi di accendere il ventilatore per evitare un collasso.
Come ogni mattina dei due mesi precedenti a quel giorno, mi alzai di ottimo umore..
Il Mondo sembrava sorridermi, non esitai ad accendere la mia prima sigaretta della giornata, quando ebbi finito quel bastoncino di cancro.. Che certamente un giorno o l'altro mi avrebbero portato alla morte, decisi che era ora di andare a fare la consueta doccia mattutina..
Mentre sceglievo il vestiario, non potevo fare a meno di pensare che quel giorno era importantissimo per me.
Preparai di tutta fretta uno zaino che mi era stata regalato tempo prima da mio fratello.
Chiesi a mia Madre se avesse finito di prepararsi e mi misi ad aspettarla in cucina, lei arrivò... pronta per accompagnarmi!
Si era fatto un po' tardi, erano già le 09:45, oh Dio! Esclamai con angoscia per il ritardo, misi in moto la mia gloriosa ed arrugginita Ford del 92', con la quale ho condiviso molte avventure in passato.
Arrivati finalmente a destinazione, tirai un sospiro di sollievo, ero in orario. Mia madre insistette per accompagnarmi fino al binario.
Non mi aspettavo tanta confusione di Domenica mattina nella stazione ferroviaria di Siracusa.
Presi posto alla biglietteria e attesi il mio turno, un signore baffuto e in carne, molto pelato con gli occhiali da vista sedeva davanti a me, mi chiese: dove devi andare? Io risposi, Vittoria andata e ritorno in giornata.
Pagai, salutai il signore baffuto e mi allontanai con il sorriso in volto, perché ero ad un passo dal realizzare il mio sogno!
Arrivati al binario tre piazzale ovest della stazione di Siracusa, trovai un trenino con la sigla ALn. 668. 10, credevo uscisse da uno di quei vecchi film anni 70 del cinema Italiano! Salì impaziente su questo trenino regionale, non prima di aver asciugato le lacrime di mia madre, che forse vedendo quel treno, credeva che fossi in partenza per la guerra!
Salutai gli occupanti del vagone e mi misi a sedere, quarta fila a destra! I sedili erano in pelle sintetica come quella dei giubbini di Stasky & Huch.
Di fronte a me sedettero una coppia di ragazzi, lui era un militare dell'esercito italiano, capelli rasati e sguardo sornione, lei una ragazza con tratti molto fini in viso, bionda con le guance rosee.
Alle 10:35 in punto il treno cominciò ad incamminarsi, mi affacciai dal finestrino lercio per salutare mia madre che non la smetteva di piangere a dirotto. Tornai al mio posto, i ragazzi si misero a mangiare dello yogurt, io misi le cuffiette che cominciarono a trasmettere le prime note del nuovo cd di Tiziano Ferro, la prima traccia Tarantola D'africa.
Morivo dal caldo, indossavo una maglia della Adidas bianca e un paio di jeans chiari abbinati alle mie scarpe bianche preferite, avevo portato con me nello zaino una camicia di ricambio nel caso fossi arrivato sudato, mai una mia scelta fu così saggia!
L'odore di ferodo che emanavano i freni del trenino, che si era appena fermato alla prima stazione era tremendo..
Mi tappai il naso e spruzzai sulla mia maglia il mio profumo preferito Azzaro chrome..
I brani del cd di Tiziano, arrivati al n°03 dal titolo "Ed ero contentissimo" ci trovavamo quasi a Noto, ai lati del treno solo campagne e coltivazioni di Limoni.. quella canzone pur non amando particolarmente quel cantante mi colpì in pieno..
Dopo questa traccia decisi di cambiare cd, allora decisi di ascoltare "Cattura" di Renato Zero.
Immerso nei miei pensieri, mentre Renato canta "Come mi vorresti" sfogliando superficialmente una rivista di Auto, mi chiedo se è normale sentire questo brivido dentro.
Mi arriva un Mms nel telefonino, una foto bellissima, risposi all'Mms sperando presto di poter andare a fumare una sigaretta in bagno.
Arrivati a Modica alle 12:00, chiesi al controllore donna di taglia molto forte se ci fosse stato il tempo per quel famelico bastoncino di cancro, dopo 15 minuti il treno in perfetto ritardo, riprese la marcia verso quella che ormai mi sembrava una meta irraggiungibile.
Sul treno ci stava un tanfo di urina insopportabile, mischiato a quello del gasolio e del ferodo dei freni.. sembrava un carro bestiame, però per me era un treno di speranza.
Alle 12:55 arrivati sui binari della stazione di Comiso, Il controllore donna mi disse che era quasi arrivata ora di scendere, corsi subito nella ritirata e mi cambiai la maglia sudata.
Sistemai per bene tutte le mie cose e misi ancora una volta il mio profumo preferito, indossavo una camicia a manica corta, odorava di pulito.
Alle 13:10 con 10 minuti di ritardo il treno giunse a Vittoria, dovevo scendere.. Ero perso da ogni tipo di panico.
Si aprirono le cigolanti porte di quel trenino della speranza.. Scesero tante persone con me, io non la vidi subito..
Da lì a poco notai una ragazza, con una maglia nera riportante un disegno di Tweety e un paio di comodi Jeans poggiata alla porta della stazione Vittoriese, mi avvicinai con passo titubante a quella splendida ragazza, i suoi capelli neri come la notte venivano smossi da una leggiadra brezza estiva.
Avvicinatomi con fare timido dissi: Eva?
Lei non rispose si limitò ad abbassare lo sguardo e fare strada verso l'uscita della stazione.
Arrivati fuori cominciai a parlare a ruota libera, preso da un atroce imbarazzo, lei si limitava ad annuire, allora mi fermai e guardandola in quei meravigliosi occhi le dissi: Ma non mi hai nemmeno salutato o bella donzella!
Sorrise, si fermò e mi strinse a se, con fare tenero e mi diede un bacio sulla guancia.
Ero al settimo cielo, finalmente dopo 2 mesi di attesa avevo conosciuto lei!
Addentrandoci per le stradine di Vittoria, mi resi conto che le persone sembravano non esistere, nemmeno un anima viva lungo Via Volontari Della Libertà!
Arrivati davanti quella scuola dove aveva fatto le elementari, mi misi a sedere su quel muretto dove lei, da lì a poco mi rese l'uomo più felice al mondo regalandomi quel meraviglioso ed infinito bacio.
123
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0