C'era una volta un mondo diverso... Molto diverso da quello che noi conosciamo, ma che alla fine dei conti si può benissimo sovrapporre con il nostro; ci vuole solo un buon occhio, una mente acuta e tanta fantasia.
C'era un regno grande grande chiamato "Abemus". Lì potevi trovare di tutto. C'erano uomini, folletti, nani, troll e tanti colori, tanti colori ma non tutti, badate bene!
Per organizzare al meglio l'enorme città era stata suddivisa per pigmenti, perciò ti potevi incamminare in strade nere e cupe per poi attraversare viottole rosa, arance, verdi per poi finire in stradine blu!
Ogni zona aveva un suo profumo caratteristico ed i cittadini si vestivano secondo il loro colore di appartenenza.
C'era anche un castello che si stagliava alto e brillava come un sole bianco e candido in mezzo a tutti quei colori.
"Abemus" aveva tutto; immensi campi coltivati, pascoli enormi, acqua in abbondanza e vigneti; tutti si davano da fare ritagliandosi una propria mansione per contribuire a quella prosperità.
Un giorno però qualcosa cambiò, proprio come succede in tutti i mondi.
Un problema minacciò incalzante... l'Invidia; i colori divennero invidiosi.
I reali di "Abemus" non riuscivano a contemplare un tale sentimento ed soprattutto ad abbatterlò.
Un giorno arrivò un girovago, lui di Mondi sì che ne aveva visti. Era vestito di tutto un po' ed in lui si percevano qualsiasi essenza e qualunque colore.
Il Girovago si incamminò per le strade, non saltando nemmeno un solo pigmento e raccogliendo tutta l'invidia che accumulatasi per le viottole del Regno lo avevano reso spento ed opaco.
Il Blu si lamentava con il Rosso invidiandogli il fuoco; il Rosso invidiava il Verde delle foglie, il quale a sua volta invidiava l'Azzurro limpido del cielo.
Il Girovago allora creò l'arcobaleno, creò migliaia e migliaia di tipi di fiori e specie di animali.
Ora c'erano colori in abbondanza, e tutte le più lievi sfumature avevano un loro rappresentante, chi il mare, chi un bel gattone, chi una pietra e così via. Il Girovago riprese silenzioso il suo lungo viaggio.
Molto era cambiato in quel mondo ma neppure quel tentativo mutò il corso degli eventi, al posto dell'invida arrivò l'ingordigia, e tutto ciò che pazientemente era stato costruito si deteriorò facendo rimanere soltanto rovine di quel grande Regno che fu tanto tempo prima "Abemus", un Mondo che non aveva più.