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Il soldato e la maestrina
C'era una volta una chat verdolina...
Era lì che si erano incontrati per la prima volta.
Lei era una maestrina con l'erre moscia, un po' snob, i capelli biondi e una gran passione per la vita, per i gatti, il nuoto, i suoi alunni e i colleghi, i tacchi a spillo, la pelle e la biancheria intima. Aveva viaggiato molto e letto altrettanto, amava la poesia e la filosofia, ma anche l'amore sotto i portoni, sapeva che gli dei danno e gli dei prendono, ma non per questo rinunciava ad amare il mondo e gli uomini con entusiasmo.
Lui era un militare di quelli speciali, superaddestrato, in missione in Afghanistan, biondo anche lui, pieno di tatuaggi, con un gran amore per la propria infanzia... per i sogni, l'ignoto e i viaggi e per le fantasticherie erotiche; era sensuale e riservato allo stesso tempo, viveva sempre di corsa ma a volte aveva profonde malinconie, era amante delle cose belle e costose, scarpe, orologi, macchine, donne e bagni di schiuma al cocco, ma adorava molto anche il suo lavoro, il suo gruppo, i guerrieri forti e leali, gli ideali importanti.
Insomma era nata una strana storia virtuale tra i due, fatta di belle chiacchierate in chat, a orari impossibili e di lunghissime telefonate, spesso sottovoce; una storia piacevole, molto hot, interessante, non seria e importante, ma coinvolgente questo sì. Si desideravano moltissimo e forse pensavano anche di incontrarsi in futuro. Si erano scambiati foto, pensieri, emozioni, fantasie, confidenze, risate. C'era uno strano feeling che li univa, certo, molta attrazione di pelle, ma anche "affinità elettive", passioni e gusti simili.
C'era tanta solitudine che li aveva spinti a cercarsi e casualmente a trovarsi, specialmente da parte del soldato.
Ogni tanto lui spariva in zone pericolose, per lavoro, e allora non si potevano parlare per giorni e giorni, era una cosa normale lassù tra i monti dell'Oriente. A lei era piaciuto subito, per la sua sincerità e correttezza, per la fiducia che le aveva dato, per la mancanza di pregiudizi e inibizioni, per la sua irresistibile e avvolgente passionalità, per il suo essere maschio forte e aggressivo, ma anche tenero e sensibile, per la sua grande energia fisica e mentale, la sua fantasia e il suo raffinato senso dell'umorismo.
A lui piaceva il fisico di lei, la sua dolcezza e femminilità, la sua voce, la sua sensualità e intelligenza, la sua voglia di mettersi in gioco e di lasciarsi andare completamente a emozioni ed esperienze nuove.
Dio come si desideravano quei due, era una cosa incredibile, sembrava che avessero bevuto una pozione magica come Tristano e Isotta o forse era solo l'effetto della lontananza e dell'astinenza? Non lo sapremo mai purtroppo. Eh sì, perchè c'e' un però. Infatti a un certo punto la storia tra il soldato in guerra e la maestrina si era interrotta, improvvisamente, inspiegabilmente. Fatto sta che lui un bel giorno era sparito nel nulla, come quelli che vanno a comprare le sigarette, dicono ciao e poi non tornano più. È vero che doveva rientrare in Italia facendo un lungo giro, ma aveva sospeso ogni comunicazione, una specie di black out. Può darsi che fosse successo qualcosa di terribile o semplicemente che l'effetto di quella magia fosse cessato o non funzionasse fuori dell'Afghanistan. Nessun messaggio (aveva scordato il suo numero di cell?), nessuna mail (aveva perso o rotto il computer?) Forse era stanco, forse era molto impegnato e indaffarato, forse si era dato alla pazza gioia con amici o donne, notti di sesso sfrenato, (daltronde è comprensibile dopo il lungo periodo di solitudine), ma la dolce Sofia c'era rimasta un po' male.
Sia come sia, la storia non ci dice niente a proposito. Restavano alla maestrina delle belle foto, e la sensazione di aver sognato tutto. Era veramente esistito di là dello schermo bianco un militare lontano... oltre il mare, che un giorno come uno sparviero era arrivato veloce e silenzioso nella chat? Le sembrava persino di avergli parlato, ma non era più tanto sicura, la sua voce svaniva ogni giorno di più nella sua memoria, come il profumo di lui. Non sappiamo come andò a finire la storia dei due personaggi, se si incontrarono oppure no, se fecero l'amore come due tigri indiavolate, oppure non si salutarono nemmeno, ma ci piace immaginare, come nei grandi romanzi d'amore, che lui, in preda a profondo sconforto e depressione stia cercando disperatamente il numero del suo cellulare, e che lei aspetti ancora pazientemente dopo tanti anni quella famosa telefonata, circondata ormai da figli e nipoti e da una nuvola di capelli bianchi.
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- In effetti la trama non esiste:si tratta di due personaggi tra cui una vera storia non c'è stata, proprio per il tipo di situazione in cui si trovavano che era quasi del tutto
virtuale. Una storia d'amore e attrazione determinata quasi unicamente dalla lontananza, anzi dalla stranezza di questa lontananza," amori" di guerra assai frequenti come mi è stato riferito
- Molto zuccheroso, questo sì. Qualche errore di ortografia e punteggiatura vaga... quanto a trama, nessuna..
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