Non riesco a ricordare molte cose della mia infanzia, alcuni episodi mi ballano dentro
solleticandomi l'umore.
Unica femmina, la terza di quattro fratelli; non potevo che essere un altro maschiaccio mancato.
Avevo un visetto che era tutto un programma, i miei occhi sprizzavano argento vivo...
Beh mio padre lo sapeva che avevo la lingua lunga e le gambe veloci.
Una sera d'estate, avevo circa 10 -11 anni i miei organizzarono una cena in giardino con amici loro, che io in quel tempo vedevo stravecchi. La serata si prospettava carina, aiutai mia mamma ad apparecchiare la tavola... in casa mia i piatti erano sempre scompagnati;quella sera la mamma tiro' fuori il servizio buono, sembrava tutto quasi perfetto.
Arrivarono gli ospiti e la serata scivolo' via in allegria, il vino veniva bevuto specie da mio papa' a fiumi, l'allegria mi aveva contagiata...
Ad un certo punto mio papa' mi chiese di andare a prendere i calici buoni per lo spumante;"Karen vai a prendere i bicchieri buoni, quelli di cristallo per lo spumante!"... io con un sorriso smagliante a tutti denti, risposi "si papà, quelli della nutella?"... i miei si guardarono increduli, ormai avevo dato fiato alla bocca e la gaffe era partita.
Si miseri tutti a ridere. Gli unici bicchieri fatti a calice in casa mia li aveva conservati mia mamma, ed erano quelli appunto della Nutella.
Ero famosa da piccola, l'ingenuita' e la naturalezza erano il mio pregio ed il mio difetto più grande. Ancora adesso ogni tanto straparlo. Sono fatta così !!!