Quando il sol la neve indora, neve. neve e neve ancora.
È freddo fuori, l'aria è pungente, secca... Respirando ho la sensazione che i polmoni si ghiaccino, quasi mi fanno male... È una strana percezione ma non è sconosciuta... Continuo a pensarci... Poi quel "fumetto" che esce dalla mia bocca, mi fa ricordare ... Ma sì ... Come ho fatto a non pensarci subito... Il cielo ha quel tipico "colore bianco-grigio", la natura sembra in attesa... Pare abbia l'esigenza di incontrarla ancora una volta.. Ed eccola qua.. Finalmente... LENTAMENTE, con dolcezza e leggerezza si posa...
La contemplo dietro il vetro della mia finestra.. mentre scende e ancora, come una bambina, mi stupisce, mi lascia a bocca aperta...
Tutto ciò che lei ricopre cambia aspetto e forma diventando "sofficemente morbido".. Si lascia trattenere dalle maestose chiome degli abeti, quasi a non voler più andar via come fossero due amanti, innamorati. Intorno è tutto bianco e silenzioso e non sembra neppure quel vecchio paesaggio che sono solita osservare ormai da tempo... Di giorno la vedo far capolino tra i raggi del sole che le fanno i dispetti, la lasciano brillare, distraendola, in modo da poterla "modellare" a suo piacimento.. E che disastro giù, per le strade... Un'orda di ragazzini imbacuccati ed "armati" di tutto ciò che possa lasciarli scivolare e divertirsi, rovina irrimediabilmente la sua arte... Si arrabbia un po'... E precipitosamente si affretta a risistemare ciò che si può ancora salvare, ma le risa e le grida di quei marmocchi sono la più grossa soddisfazione per un'artista come lei.. E decide di lasciar stare, di esprimersi al meglio col buio, la sera e anche tutta la notte...
Io la osservo continuamente...
Alla luce della luna è ancora più suggestiva. Le strade, quelle stesse"barbaramente" invase di giorno, ora, all'imbrunire, tornate silenziose, sembrano cosparse di tanti diamanti.. nei giardinetti, restano strani disegni lasciati dalle orme dei passanti del pomeriggio.. e quei "grossi "omini di neve che i bambini hanno minuziosamente messo in piedi, passando quasi tutto il pomeriggio a rotolare una piccolissima palla di neve tra quella più abbondante, fino a farla diventare a volte, persino più grossa di loro..
Hanno per occhi due carboni, per naso la carota, due rami al posto delle braccia, un vecchio cappello ed una sciarpa colorata...
Ora sono ormai tutti dentro a scaldarsi le mani ed i piedi rossi e freddi, gelati... pronti a ricominciare tutto da capo... domani...
È sera... ed è buio. Il cielo è tornato ad essere di quel tipico colore bianco-grigio, fa freddo...
Lei cadrà, soffice e lenta, per tutta la notte... lo farà per noi e per quell'orda di ragazzini, che godranno ancora della sua meravigliosa opera divertendosi a scivolare "lastricando di ghiaccio" le strade...