racconti » Racconti brevi » La strana storia di Francesco Montanari cap. 1
La strana storia di Francesco Montanari cap. 1
Ore 01. 48, 13/12/2123, Piazza Maggiore, Bologna.
Faceva freddo. Tanto freddo. Nella piazza rossa per eccellenza, le strade iniziavano lentamente a svuotarsi.
La statua del Nettuno regnava sovrana. Ferma, possente, magica, divina.
I pochi volti dei passanti erano segnati dal freddo, la pelle d'oca sembrava espandersi sino alla (storica) Stazione centrale.
I gatti spuntavano un po' da ogni parte, rincorrendosi nell'emilia in letargo.
La nebbia nascondeva il circondario. Le stelle erano semicoperte.
Francesco era lì. Seduto a guardare Bologna assopirsi.
Era lì, tormentato dai pensieri, dalle angosce, dal lavoro.
Era lì, immerso nella nebbia, da solo, a sbirciare il cielo, illudendosi di poter parlare per un istante coi suoi cari.
Era lì, in una tumultuosa apnea, incatenato alla realtà (insomma dai, abbiamo capito: Francesco era lì)
Osservava la bottiglia, ora vuota, il tutto con la sigaretta rigorosamente accesa.
Era solito concedersi questi spazi di cazzi propri. Il freddo lo metteva a suo agio. Desiderava ardentemente la neve. Era da un po' che la stava aspettando, ma quest'anno non era arrivata. La neve era per lui un po' come la coperta per Linus, la sigaretta per Jigen, o la strana sostanza che ''sembra talco ma non è'' per Pollon.
I fiocchi lo avrebbero fatto sorridere, per un istante. Un candido e momentaneo piacere, fresco d'inverno, in odor di Toscana. Bologna innevata.. uno spettacolo.
Comunque, di quel sorriso, Francesco ne aveva proprio bisogno, nel periodo che stava attraversando.
Bè, se facessimo una lista delle sventure di Francesco Montanari, non la finiremmo più. Ma siccome sono il narratore, e devo giustificare il mio stipendio, e mi sto rompendo letteralmente i coglioni, la facciamo lo stesso:
Lista della sfiga di Francesco Montanari, catalogo 2122-2123, codice lsdo17:
1. Laurea in Giurisprudenza per l'ennesima annat rifutata;
2. Chiara lo aveva lasciato per un Contabile Svizzero, uno di quei cani senza sentimenti, che vive calcolando anche il numero degli stronzi che gli fuoriescono dal retto;
3. Il suo libro era stato per l'ennesima volta rifiutato, il suo gruppo Glam-Rock-Blues-Hardcore-Punk-Hard 'n' Heavy non riusciva a sfondare e i suoi quadri facevano sempre più pena (Questo, naturalmente, denota il fatto che Francesco ha tantissimo tempo libero ed è un artista. Certo, uno di quelli che non sa fare magistralmente una cosa, ma ne sa fare parecchie con risultati scarsissimi e delusioni copiose. Ma pursempre un cazzo d'artista);
4. In fabbrica, era stato licenziato in seguito delle continue sbronze mattutine;
5. Sua madre era diventata definitivamente pazza dopo aver seguito un corso di ''erboyoga'' una delle nuove porcate che l'avevano resa.. come dire.. un po' ''originale''. Aveva perso la testa per Abdul, l'insegnante di ''erboyoga'' tunisino, e i due probabilmente si trovavano in qualche angolo in quel di Djerba, a fumare crack e a raggiungere il Nirvana;
6. Aveva il naso tappato in maniera perenne, e la sinusite lo rendeva parecchio nervoso.
7. Il kharma lo stava punendo in maniera parecchio severa, come avrete capito.
8. Aveva perso il 58 per cento dell 'udito dopo aver trattenuto uno starnuto;
9. Essendo stitico, aveva iniziato una dieta di crusca e fichi che lo aveva portato ad una vera e propria distruzione intestinale.
10. Una volta aveva provato a trovare sfoghi diversi dalle passeggiate notturne, e s'era iscritto in palestra.
Con la sua mole (Praticamente un tir, 135 kg di uomo per 2 metri d'altezza) aveva distrutto gran parte dei macchinari, e tuttora ha una causa con la technogym in cui è citato per danni, per un debito di 2000 euro.
Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma ci fermiamo qui.
Insomma, Francesco non era certo il ritratto della fortuna.
Stava lì. Fermo. Si erano fatte le 03. 00. E lui era sempre lì. a intervalli di 15 minuti, qualche lacrimuccia era solita scendere dal suo viso.
All'improvviso, un furgoncino wolksvagen stile Hippy, costernato di fiori e simboli di pace.
L'uomo scese dal furgoncino, e si piazzò davanti a Francesco. Barba lunga, sui 33 anni, tatuaggi su buona parte del corpo, piercing ovunque, rossetto sulle labbra, chitarra in spalla, un paio di jeans, la maglietta dei sex pistols e più o meno 2111223423342453256436235 doppie punte.
-''Ciao'', esclamò.
-''Chi sei..?' Rispose Francesco all'incrocio fra Gesù e John Lennon.
-'Non mi conosci?'Ahahahahahahahah! sono il tutto e sono il nulla''
-''Quindi?''
-''Quindi sono il tutto e sono il nulla, sei sordo?''
-''Tutto e nulla piacere, Francesco''-''Ti conosco. Ti osservo da un sacco di tempo. Con Chiara? Tutto bene? E l'università? L'hai conclusa?''-
-''No, scusa fai per caso il contabile e sei svizzero??''
-Ah! Te lo ripeto: sono il tutto e il nulla, oper Dio!''
-''Io non ti ho mai visto prima''
-''Va beh, abbiam già perso troppo tempo. Su, monta sul furgone''
-''Per quale motivo?''
-Porca miseria, ho detto monta sul furgone!''
-''Ok, ok, tanto sarà stata la Sambuca.. o almeno lo spero''.
I due montarono sul Wolksvaghen. Lo strano hippY ingranò la marcia eh.. Bum! Magicamente, si trovarono al polo sud.
-''Ma dove cazzo mi hai portato?! Fammi scendere, maledetto cocainomane!''
-''E sta un po' calmo! La neve ti fa sentir meglio, non è così?''
-''Si, ma Bologna di più. Portami immediatamente a casa, o chiamo i carabinieri!''
-''Silenzio. Scendi. Subito. E mettiti le scarpe da neve''
-''Starai scherzando, spero!''
L'hippie tirò fuori una 44 magnum di quelle davvero serie.
-''Ti sembro uno che scherza?''
-''Oh cazzo, il corso di erbayoga di mamma era meglio. Ma che cazzo ho fumato, porca miseria ladra!''
-''Scendi subito!''
-''Va bene, va bene. Ma cristo''.
-''Ok. Ora ascoltami. Mettiti le scarpe, e procedi dritto per qualche km. Per la strada incontrerai ''Mister S''
-''E chi cazzo è?
-''Tu cammina e sta zitto, oppure ti riempio di piombo''.
-''Ok, ok cammino cazzo, ok!''
Francesco si incamminò nel freddo incessante. Questa volta, nonostante fosse circondato dalla neve, si stava davvero cagando addoso.
123
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Anonimo il 20/04/2012 21:03
Mi piace il tuo modo di scrivere, originale, senza veli, volutamente demenziale e ironico per esprimere la realtà. Molto bravo!
Anonimo il 20/04/2012 18:04
Troppo divertente! Ciao
Anonimo il 20/04/2012 09:51
bravo Giuseppe un bel racconto... andrò avanti ovviamente sono curiosa... comunque simpatico originale... ben scritto...
- grazie
- Il tuo modo di scrivere e realistico e scorrevole a volte un po' crudo come i tuoi personaggi, sempre alla ricerca di qualcosa. Bravo
Anonimo il 23/12/2011 09:55
mipiacemipiacemipiace!... nn so forse perchè è la storia di un mio quasi omonimo! davvero molto bravo...
- No no, l'erboyoga lo lasciamo alla madre di francesco, eh grazie mille giacomo
Anonimo il 21/12/2011 13:21
ahahahah... divertente, bellissimo modo di scrivere, originale al massimo... sono ansioso di leggere il seguito... mi sa che c'è una morale dietro, non può essere il solito racconto demenzial-surreale. Ma se anche fosse... ben venga. dai, un po' di novità nel sito... dov'eri andato, anche tu a far yoga?... ciaociao
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0