Questa mattina aprendo gli occhi ho visto un rivolo di fumo volteggiare sopra il mio letto, d'istinto mi chiesi se non avesse preso fuoco qualcosa, e del resto.. casa mia era piena di oggetti e mobili in legno, sarebbe stato piuttosto plausibile. Mi mossi d'istinto, ancora insonnolito e intontito, costringendomi a mettermi seduto sul letto. L'origine di quel singolo fiumiciattolo di fumo grigio era un calumè saldamente stretto fra le mani di una donna che non avevo mai visto in vita mia.. no aspettate un attimo, in effetti quella donna l'avevo già vista -sarebbe opportuno dire che tu mi abbia visto più di una volta, sono o non sono tua sorella?- era la prima volta che la vedevo fumare, e questo mi lasciò piuttosto perplesso. I suoi lunghi capelli rossicci erano raccolti in una semplice coda di cavallo, indossava una camicia a quadretti e un paio di pantaloni a zampa d'elefante -Buon giorno Serena, cos'è questo tuo nuovo look?- mi accorsi presto che portava anche degli stivali e un cappello da cowboy, piuttosto insolito. Forse aveva intenzione di trascinarmi in qualche sua nuova avventura? No, le sue avventure erano sempre fuori dal comune, erano assurde, prive di significato e di significante, come quella volta che gli chiese di andarle a prendere del latte e lui si ritrovò a cercare una mucca all'interno del loro frigo che per l'occasione si era trasformato in una sorta di porta dimensionale che dava su di una fattoria. -Non posso crederci, pensi ancora a quella volta che ti ho chiesto di prendermi del latte? Sono certa che sia stato molto divertente per te, non puoi continuare a rinfacciarmelo così a lungo!- Mia sorella, non rispettava quasi mai la privacy dei miei pensieri, oh non pensate male.. non era una telepate, che nome scialbo, lei era molto di più, e al tempo stesso era molto di meno! -Dovresti renderti conto che, sebbene io sia una fisica, molti potrebbero darmi i più svariati appellativi.. strega, maga, fatucchiera, chiromante..- Si, lei era una fisica. So già cosa state pensando, come può un fisico leggere nella mente o aprire portali spaziodimensionali? Bhe, lei poteva, perchè lei non era una fisica come tanti, non rimurginava su complicatissime formule nè costruiva particolari macchinari. -Suvvia, ho soltanto scoperto come manipolare a piacere questo mondo. Sai non è troppo complicato, in effetti i primi istanti ho dovuto utilizzare delle formule matematiche, ma poi è stato tutto merito del mio cervello. In effetti si può dire che io abbia scoperto la formula fisica del mondo.- Era piuttosto presuntuoso da parte sua ritenere di aver letteralmente scoperto il significato del mondo, eppure si poteva dire che lo avesse fatto. Da quando era accaduto, circa un anno fa, aveva fatto cose straordinarie e.. insolite. -Vestiti Alex, stiamo per partire, e smettila di pensare come se stessi parlando con qualcuno.. con un pubblico addirittura! Sai, non penso che gli spiriti abbiano tanto interesse ad ascoltare i tuoi pensieri.- Aveva fatto anche questo, gli aveva dimostrato l'esistenza dei fantasmi, o meglio, degli spiriti. Glieli aveva fatti vedere, lui ci aveva parlato, addirittura ne avevano uno che infestava il loro bagno. -Non posso nemmeno fare la doccia in santa pace- Provava sempre una certa riluttanza a spogliarsi in una stanza dove sapeva si trovava qualcun'altro, per quanto invisibile e intangibile potesse essere. -Suvvia, Rosa non ti spierebbe mai mentre fai la doccia.. e ti direi di fartene una, puzzi un pochino.- Serena era sempre molto gentile con me, diceva sempre quello che pensava! -Va bene ho capito, ho capito! Vado a prepararmi!- Iniziava così un'altra delle mie tipiche giornate, avrei dovuto andare a lezione, e invece mi ritrovavo a partire per una strana e inquietante avventura. Dove saremmo andati? Dove ci saremmo recati?