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Pronto?

Hai appena raggiunto una bella sensazione di "leggerezza interiore" e ti stai facendo un bidè. Sei intento a dare una fresca sciacquata alle tue parti intime, quando senti lo squillo del telefono. Come succede sempre in questi casi, il cordless non è a portata di mano e si è costretti ad azioni velocissime per raggiungere il telefono: non si sa mai, potrebbe essere proprio quella brunetta con le tette a siluro a cui hai dato tutti i tuoi numeri qualche giorno fa, che si è decisa a rompere il silenzio in preda ad una spinta ormonale incontrollabile! Così arrivi all'apparecchio ancora gocciolante quando il quarto squillo è appena terminato e, sollevando la cornetta, ti accorgi che non c'è più nessuno. Cerchi nervosamente di risalire al numero, visto che sai che il tuo telefono ti consente questa operazione; ma è pura fantasia : non ricorderai mai il tasto giusto o la sequenza necessaria e tutto quello che riesci ad ottenere è la fortuita cancellazione di buona parte dei numeri in rubrica. Quindi rinunci, mentre ti lasci andare alla creazione delle imprecazioni più fantasiose ed arzigogolate! Ma questa è l'opzione meno fastidiosa, infatti le telefonate più inutili e snervanti ti colpiscono quasi sempre tra l'ora di pranzo e il momento successivo, quello cioè in cui ti illudi di poterti rilassare un attimo prima di riprendere qualsiasi altra attività. Ed eccoli lì, gli impiegati dei call-center, gracchianti e frementi, curvi sulle loro tastiere come avvoltoi intenti a strappare brandelli di carne dalla preda: stanno per digitare il tuo numero e impietosi non si fermeranno finchè non avranno conquistato il loro pasto! Pronti a vomitare frasi pre-impostate e recitate quasi meccanicamente, ti stordiranno come abili incantatori approfittando di un seppur minimo tuo momento di incertezza per sferrare l'attacco decisivo. Stai sorseggiando un meritato caffè e sei immerso nei tuoi pensieri: per un attimo sei quasi riuscito ad allontanare la mente dalla realtà giornaliera e ti sei calato in un sogno idilliaco fatto di vacanze, sole e libertà dopo avere contratto mentalmente i sei mesi che ti separano dalle ferie, quando arriva inesorabile l'orribile suono! Istantaneamente i sogni si infrangono come bicchieri di cristallo scivolati da un vassoio d'argento e una voce dall'altra parte: "Pronto, famiglia Rossi? il signor Mario? "Sì, con chi parlo?" rispondi già innervosito mentre l'aguzzino comincia a spiegare incredibili vantaggi e possibilità di cui potresti usufruire scegliendo il suo prodotto. Lo lasci parlare per pura cortesia e, alla fine essendo riuscito a restare lucido, rifiuti l'offerta e chiudi con una certa rassegnazione. Successivamente decidi di non volere dedicare neanche un secondo del tuo tempo a costoro e, non appena ti rendi conto che un altro di quei mostri alati sta cercando di acciuffarti, tu riattacchi. Però con il passare del tempo e il ripetersi delle telefonate che arrivano ormai dalle ditte più disparate, ti accorgi che il semplice riattaccare il ricevitore non sortisce in te la soddisfazione ricercata e allora cominci a pensare, affidandoti anche all'improvvisazione, a qualcosa di più creativo. Lasci squillare il telefono due o tre volte e poi con tono serio e compassato: "Pronto? E dall'altra parte: "Pronto buonasera, il signor Mario Rossi?"
"No, sono il maggiordomo", e avendo percepito "odore di rapace", non lo lasci neanche iniziare: "Il signor Rossi é deceduto mezz'ora fa. é ancora caldo... se avesse chiamato un po' prima forse sarebbe riuscito a parlargli!"
E l'avvoltoio, per niente turbato e senza accennare ad un minimo di condoglianze: "Ah, ho capito... la signora è in casa?" "No, la signora riposa in pace da due anni" "Allora come posso fare per parlare con qualcuno della famiglia?" insiste cinicamente e imperterrito l'intruso. "Senta, penso che l'unico modo sia andare al cimitero". A quel punto, una pausa e un saluto frettoloso dell'uomo del call-center ti danno un senso di profondo appagamento: hai vinto, sei riuscito a farlo desistere... almeno per il momento!

 

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16 commenti:

  • Marcello Insinna il 08/01/2012 09:40
    Ciao Fernando buon anno a te e a tua moglie. Trovo interessante sentire come reagisce ognuno di noi alle frequenti "intrusioni" telefoniche. Alla fine ho scoperto di avere attuato più o meno tutte le pratiche di "difesa" che sono state esposte nei commenti ah ah ah... grazie del commento e a presto.
  • Fernando Piazza il 08/01/2012 00:09
    Racconto simpaticissimo che strappa nel finale una sana e condivisibile risata. Per quanto riguarda la mia modesta esperienza, le poche volte che alzo la cornetta e mi ritrovo a parlare con i tizi delle fonopromozioni (non so come definirli altrimenti) li lascio sfogare a ruota libera inframmezzando il loro monotono e mnemonico soliloquio con qualche mia domanda a mò di dubbio o perplessità, tanto per cercare di fargli perdere il filo del discorso o per coglierli in fallo per poi alla fine comunicare loro, quasi con dispiacere, che la loro offerta è sicuramente interessante ma meno della mia, di gran lunga migliore e più conveniente (tiè!) La tecnica di mia moglie è differente: quando si accorge che la voce dall'altro capo dell'apparecchio non è tra quelle conosciute si ammutolisce, dopo aver detto pronto un paio di volte, facendo credere ad un disturbo sulla linea, finchè quelli, stanchi di parlare ad un interlocutore sordo, interrompono da soli la linea... insomma fanno harakiri!
    Scusa Marcello per la divagazione e complimenti per la tua invidiabile capacità di imbastire un bel raccontino a partire da uno spunto (apparentemente) banale della realtà quotidiana e rendendolo originale e divertente.
  • Marcello Insinna il 05/01/2012 14:40
    ciao Elisa. Grazie della visita! Mi fa piacere averti divertita.
  • ELISA DURANTE il 03/01/2012 17:54
    Uno spaccato di vita quotidiana, ne ho apprezzato particolarmente l'inizio e la fine: sono esilaranti!
  • Marcello Insinna il 02/01/2012 23:39
    Che dire? un grazie a tutti. I vostri commenti sono forse più interessanti del racconto stesso in quanto dimostrano come il problema sia "sentito" un po' da tutti. Ah ah ah. un grazie particolare a Giacomo e Vilma che hanno voluito inserire il mio brano tra i loro preferiti. ciao a tutti.
  • Anonimo il 02/01/2012 21:33
    Quanto ti capisco. All'ultimo di questi signori ho detto: "Al momento sono occupato, mi stanno rapendo gli alieni. Richiama più tardi."
  • stella luce il 01/01/2012 23:53
    @massimo che vuoi io non avuto fino ad ora situazioni molto pesanti... li sopporto cerco di essere gentile dico non interessa ed alle volte nella peggiore delle ipotesi attacco e stop... cmq è un discorso lungo e credo che non riguardi il commento di questo racconto divertente e piacevole alla lettura... ciaoo
  • Massimo Bianco il 01/01/2012 21:04
    E aggiungo a Stella Luce: servisse a qualcosa ascoltarli: invece ti rompono x un quarto d'ora (io non soffro di solitudine: non mi fanno compagnia) tu alla fine gli dici "no grazie, guardi, in definitiva nom m'interessa, lasci perdere" e il giorno dopo quelli richimano imperterriti e se non loro qualcun'altro che ha rilevato il loro numero. No, guarda, manfdarli a quel paese, trattarli male o non rispondere lo facciamo per loro, per aiutarli, così capiscono che hanno scelto il lavoro sbagliato - che tanto lì i datori li sfruttano sempre - e se ne andranno così a cercarne un altro. ci scacrifichiamo per aiutarli, noi. caapitto? Saluti.
  • Massimo Bianco il 01/01/2012 20:59
    Ah, ah, divertente, azzeccato! Un tempo capitava pure a me e finivo per lanciarmi in imprecazioni pesanti o strane fantasie come le tue ma serviva a poco, perchè presto o tardi tornavano all'attacco. per fortuna grazie a Santa Telecom e alla modica cifra di euro 1, 50 al mese il problema ora è risolto: mi tengo il cordless a portata di mano e che risultino telefonate anonime o prefissi strani comunque i rompiscatole ormai li riconosco al volo e non rispondo più e squilla, squilla pure, telefono caro, me la rido, tanto a me che me frega? E contuinuo tranquillo a leggere o a fare quel che facevo e alla fine sono loro a stufarsi e a rinunciare evitandomi arrabbiature. Saluti.
  • Vilma il 01/01/2012 18:32
    si Stella da un certo punto di vista puoi avere ragione, il fatto è che a volte sono proprio troppo... troppo insistenti e non sentono ragioni quando vogliono venderti un opzione diversa da quella ce hai.
    Se si tratta di una semplice intervista la lascio fare pure io, tempo permettendo perchè so bene che è il loro lavoro
  • stella luce il 01/01/2012 18:16
    ... anche perchè penso che potrei esserci io al loro posto e dai pensaci un poco... pochi minuti e fai contendo qualcuno e vedila da un altro punto di vista alle volte ti fanno anche compagnia... ri-ciao
  • stella luce il 01/01/2012 18:14
    divertente e realisitico racconto... io devo ammettere in genere li lascio parlare, cavoli poveretti quello è il loro lavoro, poi con le scuse più assurde li lascio e declino le loro offerte... devo ammettere che fino ad ora in questo modo alle volte ho fatto anche chiacchierate interessanti... ciao e buon anno
  • Vilma il 01/01/2012 13:55
    spesso ho detto di essere la cameriera... ma mai mi era venuto in mente di dire che erano tutti morti
  • Anonimo il 01/01/2012 13:22
    Ganzissimo... mi hai fatto fare una bella risata all'insegna del bel scrivere. Uno dei tuoi pezzi migliori... vedo che anche le signorine che mi hanno preceduto hanno gradito... dobbiamo dare una ripassatina pure a loro, anzi, alle loro opere... ahahah... ciaociao, tra i preferiti.
    P. S. quella del maggiordomo me la imparo a memoria e la voglio sfruttare... ahahah...
  • Vilma il 01/01/2012 12:37
    ...
    bellissimo iniziare il nuovo anno con questo racconto, mi sono divertita.
    Buon anno!!!
  • Anonimo il 01/01/2012 12:23
    Strepitoso! una chicca, bravissimo

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