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La stanza di Ingrid

Ingrid adorava la sua stanza…l’aveva sempre considerata il suo nido, il suo regno.. un posto dove niente e nessuno poteva arrivare a sfiorare la sua intimità. Detestava il fatto che qualcuno entrasse mentre era raccolta nei suoi pensieri e nei suoi sogni da adolescente…adorava la sua stanza soprattutto quando era immersa in totale solitudine. Quella mattina la sveglia.. che ogni giorno in una maniera che si potrebbe definire implacabile la destava dal suo sonno profondissimo, decise di tacere. Fatto sta che dovette intervenire la mamma per strappare Ingrid dai suoi dolci sogni…”Hei.., dormigliona…. proprio non vuoi saperne di aprire i tuoi occhietti oggi?”.. e di conseguenza spalancò la finestra facendo irrompere prepotentemente nella stanza un raggio di sole che colpì Ingrid in pieno viso. “Cavolo mà…. non hai un po’ di umanità.. che ti costava lasciarmi cinque minuti altri..?” E con aria imbronciata tirò le coperte fin sopra la testa cercando disperatamente di recuperare qualche minuto altro di sonno. Ma la mamma con passo felpato gli si accostò e iniziò a solleticarla d’appertutto fino a rendere inutile il disperato tentativo di Ingrid di recuperare un altro po’ di sonno. Quindi decise che era il caso di alzarsi e di rivestirsi in tutta fretta considerando che fra una mezz’oretta circa doveva prendere l’autobus per andare a scuola. Scese in cucina e venne avvolta subito da un odore intenso…. sua madre aveva appena ultimato la cottura in forno di una strepitosa torta di mele e quindi quello era sia per le narici che per il palato di Ingrid un richiamo irresistibile. Addentò una bella fetta di torta associata ad un tazzone di latte, poi dopo aver sbrigato le sue ultime formalità diede un bacio alla mamma e uscita da casa si avviò verso la fermata dell’autobus.
Ingrid era una ragazza molto carina; aveva compiuto da poco 17 anni e quindi era ancora in fase adolescenziale ma questo non le impediva di essere una ragazza molto saggia e ovviamente molto dolce e sensibile. Tuttavia lo stesso non si poteva dire delle sue compagne di classe.. o meglio, di alcune,,,; erano gelosissime del suo modo di fare che naturalmente attirava sempre l’attenzione dei ragazzi sminuendo ovviamente le caratteristiche delle altre ragazze. Inoltre Ingrid era ben voluta perché riusciva a parlare e ad esprimersi con una dolcezza e una pacatezza che ammutoliva chiunque. Per farla breve Ingrid era la reginetta della classe e questo naturalmente aveva i suoi bravi pro e contro. Tuttavia non aveva contro tutta la parte femminile della classe; vi erano anche ragazze che la stimavano e che cercavano di osservare attentamente il suo modo di fare in modo da poterne prendere esempio.
Un giorno un ragazzo della sua classe arrivò a scuola con gli occhi umidi di lacrime; i compagni naturalmente ne chiesero subito la ragione e il ragazzo rispose che suo padre era sofferente di cuore e che quella mattina aveva avuto un attacco cardiaco ed era stato trasportato d’urgenza all’ospedale. Tutti i compagni gli si strinsero attorno cercando chi in un modo, chi nell’altro di consolarlo ma lui senza esitare minimamente ringraziò tutti ma preferì appartarsi con Ingrid facendo ovviamente esplodere la rabbia e l’invidia della compagne. A quel punto negli occhi di una di esse si notò un luccichio sinistro…che risuonava come una condanna a morte. Tuttavia Ingrid non si accorse minimamente dello sguardo provocatorio della compagna e proseguì nel suo intento.

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5 commenti:

  • Stanislao Mounlisky il 01/06/2015 11:00
    Un percorso sanguinolento dal bullismo più atroce alla follia vendicativa. Hai fantasia nell'inventare la cattiveria, non c'è che dire. Però non conosci l'uso dei pronomi personali: il maschile per il femminile è raccapricciante quanto le descrizioni particolareggiate della violenza.
  • cesare massaini il 14/04/2013 21:55
    sono d'accordo con quanto dice Ivan. é bello, forse bisogna solo sfoltire un pò. Ciao e complimenti comuque
  • Ivan il 23/09/2007 11:10
    Per criticare non importa pubblicare, nè scrivere, anzi sono i lettori, che aiutano di più a crescere. L'idea é buona, anche la capacità descrittiva, i dettagli arricchiscono un racconto, ma non devono essere... invasivi, trattandosi di uno scritto concentrato, qualche errore, e la forma va resa un po' più scorrevole, forse... ma il racconto é bello e incisivo.
    Questa é solo la mia opinione... e il mio contributo.
  • VALENTINA QUAIROLI il 27/04/2007 20:04
    indescrivibile!! Davvero bello, anzi.. orribilmente bello!!!
    Quando e se pubblicheranno roba mia... sarei lusingata di ricevere i tuoi commenti!!
  • Roberto melcore il 17/03/2007 09:38
    non che non sappia accettare le critiche Tarie Tarie.. xò quantomeno prima di criticare un'opera dovresti quantomeno pubblicarne una tu.. giusto x far vedere cosa sai fare tu. Spero tu non sappia solo criticare cmq e spero di leggere presto qualcosa di tuo. Ciaociao