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Andrey e l'isola di Meth
Capitolo 1
C'era una volta, in un lontano paese del nord, un ragazzo, un certo Andrey, chiamato anche "Andre", aveva quindici anni, era vivace e in cerca di avventura, ma sfortunato. Era magrolino, esile insomma, ed era dunque il soggetto preferito dei ragazzi piu grandi. Ne vedeva di tutti i colori, ma non parlava. Ogni volta, quando usciva con una ragazza, cominciavano a prenderlo in giro, e gli fecero perdere perfino il vizio di uscire. Insomma, quel povero ragazzo non ne poteva più. Poi, un giorno, arrivò l'opportunità che gli avrebbe sicuramente permesso di cambiare vita : un trasloco. A proporre ciò fu lo zio, Simone, che sarebbe dovuto andare in un'isola sperduta per motivi di lavoro per fare ricerche, e se lo sarebbe voluto portare, per avere un po' di compagnia. Ovviamente Andrey accetta, tutto pur di liberarsi di quelle orribili persone che lo perseguitavano. L'avventura inizia!
Il viaggio, sarebbe durato circa 3 mesi, ma i genitori non avevano timore a mandarlo con lo zio Simone, si fidavano, quindi quei 3 mesi sarebbero passati velocemente. Il ragazzo, appena saputa la notizia comincia a fare i bagagli, felicissimo di intraprendere una nuova avventura; Finalmente arriva il tanto atteso giorno della partenza. I genitori erano in ansia, ma lo lasciarono partire ugualmente. Dopo tanti saluti, abbracci e raccomandazioni finalmente zio e nipote entrano in aereo (un aereo privato, ovviamente, non andavano a fare una vacanza e nessuno conosceva l'isola). Il volo è straziante, ma una volta arrivati tutto cambia. Andrey si sente una persona nuova, speciale, si vede sommerso dalla natura. Però c'è qualcosa che non quadra: dov'è la loro casa? Infatti appena scesi sull'isola egli domanda allo zio: " Zio, ma... ecco dov'è casa nostra? Cioè dove abiteremo per questi 3 mesi? E lo zio : "Bhe, caro Andrey, non abbiamo una casa, dobbiamo costruirla noi, se vogliamo avere un minimo di comodità, non credi?" "Sì, comunque hai ragione, e ti aiuterò! Sarà divertente". Si mettono all'opera, Andrey và a prendere tronchi, bacche e foglie, mentre lo zio comincia a cercare un luogo in cui poter costruire una specie di abitazione, semplice, comoda. Entro 1 settimana tutto è pronto, "Zio, ora cosa facciamo?" "Adesso, caro il mio nipotino, ti insegno cosa si può e non si può mangiare qui, in quest'isola, ovvero le cose commestibili o meno!" "Ma, scusa la domanda, non molto appropriata in questa circostanza, come si chiama quest'isola?" "Domanda molto intelligente, comunque quest'isola non ha un nome, credo siamo i primi a vederla" "Diamo noi allora un nome!" "Ci penserò Andrey, ci penserò, ma adesso andiamo a letto, su!" E vanno a dormire. Finalmente è mattina, quando il ragazzo si sveglia non vede lo zio, e si preoccupa. Dove sarà andato? Pensa. Intanto, pensa a far colazione con le bacche raccolte la sera precedente, e si reca in mare per prendere un po' d'acqua. Ecco che vede lo zio sommerso, sott'acqua; Simone emerge in superficie, lieto di vedere il nipote fuori di casa, ad esplorare il mondo che lo circonda. "Zio, ma cosa fai sott'acqua? È pericoloso!" "Ahahah, Andrey, non è pericoloso se sai nuotare, e poi mi sono sommerso per fare delle ricerche, per vedere se quì la vegetazione subacquea è diversa da quella delle nostre parti, e prendere un bel pesce da mangiare questa sera" "E cosa hai scoperto? È diversa?" "Sì, molto anche, ci sono molte forme di piante che non avevo mai visto, ora ne prendo un campione per esaminarlo, e portarlo da noi, in Italia" "Ok, ma zio, non devi mettere a rischio la tua vita per prendere uno stupido pesce! Poi abbiamo le bacche!" "Ma no, non possiamo mica nutrirci sempre di bacche! E poi, tranquillo, non rischio proprio niente" "Se lo dici tu, mi fido" e tornano a casa. Mangiano, bevono e scherzano anche "Senti Andre, io adesso vado fuori, per vedere se trovo qualcosa di nuovo, tu cosa fai? Resti qui?" "Vai tranquillo zio, mi divertirò! Resto qui forse, ma tu vai pure" "Ok, a dopo" e si incammina verso la folta vegetazione. Passano 5 minuti, un quarto d'ora, mezz'ora e Andrey non sa proprio cosa fare, decide quindi di uscire.
Capitolo 2
Una volta uscito, decide di andare a sedersi sulle coste, per rilassarsi un po', e ci riesce, c'è il silenzio e la tranquillità più assoluta; ma, immediatamente vede spuntare un cucciolo, non sa se sia di leone, ghepardo, o cose del genere, fino a quel punto non aveva mai visto animali in quell'isola e non sapeva se allarmarsi, restare calmo, gridare. Decide di stare fermo, per vedere se è innoquo o meno, vede che è un giocherellone, che non voleva fare del male a niente e nessuno, e decide di prenderlo e portarlo con sé. Insieme al cucciolo torna a casa, e vede lo zio. "Andre! Cosa ci fai con quel cucciolo?" "Voglio tenerlo zio, è simpatico, e poi mi farebbe compagnia, non credi? È innoquo" "Può darsi che tu abbia ragione, non è una cattiva idea, ma non possiamo permetterci di mantenere, con la scarsa vegetazione commestibile che c'è anche un cucciolo, lo sai vero?" "Si che lo so, ma che razza è?" "È un cucciolo di leone, credo" "Avrà perso la sua mamma?" "È improbabile, secondo me la madre l'avrà abbandonato, più che altro" "Meglio ancora! Ci prenderemo noi cura di lui, vero?" "..." "Per favore, zietto..." "E vabbene, lo terremo ma dovrai badarci tu, intesi?" "Certamente!! Ma dovremo dargli un nome..." "È vero, sceglilo tu" "... Che ne dici di... M... Meth? È da un po' che questo nome mi frulla in testa" "Ma è perfetto!". Giorno dopo giorno si andavano affezionado sempre più a Meth, ormai per Andrey era come un fratello, e a sua volta per Simone era come un nipote. Era, oltre ad essere un giocherellone anche un gran mangione, infatti, di nascosto mangiava i 2/3 delle provviste che Simone ed Andrey avevano fatto per quando ci sarebbe stato il gelo, la neve. "Zio, io in tutta sincerità, ho un certo... timore, una certa paura ecco" "Timore? Dimmi tutto!" "Bhè... ho paura che la mamma di Meth venga a riprenderselo, un giorno o l'altro, ed io soffrirei molto, mi sono affezionato a lui..." "Ma no, Andre non dire sciocchezze, poi in questi giorni ho fatto ricerche approfondite non solo sulla vegetazione,(flora) ma anche sulla fauna, e ho notato e ne sono anche sicuro che "Meth" è l'unico animale della zona, non ce ne sono altri, stai tranquillo" "Che bella notizia! Ora si che stò tranquillo!" "Bene, piuttosto, dov'è?" "Già! Starà dormendo" "Ma guardalo Andre, è dolcissimo" "È vero, lo adoro". Per non disturbare il profondo sonno dell'animale i due decidono di andare fuori, a parlare un po', a divertirsi, insomma a distrarsi. Escono, stanno fuori per circa mezz'ora, mentre il cucciolo si sveglia, e decide di scendere dalla modesta abitazione, di uscire dunque. Li raggiunge, e passano un'oretta insieme. Si è fatta sera, i tre tornano a casa a dormire. Intanto sono passate due settimane, Andrey non vorrebbe mai più tornare in Italia, vorrebbe restare lì con il suo amato zio Simone e il suo compagno di giochi Meth. Appena si sveglia il primo pensiero va al cucciolo, lo accarezza e lo sveglia e vanno a giocare fuori casa. Lo zio rimane un po' solo, e controlla i risultati delle sue ricerche, e vede che ha scoperto molte nuove piante, e che alcune, oltre ad essere commestibili, hanno proprietà curative, cioè possono anche curare da semplici ferite a complicati timori o malattie. È entusiasta di queste sue scoperte, e di certo vuole farne altre, migliori. Mentre Andrey e Meth sono fuori a divertirsi. Ad un tratto :Driin-Drin-Driiin, ma chi sarà? Si domanda Simone, apre il cellulare e vede scritto: Chiamata Sorella in arrivo, ma è mia sorella, pensa, vorrà informazioni su Andrey, non posso mica dirle che abbiamo adottato un cucciolo di leone e che abbiamo intenzione di portarlo in Italia... Pensa, e risponde "Pronto? Pronto?" "Sorellina, cara Cate, come ve la passate tu e tuo marito Ryan?" "Benissimo, noi, voi invece? Andrey come stà? Tutto ok? Passamelo" "Andrey, ma lui stà benissimo! Ho fatto anche delle scoperte sensazionali! Comunque ora non posso passartelo..." "Come non puoi passarmelo? Simone, non fare scherzi! Passamelo dai" "È fuori, a giocare" "Ah, a giocare, e con chi scusa, non può mica giocare solo" "Sì, esattamente, gioca solo, stà osservando la natura" "ma che bello, perfetto allora richiamo dopo, ok?" "Ok, Ciao" E chiude la chiamata. "Come farò a portare Meth in Italia?" Pensa.
Capitolo 3
Decide di andare a chiamare Andrey e Meth per parlare dell'accaduto. "Nipote, ecco, ha chiamato mamma, prima" "Ah, e cosa voleva?" "Voleva parlarti" "Capito, le hai detto del cucciolo, vero?" "Ecco, è questo di cui volevo parlarti..." "Spiegati meglio zio" "Sai che tua madre odia gli animali, cosa farebbe se ci vedesse arrivare in Italia con un cucciolo di leone?" "Quindi... Quindi vorresti abbandonarlo, non portarlo con noi in Italia, una volta terminate le ricerche, giusto?" "Lo sai anche tu che vorrei portarlo" "Ci parlerò io" "Ok, dopo ha detto che richiama" "A dopo allora" E il ragazzo parla con il cucciolo "Meth, stai tranquillo che niente e nessuno potrà mai separarci, sei come un fratello per me, vieni qui bello, andiamo a giocare" E vanno nuovamente fuori. "Lo porterò in Italia, ne sono convinto!" Pensa Andre. "Aspetta, Andre prima di andare andresti a prendere della verdura e delle bacche con Meth? Io dopo vado a prendere del pesce" "Ok zio, Andiamo Meth!" E si diriggono verso degli alberi. Lo zio và in mare, e incontra uno squalo, decide di tornare a riva, sono pericolosissimi gli squali, e torna a casa. Due ore dopo arrivano i due con una dozzina di bacche e tre verdure in mano. "Zio, eccoci, abbiamo fatto la spesa" "Ahahah. Bravissimi!" " E tu? Cioè il pesce?" "Non ho potuto catturarne, sarà per la prossima" "Ok zio, vuol dire che mangeremo a base di verdure, genuino" "Sì, genuino". E vanno a mangiare. Subito dopo Simone manda a letto Andrey e Meth, per avere del tempo libero per riflettere. Mentre dormono si reca in mare, dove nuovamente in lontananza vede lo squalo, e capisce che non è un posto del tutto sicuro per degli umani, ma è tranquillo, con Andre c'è Meth, che è un cucciolo, ma ben presto diventerà una grossa belva. Anche lui torna a dormire, gli aspetta una faticosa giornata! Simone è il primo a svegliarsi, si sveglia all'alba per andare in mare, a vedere se quello squalo c'èra ancora, per esaminarlo, per capirne di più, insomma. Si immerge; Dieci minuti dopo si svegliano anche Meth ed Andrey, non vedono Simone, ma Andre non si preoccupa stavolta, pensa sarà in mare a nuotare, anche se vede il cucciolo più agitato del solito. "Meth, cos'hai? Calmo, lo zio è uscito fuori per portarci il pesce, tranquillo" Il cucciolo corre verso il mare, il ragazzo lo segue, e Meth senza un valido motivo (Secondo Andrey) si tuffa in acqua, Andre non lo segue, si fida di lui, e dopo due minuti gli fa segno di seguirlo, lo segue e vede che vicino al cucciolo c'è lo zio, senza forze. Lo prende per il braccio e lo porta a riva. Simone aveva perso i senzi, ma dopo dieci minuti dà segni di vita, riprende coscienza e racconta tutto "Meth, Meth mi ha salvato!" "È vero, Bravo Meth" "Zio, ero preoccupatissimo, come stai? Cosa ti è successo?" Dice Andrey agitato "Da ieri sera ho visto uno squalo, che mi incuriosisce parecchio, quindi ho deciso di prendere un campione della sua pelle, per esaminarlo, per vedere se è una specie in estinsione, e, mentre mi ero immerso, mi ha aggredito, io sono riuscito a scappare, infatti non mi sono fatto niente, ma ad un certo punto mi è mancata l'aria, e sono rimasto sott'acqua" "Stai... bene adesso?" "Si, benissimo" "Sono felice, ma Meth come faceva a sapere che eri lì?" "È un animale, sa quando c'è un pericolo o quando qualcuno sta male" "Sensazionale! È un eroe allora!" "Certamente" "Zio, non allontanarti più da casa, ho paura di perderti" "Non succederà, caro il mio nipotino" E si incamminano verso casa, dove Andrey porta a letto Simone, per farlo riposare. Meth, dove vai? Meth? Il cucciolo esce di casa, ma Andre vuole lasciarlo andare, ha capito che è responsabile e che se fa una cosa un motivo c'è. Si addormenta anche lui, insieme allo zio. Un'ora dopo, zio e nipote sentono un rumore, scendono giù e vedono Meth, con qualcosa in mano, sembra bagnata. "Andrey, vai a vedere cos'è" "Vado, ma... è una specie di pelle bagnata, te la mostro" "Si, portala quà" "Ecco, ma cos'è?" "Ma... è chiaramente la pelle di uno squalo! Quello che ho visto io" "Scherzi, zio?" "affatto! Meth deve aver capito tutto, ma la cosa che non capisco, è come abbia fatto a procurarsela" "L'avrà ucciso, zio?" "Andiamo a vedere in spiaggia".
Capitolo 4
"Andiamo in spiaggia per capire cosa davvero è successo" Dice lo zio, e si direggono verso il mare. Vedono che ci sono residui di quel famoso squalo, ma di certo non può averlo trascinato fino alla riva Meth, pensa lo zio. Deve pur esserci una spiegazione logica, dice. "Zio, ho avuto una vaga idea" "Dimmi tutto" "Tu prima hai detto che gli animali percepiscono il pericolo, giusto?" "Esattamente" "Bhè, secondo me avrà percepito che lo squalo si era ferito, ed è andato a vedere, e per cercare aiuto come prova a preso un pezzo della sua pelle, l'ha portata da noi per farcelo capire" "Ma sei un genio! È probabilissimo! Il nostro Meth è dunque un eroe" "Lo so, lo porteremo in Itlaia?" "Senz'altro!" E tornano a casa. Passano tre settimane trascorse in allegria, felicità e spensieratezza. "Andrey, posso farti una domanda?" "Certo, zio" "Ma sono tre settimane che siamo qui, non ti mancano i tuoi... Amici?" "Forse..." "A me mancano un po' tutti, ed ho 30 anni! Mi sembra strano che tu ha 15 non hai nemmeno una persona a cui pensare, che ti manca" "Bhè, se vuoi la verità io odiavo l'Italia, i miei amici, il paese in cui vivevo, amo tutto questo, la natura, quest'isola, Meth..." "Ah" "Insomma, amo questa vita, non la vecchia, zio" "Si, ma lo sai che durerà soltanto tre mesi, vero?" "Certamente e saranno i tre mesi più belli di tutta la mia vita, vorrei non passassero mai" "Nipote, hai ragione, è meglio stare qua che in Italia, in mezzo a persone infami... Ma pultroppo c'è la vita reale" "Eh si, ma c'è anche Meth, e una volta portato in Italia la mia vita cambierà" "Ne sono certo, nipotino mio" e si incamminano verso il bosco, in cerca di nuove cose, avventure, emozioni. "Zio, ci restano soltanto due mesi e mezzo, dobbiamo divertirci!" "Ahahah, divertiti allora" "Meth, bello vieni quì" E passarono quasi tutto il mese a giocare, divertirsi gli iseparabili Andrey & Meth. Arrivò l'inverno, era un ostacolo per tutti, non solo per Andre ed il cucciolo, ma anche per Simone, che non poteva fare ricerche con il brutto tempo. L'inverno era arrivato, si, e prima del previsto. "Meth, non fare il mangione come al solito, lasciacela qualcosa delle provviste" Diceva spesso Andrey, ma era come se non lo dicesse, Meth mangiava ugualmente tutto quello che vedeva. Ormai era più grande, oltre a giocare, serviva anche per difenderci. Sarà pur cresciuto, diceva sempre Andrey, ma per me è sempre il mio cucciolo, Meth Atwood. "Ahahah, Andrey hai dato il tuo cognome al cucciolo?" "Sì, Andrey Atwood e Meth Atwood, i due fratelli" "Adoro il tuo sarcasmo nipote!" Erano ormai passati due mesi, si era passato dall'afa e caldo estivo, al gelo e freddo invernale. Era quasi Natale e arriva la chiamata di mamma : Driin-Drin, "Rispondi Andre" "Ok zio, Pronto?" "Pronto! Andrey! Sono la mamma!" "Mamma? Che bello sentirti! Come và? Papà, tutto ok? Nonni?" "Ma si Andre, tutto ok qui, tu piuttosto, come stai? Lo zio ti tratta bene? Raccontami" "Ma certo, sto benissimo! Lo zio mi tratta più che bene, e quì si mangia come re!" "Son contenta! Novità?" "Bhè... Ecco..." "Cosa? Dimmi amore" "... Niente volevo farti gli auguri di Natale, tutto qui!" "Oh, amore grazie mille, anch'io volevo, auguri!! Anche da parte di papà!" "Ok, ci sentiamo, adesso devo andare, ti saluta lo zio, Ciao" E stacca. "Andrey, com'è andata? Glielo hai detto?" "È andata bene zio, no, ancora non glielo detto, ma appena avrò coraggio e tempo non mancherò, stanne certo" "Perfetto, ci conto". In quell'isola non si annoiavano mai. L'inverno si faceva sempre più sentire, ed il cibo scarseggiava, insomma fu un inverno difficile, ma arrivò il bel tempo. Poi lo zio Simone cominciò a coltivare la terra fertile, per avere più cibo a disposizione, considerando che Meth mangiava il doppio di una normale persona. Dunque si evolveva sempre più, da un'isola disabitata si era passato ad un'isola ricca di cibo, allegria e gioco. Andrey, oltre ad affezionarsi al cucciolo, era anche attaccato all'isola, ancora senza nome. La madre aveva ragione, il tempo passava, ed anche velocemente, ma l'inverno fu difficile da superare, mancava cibo, si ghiacciava e non c'èra alcun collegamento con il mondo esterno; insomma si doveva trovare una soluzione.
Capitolo 5
Ma torniamo indietro, nei difficili periodi invernali: Erano in cattive condizioni, non riuscivano a trovare viveri, era una settimana che non toccavano cibo, e se mangiavano qualcosa era contata, priva di vitamine e sostanze energetiche. Tutto era perso per loro, di certo continuando così, non avrebbero passato la stagione. Lo zio, ormai stufo di questa situazione, provò in tutti modi di ricavare cibo, provò persino a coltivare, ma non ci riuscì, la terra non era adatta a causa delle frequenti piogge, ciò sarebbe stato possibile in estate. Una volta, uscito per cercare qualcosa da mangiare, vide dell'acqua che sboccava da una grande roccia, non l'aveva mai vista, gli venne in mente di lavarsi le mani, ma era calda! Senzazionale! Pensò. Andò a dire tutto al nipote, c'èra dunque una possibilità di coltivare! Era acqua termale! Ci riprova, ma invano, infatti ottiene qualche minimo risultato. Infatti, grazie a quella scoperta, riesce a coltivare pomodori, patate, fragole, insomma, cose poco energetiche. Ma le speranze non erano perse, uscivano ogni giorno in cerca di novità, ma, un giorno Meth acquisì un comportamento piuttosto strano. Lo zio mi ha sempre detto che quando gli animali sentono una fonte di calore, cominciano a correre, senza un valido motivo, Meth stava proprio correndo come un pazzo. "Zio, guarda Meth" "Deve aver percepito una fonte di calore!" "Oh, guarda là sopra" "Un, un... un vulcano!" "Oh no!" "Stà per eruttare, dobbiamo nasconderci! Su prendi Meth e andiamo a metterci in un posto sicuro" "Okay zio, questa proprio non ci voleva! Vieni Meth, qui bello" "Guarda, c'è una specie di buca, molto profonda, credo ci riparerà, venite infiliamoci" I 3 si infilano, non sapendo cosa li aspetta. "Zio, ma cos'è? Una grotta? Cioè dove ci troviamo?" "Non lo so, ma lo scopriremo presto" "Guarda là... C'è una cosa enorme!" "Mamma mia, è una piramide!" "Una piramide? E cosa ci fa qui?" "Me lo domando anch'io, non è possibile che si sia formata in natura" "Lo credo anche io" "Sai cosa vuol dire questo?" "No" "Non ne sono sicuro ma quest'isola è stata precedentemente abitata, non siamo dunque i primi a vederla" "Wow, ma è stupendo!" "Io naturalmente non posso dirlo con certezza, sono un biologo non mi occupo di questo, ma ho una vecchia amica, un'archeologa, che potrebbe capirci di più, non appena l'eruzione sarà finita la chiamerò" "Perfetto!" "E le dirò di portare anche del cibo..." "La prima cosa che devi dirle è questa!" L'eruzione durò circa 2 ore, 20 minuti dopo la fine dell'eruzione si vede l'archeologo, l'amica dello zio, una certa Rachel. "Eccoci Rachel, siamo qui sotto" "Simone! Quanto tempo, ma dove vi siete cacciati? Ah, un leone! Tranquilli vi salvo io!" "Ma no Rachel, è il nostro cucciolo di leone, si chiama Math" "Okay, ne sono lieta che sia vostro, ecco il cibo" Mangiano e prendono così un po' di energia "Che bello rivederti, Rachel" "Anche per me, Simone" "Lui è mio nipote Andrey, con il nostro cucciolo, Meth" "Piacere Andrey, Meth" "Piacere signora" "Allora, ti ho chiamata per farti esaminare questa piramide, poco fa in quest'isola c'è stata un'eruzione." "Caro Simone, questa è una piramide, e sai dove ci troviamo?" "No, dove?" "In un cratere." "Oh no, potremmo... essere sommersi dalla lava!" "Ma no, tranquillo, poi ti spiego il perchè" "Okay, ma cosa ci fa, in quest'isola eserta e disabitata, una piramide?" "Bhè, disabitata per ora, da quanto vedo in tempi antichi è stata più che abitata, le popolazioni si sono sterminate..." "Ah ecco, e... non ha un nome quindi?" "No, suppongo sarete voi a darglielo, siete stati i primi a vederla dopo l'estinzione degli abitanti, e poi sono sorpresa, è rimasta in ottime condizioni" "È verissimo! Quindi, oltre ad aver scoperto la vegetazione ho anche scoperto una vecchia popolazione! Porterò ottime notizie in Italia" "Sì, sai come si chiamava questa popolazione?" "Mh... no, tu lo sai come?" "Da quanto c'è scritto qui si chiamavano Gerdiky, che significa signori della natura, del rispetto, da quanto ne so io" "Stupendo!" "Con queste scoperte, in Italia saremo miliardari!" "Hai ragione Rachel!" "Aspetta Simone, non è tutto" "Non è tutto? Perchè scusa, cos'altro c'è?" "C'è che hanno scritto qualcosa prima di estinguersi, una specie di testamento".
Capitolo 6
"Testamento? E in che lingua è?" "Nella loro, in quella dei Gerdiky" "E la sai tradurre?" "Io no, cioè io non conosco la loro lingua, ma i miei strumenti sì, cioè possono tradurla" "E allora cosa aspetti? Forza Rachel! Ce la faremo a capire cosa volevano dirci prima di estinguersi!" "Allora... Vediamo un po'... C'è scritto: Hai nostri p... posteri, vogliamo lasciare un tesoro, che in pochi conosceranno, per trovarlo la strada da fare è lunga, lunghissima, ma coloro che lo troveranno saranno ricompensati" "Wow" "Ecco Simone, Cosa c'è scritto" "Un tesoro dunque, e dove sarà?" "È questo il punto" "Bhè, cerchiamolo" "Ma c'è qualcosa che non mi quadra, loro erano una popolazione semplice, per niente ricca, e se ci pensi la parola tesoro indica ricchezza, generalmente" "Quindi?" "Non credo ci sia un tesoro" "Non dire sciocchezze, mettiamoci in viaggio, piuttosto!" E si incamminano verso una via di risposta, ma invano. "Sono 5 giorni che cerchiamo, zio!" "Andrey, non lamentarti, cambieremo il mondo! Ne vale la pena, non credi?" "Si zio, si" "Aspetta, ho avuto un idea" "Ovvero?" "Torniamo in quel cratere, nella piramide" "Ma cos'hai in mente Rachel?" "Seguimi e vedrai!" "Okay" E ritornano nel cratere. "Dovrà pur esserci un altro indizio, qui dentro" " Bhè, cerchiamolo noi se lui non viene da noi" "Esatto" "Guardate lì, vedo un'altra di quelle scritte strane, dietro quel sasso" "Ma, Andrey ha ragione! C'è un'altra scritta! Leggiamola : Caro lettore, per aver letto ciò devi essere un attento osservatore, e soprattutto per avere avuto il coraggio di venire in quest'isola, in questo cratere; ebbene sì, il tesoro lo hai avuto sempre sotto gli occhi, è quest'isola, te la eredito, perchè se la stai leggendo la mia popolazione ed io saremo già morti, quest'isola non ha un nome, daglielo tu, e, soprattutto non rovinarla, la popolazione dei Gerdiky" "Ma... è il tesoro più grande del mondo! Abbiamo un'isola tutta nostra, te ne rendi conto, zio?" "Ma certo! È stupendo!" "Sì, sono anche io entusiasta" "Grazie Rachel, grazie di tutto" "Ma niente, tranquillo amico" "E ora cosa faremo? Diremo a tutti di quest'isola?" "Solo a chi vorrà seguirci... avremo molte novità da portare in Italia, Oltre Meth" "Ne sono sicuro!" I 3 mesi sono passati veramente in fretta... i 4 tornano in Italia con Meth senza paura della reazione di Cate, la madre. Le scoperte di Rachel e Simone cambieranno il mondo, e scriveranno un altro pezzetto di storia, intanto Meth è cresciuto, è ormai un leone, e, Andrey e Simone decidono di portarlo nell'isola, affinchè possa passare la sua vecchiaia lì, dov'è cresciuto con il suo fratellone ed il suo tanto amato zio, poi, l'isola resterà nella storia e prenderà il nome di Meth, in suo onore, è stata chiamata cosi in onore del suo coraggio, della sua lealtà, e della sua voglia di crescere, imparare... si farà una famiglia e l'isola resterà abitata da Meth, i suoi figli e la sua compagna, e, soprattutto Andrey verrà rispettato da tutti, e, ogni estate con la madre, padre e lo zio andranno nell'isola a visitare Meth, e a far sì che il tesoro resti segreto e protetto.
FINE
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