Mia figlia Giulia adora moltissimo disegnare. Ogni giorno, tornando da scuola, mi mostra con orgoglio tutti i disegni che ha fatto, quale nuovo soggetto ha colorato, quante volte è uscita fuori dai margini che contornano la figura, quali colori ha usato e nel farlo i suoi occhi si illuminano sprigionando una gioia incontenibile.
Oggi è un giorno speciale: compie 6 anni. Scegliere il suo regalo è stato un po' difficile. Non le manca nulla e non è neanche pretenziosa. Le piace tutto ciò che si può fare con le mani: braccialetti e collanine con le perline, pupazzetti in stoffa decorati con paillettes e vecchi bottoni, vestiti di varie fogge e colori per le figure intarsiate in legno che per hobby le fa il suo papà.
Alessandro ed io abbiamo deciso di farle una sorpresa, un regalo un po' insolito, diverso dal classico giocattolo.
Decido di andarla a prendere a scuola all'ora di pranzo, in anticipo sul suo normale orario scolastico. Di solito è la nonna che va a prenderla all'uscita, così quando oggi mi vede mi salta addosso dalla felicità, tanto più che la sera prima ha dormito dai nonni. Lascio a lei a scelta del posto in cui pranzare e lei opta per il Burger King. Rientrati a casa rimane stupita del fatto che il papà sia lì ad aspettarla, invece di essere al lavoro come di consueto.
Sta per entrare nella sua camera e si accorge che la porta è incartata come un pacco regalo, con tanto di fiocco rosso! Dopo aver febbrilmente strappato tutta la carta, entra nella stanza e rimane a bocca spalancata, senza fiato. Le pareti sono completamente bianche, i mobili sono spariti e in un angolo c'è tutta una serie di secchielli con tinte di diversi colori, pennelli, spugne, scatole di pennarelli, pastelli a cera, matite colorate, acquarelli e tutto l'occorrente per cambiarsi. Il pavimento è stato ricoperto con dei cartoni. Giulia ci guarda incredula. Poi improvvisamente ritrova la voce, come risvegliata da un sogno.
"Mamma, posso fare quello che voglio?" mi chiede mentre sposta lo sguardo da me al padre.
"Si, è il tuo regalo da parte nostra" le risponde il papà.
In quel momento vedo la gioia di Giulia esplodere in urla, salti e abbracci che accelerano ancora di più i battiti del mio cuore. Corre subito a chiamare la sua amica Elisa che in men che non si dica è a casa nostra insieme a sua sorella, di due anni più grande.
Si chiudono in camera per tutto il pomeriggio senza mai uscire, ad eccezione della pausa per la merenda. Ancora non ci fa entrare ma ci dice che sta realizzando la sua piccola opera d'arte. Ce la mostrerà non appena l'avrà terminata e ci annuncia, inoltre, che è lì che vuole fare la sua festicciola di compleanno. Questa sera, dopo molto che non lo facevamo, dormiamo tutti e tre nel lettone. L'eccitazione e la felicità sono davvero troppe da contenere per non volerle condividere.
Alessandro mi guarda e sussurra per non svegliarla:
"Solo tu potevi avere un'idea simile. Non sei del tutto normale ma in fondo è per questo che ti ho sposata!"