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La leggenda di due paesini

In un antico paesino di alta montagna vivevano delle persone umili: c'erano uomini che si occupavano di lavorare la terra, altri che allevavano animali, c'era chi vendeva cose da mangiare fatte con entusiasmo e infine bambini che giocavano e mamme impegnate a curarli e a fare altre cose.
Un giorno arrivò un cattivo stregone che spaventò tutti, per il suo brutto aspetto, ma soprattutto per la violenza e la prepotenza con cui voleva appropriarsi del potere. S'avvicinava ai bambini con il viso viola, i denti aguzzi, orecchie a punta e pochi capelli. La paura era tanta anche per gli uomini, che non avevano nulla di prezioso da dargli e quando il mostro stregone venne a saperlo, si arrabbiò ancora di più e decise di lanciare una maledizione su quell'insignificante posto.
La prima idea che gli venne in mente con un tocco di magia la realizzò. Vide correre un pollo e decise di trasformare tutti gli abitanti in polli. Lo stregone cattivo se ne andò soddisfatto e loro si abituarono alla vita da polli. Cercavano di mangiare, facevano le uova da dove nascevano teneri pulcini e non smisero mai di amarsi e aiutarsi a vicenda, come facevano prima.
In quel paese vivevano anche due giovani ragazzi innamorati, s'incontravano sempre di nascosto nel bosco, perché i suoi genitori a causa di liti familiari non volevano che si frequentassero. Loro non sapevano nemmeno i motivi delle loro liti e non ne avevano colpa, il loro dolce e innocente amore era ostacolato da egoismo. Proprio nel momento in cui lo stregone lanciò la maledizione, loro si trovavano nel rifugio segreto così si salvarono. Attraversarono un bosco molto ombroso, ma con spiragli di luce che filtravano tra le piante e arrivarono mano nella mano in una piccola casetta di legno abbandonata. Lì entravano ogni giorno e i loro cuori potevano gioire perché battevano vicini, tra le emozioni di baci e dolci parole d'amore.
La loro vita era troppo triste, si amavano profondamente e da tanto tempo avevano già pensato di fuggire, così non tornarono mai più al loro paesino, ma cominciarono insieme una nuova vita nel bene e nel male.
Decisero di conoscere il posto e vedere se c'era altra gente, così scesero un po' dalla montagna. Fu una lunga discesa, anche se non raggiunsero la pianura. Attraversarono un ponte, sopra un ruscello pieno di rocce, dove l'acqua scorreva tra di esse senza fermarsi. Dalle alte montagne innevate raggiungeva la valle e loro lo ammirarono insieme con emozione, come se fosse una carezza tra loro. Dopo un momento ripresero il viaggio e raggiunsero una piccola chiesa, si avvicinarono e si accorsero di com'era bella e antica nella sua struttura particolare. Davanti alla chiesa c'era una semplice fontanella. Loro entrarono in chiesa e videro i dipinti e le decorazioni stupende che la scaldavano nella luce dell'amore.
Dopo aver recitato una preghiera, uscirono e si abbeverarono alla fontana, entrambi fecero scendere nella loro anima un sorso d'acqua fresca e guardandosi negli occhi lucenti, senza dire una parola, si baciarono e si giurarono amore eterno.
Così il primo paese fu chiamato Pollein e l'altro Fontainemore.

 

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8 commenti:

  • sara zucchetti il 25/02/2012 19:56
    Grazie a te del piacevole commento sono contenta che ti sia piaciuta
  • Dolce Sorriso il 22/02/2012 15:52
    una fiaba bellissima, in ognuno di noi c'è l'essere bambino, la fantasia che hai messo nello scrivere MI PIACE MOLTO!
    Brava Sara!
  • sara zucchetti il 10/02/2012 14:39
    Grazie amici, sono contenta che vi sia piaciuto! Sono contenta che un po' di fantasia faccia piacere anche a voi!
  • Don Pompeo Mongiello il 09/02/2012 13:43
    Molto piaciuto ed apprezzato questo sentito e bellissimo racconto!
  • denny red. il 09/02/2012 07:25
    Riesci sempre avere una lanterna viva e ricca di luce, incantevole come sempre semplicemente illumini con baci dolci parole D'Amore. Sempre Brava! 1 Un Abbraccio.. Sara. Ciaooo!!!
  • Anonimo il 08/02/2012 13:25
    Sara... sul posto fisso la penso come te... cazzarola, ma se non c'è lavoro... altro chè... vabbè, ciaociao
  • sara zucchetti il 08/02/2012 12:08
    Grazie Giacomo per il tuo commento, sono contenta che ti sia piaciuta la mia favoletta. Hai proprio indovinato! il nome di questi due paesini della Val d'Aosta mi ha fatto immaginare questa simpatica leggenda.
    Collaborare lo farei volentieri se potessi, questa situazione sta rovinando l'Italia e lui "con le sue manovre" non riesce per niente a parcheggiare! Considerando che il suo ruolo è importante nella società, con che coraggio viene a dire che il posto fisso è monotono quando non ce l'ha nessuno un posto fisso?
    Se potessi lo cambierei subito il mondo, con la mia fantasia!!!!!! Grazie ancora caro amico!
  • Anonimo il 08/02/2012 10:18
    sarina, come sempre dolcissima nelle tue fiabe. Qui poi mi viene il dubbio che la tua fantasia abbia galoppato sui nomi di questi due paesini perchè in effetti sono davvero due piccoli paesi di montagna della Val d'Aosta.
    È così? La fiaba è nata dai nomi?... se è così complimenti alla tua fantasia... dovresti collaborare con Mario Monti per trovare una soluzione che salvi l'economia ed il lavoro italiano. ciaociao... e brava