Lo sai quando ti mancano le forze dopo l'ennesimo antibiotico che ti abbatte come una sega elettrica alla base l'albero. O anzi no, si insinua come virus all'interno del computer. E vuoi dormire, ancora riparato ma senza riparo, chissà per quanto. Malato con malato accanto, che forse non si tratta di depressione ma di sensazione. Di spreco energetico vitale, di mancanza di esperienza, come lasciato mozzarella nel frigo, che sei andato a male. E poi rido di follia e piango senza aver più contatto con questo sentimento che è nella stessa medaglia.
E continuare a scrivere per sentir le dita muovere, ma intorpidite, e gli occhi verso il videoschermo che piccini piccini cercan di resistere. Che non ne posso più di questo andare, già da questo istante, che meno male la musica mi salva. Perchè so che dentro di me, come in te, tutti i suoni del mondo. E coloro che ridono lassù vedendoci così fragili e semplici, che ormai ci controllano in ogni virtù e vizio. Aho! Può scendere qualcuno per far due chiacchiere? Altrimenti comincio a gridare. Lo avete voluto voi.
Ascensore! E sento ancor ridere e piangere sempre più forte l'umore della vita, l'amore e la morte. Ascensore? Che non arrivo nemmeno al pulsante, anzi, il pulsante non c'e' più. Questi ascensori moderni si chiamano come con una preghiera, a sistema spirituale e vocale, fin quando ci sarà ossigeno per poter respirare. Ma talmente afono sono, ecco in arrivo un montacarichi! Tutto lampeggiante, avrò risposta al mio grido, arriverò al cielo per ballare sulle nuvole? Mi ci accomodo sopra.
Cavolo, ma non mi porta su, stò finendo verso il centro della terra. Un neutrino mi pizzica l'orecchio. Mi è entrato dentro ci vorrebbe uno stecco. Passo gli strati tra detriti, rifiuti, insetti, e poi sento la botta. Rimango schiacciato come una frittata ho toccato il nucleo della terra. Mi stanno mangiando a Parigi. "Monsieur, votre crèps c'est ca. Un euro, merci! E mi mastica con dei denti, fosse almeno stato un politco, gli sarei andato volentieri di traverso. Ma non un politico qualunque. Che ne sò, un Plinton, un Vush. Per accontentarsi pure un Berluschini o un Tonti.