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A proposito dell'amore seconda parte
Cara Stella, rispondo al tuo scritto e lo faccio ancora una volta con un lungo commento, che spero sia un contributo alla discussione su un tema tanto interessante quanto vasto, piuttosto che una critica a quanto tu affermi.
A mio avviso, ciò che ha rovinato il mondo non è l'egoismo, semmai la nostra cattiva o imperfetta capacità d'amare. Amare se stessi, innanzitutto, prima di poterlo estendere agli altri. Può sembrare un controsenso ma non è così.
Amare se stessi non vuol dire essere egoisti e fregarsene dell'altro, quanto prendersi cura di sé che è la cosa più difficile da fare: noi pensiamo di farlo ma non lo facciamo davvero.
Spesso ci preoccupiamo degli altri più di quanto dovremmo per un senso di colpa innato, per non essere giudicati ed essere tacciati di pensare sempre e solo a se stessi. Il guaio è che, nel tentativo e nella convinzione di farlo, rischiamo di farlo male se non impariamo prima a farlo con noi stessi.
Se fossimo capaci di fare questo avremmo risolto il problema dell'amore. Invece spesso siamo inclini alla commiserazione, al vittimismo, al fatalismo, alla mancanza di fiducia in noi stessi. In una parola non scommettiamo abbastanza sulla nostra capacità di amarci e saper amare gli altri. Anche se non è quello che diciamo a noi stessi, siamo convinti che gli altri facciano meglio quello che noi possiamo solo sperare, ma è vero anche l'esatto contrario.
Non esiste un solo e medesimo modo di vedere. È per questo che sorgono i casini, però è giusto e umano che sia così. Abbiamo tutti idee e personalità così diverse e varie che è difficile già trovarne due che la pensino allo stesso modo.
Però una cosa ci accomuna tutti: ed è l'amore, questa forza cosmica e insopprimibile dentro ognuno di noi, così grande e complessa (eppur così semplice, perché non la si deve capire, ma solo agire) che difficilmente riusciamo a gestire in modo efficace e "produttivo". Noi siamo nati per complicarci la vita, per dubitare, per mettere in discussione tutto e tutti... ma è la natura umana.
Quando c'è l'amore, quando amiamo qualcuno e ci sembra di aver trovato chi ci comprende davvero, tutte le battaglie interne, la rabbia, l'odio (questa brutta parola), i disaccordi e le differenze si placano e si annullano come per magia nel nostro animo, perché l'amore è disarmante, è la nostra anima messa a nudo, senza artifici, senza maschere, senza finzioni e soprattutto senza difese.
L'amore non è una guerra, non è una rappresaglia, non è un cedere e imbracciare le armi, non è un do ut des, ma è condivisione, rispetto reciproco, tanto delle idee quanto degli spazi, impegno, coraggio di restare se stessi nonostante la tentazione di affidarsi all'altro, sostegno e solidarietà quando occorre... Io penso che un amore così non occorre andare lontano per cercarlo e trovarlo.
Basta saperlo riconoscere in chi ci vive accanto e di cui nemmeno a volte ci accorgiamo, preoccupati di sognare il grande amore, ma per farlo bisogna restare col cuore aperto, pronti ad accoglierlo specie quando non ce lo aspettiamo e quando ci accorgiamo che è arrivato (e lo sappiamo con certezza lampante, perché il cuore non mente e non sbaglia) coltivarlo, curarlo giorno dopo giorno, proprio come si farebbe con una pianta, per non farla appassire e morire...
Tutto questo sarebbe possibile se solo credessimo maggiormente in noi stessi. Se lo facessimo il mondo avrebbe fatto un passo in più verso la comprensione e la tolleranza, l'accettazione e la condivisione di un "sogno" comune, l'appartenenza ad un unico Credo che è... l'Amore, puro e semplice.
Preferiamo però vedere e credere che il mondo sia marcio, che i suoi sogni e le sue aspirazioni siano stati schiacciati, nostro malgrado, dal prevalere dei falsi ideali, dell'indifferenza, del cinismo, dell'ipocrisia e dell'egoismo..
Mi dispiace smentirti anche in quel che dici circa l'Amore vero, che tutto sopporta, capisce e vive: non esiste l'Amore vero. Ciò presuppone che ce ne siano di falsi, ma in quel caso può chiamarsi quel sentimento Amore? Esiste un solo tipo di Amore e un solo modo d'amare. Se lo si fa nel modo "giusto" non si sbaglia e non si resta delusi (ho chiarito con le parole espresse poc'anzi cosa intendo per giusto, posto che non esistono regole scritte sull'amore). Noi cambiamo, come cambiano le persone insieme a noi, ma l'amore resta, per me, un valore non quantificabile...
Per quanto riguarda poi le illusioni, anche lì ci sarebbe molto da dire. L'amore stesso, se vogliamo rappresentarlo in maniera visibile, è un grosso cannone con cui bombardare le nostre illusioni. Sì, perché quand'anche si riesca a trovare l'anima gemella, se si vive solo di quelle e poi la magia svanisce, ci si sveglia e ci si accorge che la realtà è altro(e questo può accadere se l'amore lo si basa su presupposti eterei ed ideali, piuttosto che su fondamenta più solide e concrete) si rischia di fare una rovinosa e dolorosa caduta, le cui ferite non saranno visibili all'esterno ma faranno ugualmente male e dureranno ancor di più.
Meglio sarebbe non rischiare, laddove per rischio intendo buttarsi alla cieca senza considerarne le conseguenze, e vivere l'amore in modo più consapevole e adulto, il che non vuol dire viverlo senza sorprese e meno intensamente.
Cosa dire altrimenti di quegli amori, consolidati e duraturi, cementati da una lunga "convivenza" e che il tempo anziché affievolire ha reso più forti? Quelli sono i casi che io reputo veramente rari. È una cosa difficilissima mantenere e far durare l'amore, ma se ci si riesce si è fortunati per tutta la vita.
L'anima gemella, in questo caso, non è qualcosa di nebuloso e indistinto, sognato o solo desiderato, non è la metà che ti manca, ma sicuramente è quella che ti completa, non perché tu sia mancante, ma perché la senti vicina come affinità elettiva, perché se tu scegli l'amore, anche l'amore sceglie te ed è una bellissima scommessa.
Il campo è troppo vasto e vorrei dire ancora tante cose ma il tempo è tiranno e quello a mia disposizione è per oggi terminato.
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