Il bambino si sveglia, le manine paffute annaspano nell'aria, quasi a voler afferrare quel caleidoscopio di luci e colori che riempiono la sua visuale, il suo mondo.
Si... perchè il bambino ha pochi mesi e un mondo assai piccolo.
Cerca con lo sguardo la mamma, mentre l'ansia comincia a farsi strada nel suo piccolo cuore. Emette un vagito, il suo richiamo, funziona sempre, ma non questa volta.
Sente l'ansia crescere dentro di lui, a poco a poco, fino a diventare rabbia e frustrazione, il vagito diventa pianto, un pianto disperato.
Poi... finalmente arriva qualcuno, sarà lei? Un ombra scura attraversa la luce, mentre una sensazione di paura si fa strada nel piccolo.
La figura è sopra di lui adesso, il bambino non può vederlo, ma avverte ancora uno strano malessere, il pianto ora si fa più acuto.
Una voce gli intima di tacere, certo lui non conosce il significato di quei suoni, ma il tono della voce è minaccioso, cattivo, lui non può fuggire.
Continua a piangere mentre si sente sollevare nell'aria, l'uomo continua ad urlare, è infuriato, lo percuote, il bimbo non ha la percezione del proprio corpo ma solo una sensazione di dolore sempre più forte, una sensazione di paura sempre più grande.
Dov'è lei? perchè non è lì con lui?
Il dolore lo pervade, lo risucchia in un buco nero, dove non esiste altro che terrore e dolore.
Ora c'è solo disperazione e nostalgia.
Poi... il buio.