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Le quattro valli
1.
Nella foresta il vento sferzava e Sylos correva in cerca di un luogo per riposarsi, stremato dalla lunga corsa che aveva fatto a causa dei nemici che lo inseguivano. Era iniziato tutto 3 anni fa, quando Sylos aveva ancora 12 anni e da poco aveva appreso dai suoi genitori di non essere come gli altri, infatti secondo la leggenda delle quattro valli ogni 100 anni tra gli umani nasce un bambino appartenente alla razza dei maghi, uomini apparentemente normali, ma dotati di straordinari poteri. Sylos dopo aver ascoltato ciò chiede ai suoi genitori Selem e Mera cosa dovrà fare d'ora in poi, come apprendere i poteri e usarli; loro gli consigliano di andare dal sommo Lodred che conosce e sa tutto. Il ragazzo allora decise di recarsi all'abitazione del sommo ignaro di ciò che lo attendeva; giunto lì bussò alla porta e gli si presentò il domestico del sommo "Devo vedere il sommo Lodred, per chiedergli consiglio" disse Sylos poco prima che un vecchietto si materializzò dal nulla di fronte al ragazzo che indietreggiò spaventato. Lodred era di media altezza con una lunga barba e la testa rasata poteva avere al massimo 95 anni anche se agl'occhi di Sylos ne aveva di più " Io so perché sei qui, nella mia mente ho avvertito che saresti venuto" "Vuoi sapere cosa dovrai fare per apprendere e usare i tuoi poteri" "Tu come fai a saperlo? Sei un mago anche tu?" chiese Sylos "No. Sono un sommo e come tale so e conosco tutto" "Allora se sai tutto aiutami a risvegliare i miei poteri, ed imparare ad usarli" "Non è così facile, occorre molto tempo per risvegliarli e molto di più per saperli usare bene" "Tu puoi aiutarmi?" " Si, ma ad una condizione, devi giurarmi che li userai solo a fin di bene" Sylos rimase un po' perplesso, ma poi annuì "bene, Adesso che me lo hai giurato seguimi, perché prima dovrai conoscere la storia dei tuoi antenati" il ragazzo lo seguì, ma era molto inquieto perché aveva paura del destino a cui era legato. Sylos camminava a passi lenti e decisi pensando a come sarebbe stata d'ora in poi la sua vita. Il sommo aprì una piccola porta e al ragazzo gli si presentò un'enorme biblioteca che gli sembrava infinita "Qui passerai i prossimi mesi, a studiare, laggiù ti ho già preparato l'insieme dei libri che dovrai leggere" "Tutti questi 50 libri! Ci metterò un eternità!" Sylos era quasi tentato ad andarsene, perché credeva che il sommo fosse uscito fuori di testa, ma i suoi pensieri vennero interrotti da Lodred " Se sei venuto qui credendo che sarebbe stato facile, lì è la porta e il mio successore insegnerà tutto al prossimo mago tra 100 anni, altrimenti se vuoi essere il mago di questo centennio studia e non lamentarti. Alla sera verrà Eder che ti condurrà nella tua stanza". " Perché? D'ora in poi vivrò qui?" chiese Sylos perplesso "Sì" rispose Lodred che scompari nel buio della biblioteca. Sylos pensò di cominciare subito per non perdere tempo; nel primo libro, non molto lungo, si narrava dell'inizio di tutto. La terra all'inizio dei tempi fu creata dalla magia ed essa era popolata da tantissimi maghi, liberi l'uno dall'altro e privi di doveri; la terra era suddivisa in 4 valli che ospitavano 4 cittadelle tra cui quella natia di Sylos. Dopo alcuni millenni però si vennero a creare dei clan che volevano conquistare l'intero territorio. Ogni valle allora, esclusi i clan, nominò dei re per combattere questi rivoltosi ed essere guidati da un capo, ma le valli in rivolta già dalla prima battaglia avevano sperimentato nuovi incantesimi che compivano cose terribili, tra cui l'esplosione del corpo altrui o la tortura infernale a cui venivano sottoposti i prigionieri. Dopo alcune battaglie scoprirono che la magia man mano perdeva forza in tutti i popoli fino a spegnersi del tutto. Una notte al centro delle 4 valli apparse una luce accecante che risvegliò tutti ed accorsi lì sentirono una voce provenire dal globo luminoso "Io sono la magia, e come vi ho donato i poteri ve li ho tolti a causa della vostra sete di potere, ma visto che, anche se poche, ci sono persone neutrali a questa guerra gli eredi di quest'ultime ogni 100 anni avranno un figlio dotato di potentissimi poteri magici, il quale avrà lo scopo si sconfiggere il male che si presenterà nella sua epoca". Sylos finito di leggere il racconto rimase perplesso -Allora dovrò combattere per difendere le persone che saranno in pericolo! Ma quale male dovrò affrontare?-Si sentì un toc-toc e la porta si aprì rivelando la figura minuta di Eder che si avvicinò al ragazzo "Vi attendiamo a cena, non vi conduco nella vostra stanza perche non è ancora pronta". Sylos seguì il domestico che si rivelò essere anche il cuoco; la serata trascorse con portate abbondanti di carne e pesce una dopo l'altra e Sylos rimase sorpreso nel vedere che il sommo fosse tanto ricco, anche se avrebbe dovuto immaginarlo dalla grandezza della sua villa. "Dalla prossima sera in poi cenerai in camera tua" disse Lodred, "Dopo che avrò letto tutti quei libri mi insegnerai a padroneggiare i miei poteri?" chiese Sylos mentre gustava una coscia di pollo. "Sì, ma ti metterò alla prova per vedere se li hai letti veramente, e dopo ti addestrerò". Finita la cena Sylos fu condotto nella sua stanza, che si trovava in una piccola torre della villa, che a questo punto appariva al ragazzo un castello. Durante la notte pensò a tutto ciò che gli era stato detto e che aveva fatto, pensando che non si trovasse nel mondo reale, ma che si fosse smarrito in un sogno. Al mattino gli venne portato un vassoio pieno di biscotti e con una tazza che traboccava di latte; si avviò verso la biblioteca dove si immerse nella lettura del secondo libro e lesse così tanto che i suoi occhi divennero gonfi e stanchi. entro sera aveva finito un libro e così era arrivato a due complessivi. trascorsero così le giornate di Sylos al quale cominciava a piacergli tutto quel leggere, i libri parlavano di questi maghi che a volte affrontavano mostruose creature venute dagli abissi, scarto degli esperimenti magici dei millenni scorsi; e altri maghi che per malignità usavano i poteri a loro piacimento, così a volte la catena dei maghi buoni si interrompeva. Erano tre mesi che Sylos era lì e finalmente giunse al quarantesimo libro che parlava di un mago che, a costo della sua vita, usò un incantesimo per uccidere un drago e così salvare la popolazione, egli morì perché non trovò altro modo per compiere la sua missione. Sylos lesse la data sul manoscritto e capì che si trattava del suo predecessore. Il giorno seguente il sommo lo interrogò e il ragazzo rispose alle sue domande abbastanza bene da soddisfare Lodred, che alla fine lo condusse verso una specie di arena. "Qui imparerai a usare i tuoi poteri, e ti insegnerò anche ad usare la spada" "Ma a cosa mi servirà la spada se avrò poteri straordinari?" "La magia va usata con parsimonia, altrimenti ti succederà la stessa cosa che accadde ai tuoi antenati, nei libri non c'è scritto, ma so per certo che fu la magia a prevalere sui maghi del passato e a prendere possesso dei loro corpi, perciò dovrai usarla solo in caso di bisogno, perché essa può prevalere su di te, ed è per questo che per difenderti userai la spada". "Iniziamo adesso?" chiese Sylos volenteroso di incominciare "No, potremmo iniziare l'allenamento solo e soltanto quando sarà passato il solstizio d'estate cioè stanotte". Sylos prima di andare a dormire si recò nella biblioteca per saperne di più, così guardò in tutte le sezioni ma c'erano solo libri di botanica, etologia, cucina e altre cose poco interessanti, finché non trovò una sezione che parlava della villa, e prese un libro che parlava di quest'ultima e la piantina della costruzione. Non tornò in camera, ma rimase fino a tarda notte a leggere il libro, e ne rimase affascinato perché secondo quest'ultimo la villa all'inizio apparteneva al primo mago della storia, quindi risaliva a 10000 anni fa. Questo mago aveva fatto costruire moltissime stanze, le quali contenevano le cose più svariate, dai passaggi segreti per entrare o uscire dalla villa, ad armerie. Dopo aver riposto il libro, Sylos passò il resto della notte con la piantina in mano, e scoprì che riportava sia le stanze moderne, sia le stanze originarie della villa; così con la mappa in mano ispezionò l'intera costruzione facendo attenzione a non svegliare Lodred o Eder. Girò tutta la villa e scoprì delle bellissime armerie, le quali contenevano scudi, armature e spade, tenute in buono stato anche se appartenevano al millennio scorso. Ispezionò anche numerosi passaggi segreti che portavano nell'arena e nella biblioteca ed altri conducevano fuori dalla villa; però ad un certo puntò si recò in camera sua stremato dalla lunga ispezione, così decise di continuare un altro giorno. Al mattino venne condotto nell'arena da Eder; lì lo attendeva Lodred che aveva l'armatura in dosso e la spada in mano, era così ridicolo che Sylos non resistette e scoppiò a ridere, la sua risata si placò solo pochi minuti più tardi, quando vide che il sommo era serissimo. Così anche il ragazzo indossò l'armatura e prese la spada che gli apparve migliore ed iniziarono con i movimenti di base; lui però ancora non capiva perché aveva dovuto aspettare che passasse la notte, ma non trascorse molto tempo che lo capì, infatti quando cercò di attaccare Lodred e scartare per evitare i suoi affondi si accorse che aveva un'agilità e una forza che non si sarebbe mai immaginato di possedere "durante la notte hai ricevuto i tuoi poteri, perché è quando avviene il solstizio d'estate che il mago riceve le sue abilità, così facendo esse hanno influenzato anche il tuo corpo, aumentando la tua forza e la tua agilità; grazie ad esse imparerai in fretta". Lodred aveva ragione, infatti dopo poco più di un mese Sylos era diventato un vero maestro con la spada. Ma una notte il ragazzo si infuriò con Lodred perché gli disse che avrebbero dovuto interrompere gli allenamenti per una o più settimane, a causa di un impegno che aveva il sommo. Così tornato in camera e arrabbiato come non mai, il ragazzo con la sola forza della mente aprì una grossa breccia nelle mura della sua camera; così venne trasferito in un'altra torre, e dal quel momento cercò di controllare la sua rabbia contenendo i propri risentimenti. Al ritorno di Lodred Sylos raccontò l'accaduto al sommo ed egli esplose in una risata " Sapevo che l'avresti fatto, ancora non sei padrone dei tuoi poteri, devi tenerli a bada o mi distruggerai l'intera villa; nei prossimi mesi, che saranno lunghi e faticosi, ti insegnerò ad usarli ed a padroneggiarli". Nella valle adiacente a Rassen, più precisamente nella cittadella di Grafen era in corso da decenni una dittatura ferrea, instaurata da un uomo di nome Felloby, che regnava grazie alla sua influenza sull'antico governo di cui era senatore. Il dittatore in segreto cercava un pretesto per attaccare le altre valli e conquistarle. Essendo di nobile famiglia aveva studiato molto e quindi era una persona colta, facendo ritornare alla mente ciò che aveva letto anni addietro ricordò la leggenda del mago che nasceva ogni 100 anni per salvare le valli che sarebbero state attaccate dal male. Lui però ancora era ignaro che il mago fosse abbastanza grande da già essere in grado di combattere e cominciare a padroneggiare i poteri- , così per accertarsi che nessuno intralciasse il piano di dominio assoluto sulle quattro valli, si avviò insieme ai suoi cavalieri più fedeli in ognuna delle quattro cittadelle, per uccidere il mago. La prima fu la stessa Grafen che venne rivoltata per un giorno intero non riportando però l'esito richiesto da Felloby. Poi fu la volta di Radassen, che però venne ispezionata con discrezione per non destare sospetti ai regnanti della cittadella. Come terza venne ispezionata Loreden, dove il dittatore interrogò un uomo, il quale aveva sentito dal re della cittadella che il mago era nato da una famiglia umile e che quindi viveva in campagna "Sei sicuro di quello che dici?" chiese felloby prendendo per la gola il cittadino "Si, si non vi mentirei mai, ciò che vi ho detto corrisponde alla verità" "Verificherò", e il dittatore, con un gesto fulmineo trapassò con la sua spada il cittadino, per non permettergli di parlare della loro discussione a nessuno. Sylos nel frattempo cominciava a padroneggiare alcuni dei suoi poteri, riusciva a spostare e scaraventare gli oggetti, curare delle piccole ferite, ed attaccare con un piccolo globo luminoso che riusciva a polverizzare una persona;"Adesso che cominci a capire come funzionano i tuoi poteri ti insegnerò a curare ferite molto più grandi e profonde, e ad attivare uno scudo in caso di attacco per proteggerti" "Non oggi però, mi sento esausto, dopo una bella dormita mi sarò ripreso e tornerò in forma smagliante, come sempre". Mentre mangiavano Eder accorse con il fiatone per comunicare un importante messaggio a Lodred e Sylos "Purtroppo Grafen è stata lasciata dal dittatore, che è in giro per le quattro valli a chiedere di un mago; ne ha già girate tre, quindi la prossima sarà Rassen" "A che distanza è da qui?" "Secondo le guardie di rassen tra non meno di dodici ore sarà qui", sylos per niente preoccupato disse "Ma se verrà qui non potrò semplicemente affrontarlo. Perché vi preoccupate tanto!" decidendo se ridere o preoccuparsi anche lui. "Adesso è arrivato il momento di dirti perché sono partito tempo fa", si interruppe per prendere un respiro e cominciare a raccontare "Come ricorderai sicuramente, ti ho detto che dovevo partire per affari, ma non era così, sono stato chiamato dai sommi delle altre valli; io non sono l'unico sommo, ce ne sono altri tre, perché non sapevamo in quale cittadella il mago sarebbe nato, così qualora quest'ultimo si fosse rivelato, il mago sarebbe stato addestrato dal sommo della sua cittadella. Comunque, tornando al discorso di prima, mi vollero comunicare un'informazione che all'inizio stentavo a credere per quanto fosse assurda. Tu sylos non sei l'unico mago di questo mondo, ce n'è un altro che nel momento più sbagliato si è rivelato". sylos più che sconcertato disse "scommetto la mia testa che il mago è felloby, il dittatore di grafen!" "esatto, purtroppo la catena dei maghi buoni si interruppe secoli fa, ed anche se tu sei qui, e sei buono, un erede malvagio restò in vita, tramandando i suoi poteri; ed ora quei poteri li ha felloby, e la loro potenza è uguale alla tua, MA LUI è ADDESTRATO, TU NO" "IL PROBLEMA è CHE IL DITTATORE VUOLE CONQUISTARE TUTTE E QUATTRO LE VALLI, E PER FARLO DEVE DICHIARARE GUERRA, MA VISTO CHE SIAMO IN PACE DEVE TROVARE UN BUON MOTIVO, STUFO DI ASPETTARE HA DECISO DI UCCIDERE L'UNICA PERSONA CHE INTRALCIA I SUOI PIANI, TU!" . SYLOS non poteva credere alle sue orecchie, tutto quello che aveva letto, escluso qualcosa, era falso ed era variato in modo assai tragico e pericoloso, che riconsiderava il suo ruolo in questa storia. "Ma allora dovrò andarmene di qui per non farmi trovare?"; "Si, perché se ti troverà ti ucciderà e non ci sarà niente che potrà fermarlo. Purtroppo il tuo allenamento non è concluso e quindi non puoi usare incantesimi potenti, ma Felloby, sì visto che è più addestrato ". "Che cosa mi consigli di fare?" " Vai via da Rassen, e quando il dittatore verrà qui lo convincerò che non ti conosco, ma tu devi andartene perché ormai lui sarà quasi arrivato". Sylos cominciò subito a fare le valigie, aiutato da Eder; appena fu pronto si precipitò giù per le scale per salutare Lodred e Eder, i quali gli augurarono buona fortuna e di fare attenzione, perché d'ora in poi sarà sempre braccato dal dittatore. Poco prima che Sylos riuscisse ad uscire, ci fu una forte esplosione che sfondò la porta, con un grande tonfo finale; Sylos, Eder e Lodred si voltarono verso gli intrusi e capirono subito che era Felloby, perché aveva le mani che gli brillavano ancora di magia. "Finalmente ti ho trovato mago, non pensavo fosse così difficile stanarti, mi hai fatto girare tutti territori" "Non farai del male al ragazzo!" disse Lodred; Sylos era rimasto immobile a guardare fisso il dittatore, che nel frattempo si stava avvicinando a lui. "Tieni" gridò il sommo lanciandogli una spada. Lui e Felloby cominciarono un duello, che però trovò subito un finale. poiché il dittatore ovviamente poco dopo aveva cominciato ad usare la magia e Sylos non sapeva come difendersi a parte qualche piccolo scudo che lo proteggeva per pochi secondi, visto che i poteri di Felloby erano molto forti; e così gli scudi si infrangevano subito. Ma proprio mentre Felloby stava per dare il colpo di grazia a Sylos, ormai stremato, Lodred si frappose tra lui e Sylos, e purtroppo il suo gesto eroico gli costa la vita. All'inizio Sylos non si mosse, ma poi fu riscosso da Eder che gli ordinava di scappare mentre quest'ultimo combatteva contro i soldati di felloby, che nel frattempo erano intervenuti su ordine del dittatore. Da qui comincia una lunga corsa che condurrà Sylos fuori la valle di Rassen.
2.
Sylos si fermò per riposare, perché aveva corso molto, per sfuggire da felloby e i suoi soldati; cercò di trovare una grotta per dormire. La trovò a pochi passi da dove si era fermato, era buia, lo avrebbe tenuto nascosto da occhi indiscreti. mentre dormiva ripensò al momento in cui il sommo cadeva morto ai suoi piedi, morto a causa sua, morto per proteggere lui, che era stato debole di fronte al nemico, che in un imminente futuro avrebbe dovuto affrontare. felloby aveva ucciso lodred e forse eder visto che non sapeva cosa gli fosse successo, ma quasi sicuramente era morto. Sylos aveva due persone sulla coscienza, due persone che lo avevano aiutato e che lui non era riuscito ad aiutare. Il mattino dopo si sporse fuori dalla grotta per vedere che non ci fosse nessuno, e accertatosi di questo, cercò qualcosa da mangiare, per poi riprendere il cammino. Aveva deciso di recarsi da uno degl'altri sommi; sarebbe andato nella valle di Loreden e dopo aver completato il suo allenamento avrebbe combattuto contro il dittatore per vendicare i suoi due amici ed eliminare dalla faccia delle valli un'altra piaga, e così facendo avrebbe compiuto il suo destino. "Dannazione l'abbiamo perso! Che incompetenza", Felloby scaraventò la sua spada a terra, per poi raccoglierla immediatamente. "Dovremmo perlustrare la zona. probabilmente sarà ancora nei paraggi, e appena lo prenderò, gli farò capire cosa succede a chi fa perdere tempo al grande Felloby" " Lo torturerò e poi lo ucciderò, così finalmente potrò governare senza ostacoli".
Sylos dopo un giorno di cammino giunse finalmente al confine della valle di Rassen per entrare così a Loreden. Ci volle un po' , ma riuscì a giungere nella cittadella, e cominciò a chiedere informazioni circa dove si trovasse il sommo del paese. "Abita poco fuori la città, bada che non vuole essere disturbato, l'ultimo che l'ha fatto è tornato con una gamba rotta" disse un vecchietto che pareva essere molto informato su ciò che accadeva li, "Non si preoccupi so badare a me stesso"; dopo aver pronunciato quella frase come un'esplosione di luce rivide lodred trafitto da felloby. così Sylos si avviò verso la casa del sommo, che si rivelò anch'essa essere una villa. pareva che lo attendesse perché già da lontano lo si vedeva che dalla finestra scrutava l'orizzonte in attesa di qualcuno; appena giunto, il ragazzo venne accolto dal sommo stesso che si rivelò non avere servi. "Da poco sono venuto a conoscenza della morte di Lodred, deve essere stato un brutto colpo per te. Io ero il suo migliore amico e ti aiuterò a continuare l'allenamento" "Cominciamo subito, voglio vendicare al più presto Lodred ed Eder" e con un cenno del capo il sommo lo condusse in un atrio, più piccolo dell'arena di lodred, ma abbastanza ampio. " Ti insegnerò fin da subito alcuni incantesimi molto potenti sia d'attacco che di difesa, così velocizzeremo il tuo allenamento". Sylos ce la metteva tutta, perché doveva soddisfare la sua sete di vendetta, ma anche per compiere il suo destino. Dopo poche settimane sapeva creare scudi molto potenti, ma non riusciva ancora a fare incantesimi d'attacco abbastanza potenti da poter fronteggiare Felloby; "Purtroppo occorre più tempo per poter evocare incantesimi molto potenti" "E allora cosa farò, già il dittatore a quest'ora sarà alle porte di Loreden come minimo, non voglio che anche tu venga ucciso a causa mia" "Sì lo penso anch'io, quindi fuggiremo insieme, conosco i sotterranei della città, saremo in breve tempo a Radassen, per potermi consultare con l'altro sommo; comunque d'ora in poi puoi chiamarmi Farsen" "Ok Farsen, prepariamo subito i bagagli e scappiamo". In meno di due ore furono pronti per partire, e presero alla svelta la via dei sotterranei che erano collegati direttamente alla cantina della villa del sommo. Le gallerie erano molto larghe ci sarebbe potuto passare un intero esercito, ad un certo punto però sentirono come se fosse crollata l'intera villa e il rumore si ripercosse per l'intera galleria; era il dittatore che con un potentissimo incantesimo aveva raso al suolo la villa di Farsen, inconsapevole di aver sotterrato la via d'accesso alle gallerie. "Perché non è qui, ne ero certo, avevo avvertito la sua aura magica" "Mio signore a quanto ho sentito questa cittadella dispone di passaggi sotterranei che conducono al confine della valle". "Allora se le conosci conducimi al loro accesso!" "Una delle loro entrate l'avete appena distrutta, ma ne esiste un'altra nella piazzetta". "Andiamo, devo acciuffare quel ragazzo il più presto possibile, o non potrò dominare sulle quattro valli"; Felloby e i suoi cavalieri si stavano avviando verso l'entrata secondaria del passaggio, mentre Sylos e il sommo erano a metà strada, e cominciavano ad essere così stanchi che dovettero fermarsi a riposare un paio d'ore. Sylos non aveva mai fatto molta attenzione alla figura di Farsen, che appariva come la figura di Eder, minuto, sulla settantina, e con molte rughe in volto, anche se si muoveva molto rapidamente per, una persona della sua età. Dopo aver fatto un piccolo spuntino ripartirono, e Farsen cominciò a dargli qualche informazione sul sommo di Radassen " Il suo nome è Merod e abita come tutti noi sommi in una villa, ma a differenza di me la sua dimora è una fortezza, perché è protetta giorno e notte dai soldati del paese, sai anche lì è giunta la notizia della morte di Lodred, e il dittatore prima di raggiungere Rassen, come sai, ha girato tutte le altre cittadelle setacciandole da cima a fondo, mentre il popolo e i soldati erano impotenti, come d'altronde il governo. Così dopo la sua visita la villa è stata protetta il più possibile" "Solo io e lui ci siamo salvati, io grazie ai passaggi segreti della mia villa e merod grazie ai soldati che si sono sacrificati per lui, ma Lodred e Tarven non sono riusciti a salvarsi". Sylos rimase immobile " Allora anche il sommo della cittadella di Grafen è morto" "Purtroppo sì, essendo quello della cittadella di Felloby, è stato il primo ad essere interrogato e in seguito ucciso" " Ora andiamo da Merod perché così io e lui potremmo insegnarti più velocemente". Dopo due ore si trovarono al confine della valle, ed entrarono a radassen. era molto piccola, e come Sylos si aspettava ciò che predominava era la villa di Merod, circondata da molti soldati con le lance spianate. Appena si presentarono davanti ai soldati furono bloccati, e mentre stavano per essere cacciati, uscì di corsa una persona che Sylos presumeva fosse Merod. infatti era così "Merod ritira i tuoi soldati" "Oh, scusate è che, come puoi immaginare, non aspetto mai visite, comunque entra Farsen". Merod squadrò subito il ragazzo che si sentì a disagio "è lui il mago?" "Sì" Merod osservò Sylos dalla punta dei capelli alle dita dei piedi, il ragazzo era moro, non troppo magro e con occhi di un verde penetrante. Merod fece subito strada ai due ospiti, che si accomodarono a tavola per mangiare, era come se li stesse aspettando, era già apparecchiato per tre. " Non mi sembra una persona adatta a maneggiare una spada", disse Merod rivolto a Farsen "sì invece, è molto bravo con la spada, apprende molto velocemente, ma purtroppo non abbiamo tempo; bisogna insegnarli subito gli incantesimi più potenti per poter fronteggiare Felloby". "Va bene, ho capito, devo insegnare al ragazzino il più presto possibile, non c'è problema" -Ragazzino a me, ma come si permette, brutto vecchio decrepito- pensò arrabbiato Sylos. Già dal primo momento il ragazzo capì che non poteva sopportare Merod; era un nano grasso, molto vecchio, probabilmente il più vecchio dei sommi ed era maleducato, arrogante e troppo volenteroso di voler fare il comandante. ma Sylos non poteva fare niente, visto che si trovava a casa di Merod;provava una rabbia incalcolabile, perché consapevole che da adesso in poi sarebbe stato il suo maestro. Cominciarono il giorno seguente, merod diede a sylos un libro di non più di 200 pagine da leggere "Ma non dobbiamo passare subito alla pratica? C'è poco tempo, Felloby mi raggiungerà molto presto..." "Silenzio! Io sono il tuo maestro, e devi fare quello che ti dico" " Il castello è ben protetto anche contro Felloby, ci sono moltissimi soldati, non a lungo, ma resisteranno in caso di attacco" "Questo libro ti insegnerà ad imparare, e pronunciare le parole per gli incantesimi". Sylos ci mise tre giorni per leggerlo, e ce ne mise altri due per pronunciare ed imparare a memoria le formule degli incantesimi più importanti; alla fine pensò che fosse stato solo uno sciogli lingua. " Adesso vieni con me" disse merod "anche tu Farsen se vuoi"; si recarono in una grossa stanza, dove c'erano dei bellissimi mosaici sul soffitto. "Qui ti allenerò, e dovrai fare tutto quello che ti dirò, ok?" "Si per me va bene, iniziamo subito!" "Devi concentrarti e ripetere a mente uno qualsiasi degli incantesimi che hai letto". Sylos si concentrò e disse( lokfim), dal nulla si materializzò un globo sferico luminoso, grande come la testa di Sylos che rimase dinanzi al suo volto, immobile. "Adesso devi farla esplodere di fronte ad una manichino che ho posizionato adesso davanti a me" Sylos fece come gli aveva detto Merod e del manichino non rimase neanche la polvere. Il ragazzo rimase sbalordito dalla potenza del suo incantesimo," Se tutti quegl'incantesimi che ho letto sono così Felloby lo disintegrerò". "Non ti sopravvalutare Sylos, anche il dittatore può usufruire dei tuoi stessi incantesimi" disse Farsen. "sei troppo pessimista, è solo un anno che ho appreso di essere un mago, e ho fatto passi da gigante, vedrete che riuscirò a sconfiggere Felloby, non vi dovete preoccupare" "Se ne sei convinto tu!". Ogni giorno Sylos evocava un incantesimo diverso e sempre più potente come il fuoco, l'acqua e riusciva a spostare grossi massi e pezzi di terra; ma anche se si mostrava a Farsen e Merod molto sicuro si sé, dentro aveva paura dello scontro che lo aspettava contro il dittatore, aveva paura del suo destino, forse troppo grande per lui. Durante il pranzo Sylos ebbe un presentimento, sentiva che qualcuno lo chiamava da molto lontano, era una voce ovattata, quasi un sussurro, ma c'era. Il ragazzo si alzò dicendo ai due sommi che si sentiva stanco, e voleva andare a riposare; arrivato in camera sua cercò di isolare dalla mente tutti i rumori, come una meditazione, e la risentì - Sylos, vieni, devo vederti, ho bisogno che tu venga al più presto, mi trovo a Grafen, corri-, e la voce se ne andò. Il ragazzo capì subito che si trattava di una ragazza, più o meno della sua età, doveva andare a Grafen di volata, senza destare sospetti ai sommi. La notte Sylos ripensò a quella voce, e si poneva sempre la stessa domanda -chi è costei?-, lui non conosceva nessuno che sapesse comunicare con il pensiero, forse anche lui ci sarebbe riuscito, essendo un mago molto probabilmente poteva farlo. Il mattino dopo sylos pensò di dire al sommo "Merod, mi puoi insegnare a comunicare con il pensiero?" "Perché mai, in battaglia ti servono solo gli attacchi, la comunicazione telepatica non è utile per la tua missione" "Sì lo so, ma vorrei comunque impararla, è un modo più veloce di comunicare e perlomeno potrò riposare un giorno dai duri allenamenti" "Se è quello che desideri per me va bene, ma sappi che non sarà una passeggiata". Merod aveva ragione, infatti Sylos dovette sedersi a gambe incrociate, posizione che a lui risultava molto scomoda, e dovette concentrare intensamente il pensiero, fino a fargli male la testa. Dopo alcuni esercizi con la mente, sylos cominciò a inviare messaggi telepatici a Merod e pian piano la testa non gli dava più nessun fastidio; alla sera cercava di contattare la misteriosa ragazza che, però, non si faceva sentire, forse ignorava i suoi messaggi, o probabilmente era troppo lontana da riceverli. -Perché non vieni, io ti sto aspettando, ho bisogno del tuo aiuto, e tu hai bisogno di me se vuoi sapere alcuni segreti che ti riguardano-, Sylos si era svegliato, e di nuovo aveva sentito quella voce, era ora di partire, non poteva più aspettare. Il mattino seguente il ragazzo preparò una sacca, con dentro le cose che gli occorrevano, e prima che la luce del sole illuminasse troppo radassen, uscì dal retro della villa, cercando di fare meno rumore possibile; si avviò verso la cittadella di Grafen, dove avrebbe scoperto chi fosse quella misteriosa ragazza, e cosa avesse di così importante da dirgli. Ci mise meno di un giorno ad arrivare, perche usò l'incantesimo del volo, che gli permetteva per un tempo limitato di volare; appena vide le mura della città, cercò di contattare la ragazza, e ci riuscì -Sono qui a Grafen, tu dove ti trovi?- -Mi trovo nella piazzetta della città, vieni che ti aspetto- Sylos si avviò, e in meno di dieci minuti fu lì, da lontano la vide, non poteva riconoscerla perché non l'aveva mai vista, ma era lei, qualcosa dentro di lui glielo diceva, non c'era ombra di dubbio. Lei gli venne incontro "Finalmente sei arrivato, non ci speravo più, perché ci hai messo così tanto tempo?" "Ero dal sommo Merod, non sapevo chi eri, quindi non ero sicuro se fossi amica o nemica". "Sono un'amica, vieni cerchiamo un posto più tranquillo così possiamo parlare"; la ragazza condusse Sylos in una casetta molto piccola, sulla riva del fiume della cittadella; era fatta completamente di legno, e all'interno c'era un camino, un tavolo ed un letto. "Vieni, siediti" disse la ragazza indicando una sedia a sylos, " IO mi chiamo amyra, e sono la figlia del sommo Lodred"; sylos rimase immobile, non sapeva che lodred avesse una figlia, e probabilmente ella non sapeva della morte del padre, quindi sarebbe stato lui a doverglielo dire, ma come?. Prima di parlare lei lo interruppe, " non c'è bisogno che tu me lo dica, già so che mio padre è morto, ucciso da felloby per proteggere te" " come fai a saperlo? era una notizia che sapevamo in pochi!". "era mio padre, appena è morto mi hanno avvertita" "ma adesso dobbiamo parlare di cose più importanti, mio padre mi ha lasciato dette molte cose, che avrei dovuti rivelarti nel caso fosse morto; mi ha mandata via per proteggermi, prima che tu venissi alla villa mi ha confidato alcune cose" il ragazzo cominciava ad essere stanco di tutti questi segreti, ma era la sua vita, il suo destino, e doveva seguirlo. "stando a quanto so, e a quanto mi hai detto, tu adesso ti stai allenando con il sommo Merod e hai imparato a padroneggiare i quattro elementi; volendo contattarmi, hai anche chiesto al sommo di insegnarti a comunicare telepaticamente" "ma mi segui per caso?, solo chi era dentro la villa poteva sapere!" "infatti io ero dentro la villa, non mi sono rivelata perché dovevo parlare solo con te, gli altri non devono esserne a conoscenza. Le cose che ti dirò dovranno rimanere tra me e te". "va bene, non dirò a nessuno ciò che stai per dirmi. Ma non tenermi sulle spine" "allora, mio padre mi ha confidato un anno fa, poco prima che ci separassimo, che per sconfiggere felloby, dovrai lasciare i tuoi allenamenti ed andare in una galleria in profondità, per prendere il sigillo supremo". Mentre parlavano non si accorsero che una figura nell'ombra li stava osservando.
3.
"ma non bastano i miei poteri?" "no, perché anche lui li ha e quindi siete alla pari. Se invece prendi il sigillo supremo, i tuoi poteri diventeranno molto più forti di quanto tu possa immaginare, e così potrai sconfiggere il dittatore". Sylos rimase a pensare, sarebbe veramente dovuto andare o era meglio tornare dai sommi e non dare ascolto ad amyra? D'altronde era una sconosciuta, anche se figlia di lodred. "ma che cos'è questo sigillo?" "è un costrutto magico, e serve per ampliare i poteri di un mago; fino a quando mio padre non fece ricerche, si era pensato che fosse perduto per sempre, ma poi in un vecchio diario mio padre trovò le informazioni circa il modo in cui ritrovare il sigillo supremo; il problema è che felloby potrebbe esserne conoscenza, quindi dobbiamo affrettarci". "se quello che dici è vero, allora perché il sommo non me l'ha detto prima, invece di mandare te? io non capisco!" " non lo so, forse aveva paura che felloby ti torturasse per rivelargli l'esistenza del sigillo, non lo so, ti devi fidare di me perché io posso aiutarti. E perché potrai salvare le persone a te care dall'ira di felloby". "ma dove si troverebbe precisamente questa galleria?" "mio padre mi ha detto che la saprai trovare da solo. io dovrò venire con te per aiutarti, visto che i tuoi allenamenti con la spada non sono conclusi e invece io sono abbastanza preparata" sylos annuì "questa notte è meglio restare qui, così con la mia mente cercherò di captare il luogo in cui si trova il sigillo".
"bene bene, si trovano a grafen, potrò non solo uccidere il ragazzo, ma anche eliminare la figlia di quel vecchio pazzo di lodred" "grazie messaggero"e felloby per ricompensarlo lanciò a quest'ultimo un sacchetto pieno di monete d'oro. Il dittatore subito si avviò insieme ai suoi soldati verso grafen. Nel frattempo amyra aveva preso sonno e dormiva beatamente, invece sylos aveva la testa che gli scoppiava di pensieri e preoccupazioni; nonostante si stesse concentrando al limite delle sue forze, non riuscì a localizzare la grotta dove si trovasse il sigillo supremo. Ad un certo punto, poco prima che prendesse sonno, il ragazzo percepì una forza pari alla sua in avvicinamento; sempre più veloce. preoccupato svegliò amyra, che gli suggerì di accertarsi chi fosse la misteriosa forza che si stava avvicinando, e sylos capì che non poteva che essere felloby. Così i due ragazzi scesero di corsa dal letto e uscirono dalla casa sul fiume, correndo verso la direzione opposta rispetto a quella del dittatore. Si ritrovarono nel bosco che delimitava le cittadelle di grafen e rassen; si misero a correre così velocemente che non riuscivano a vedere gli alberi che li circondavano. Ad un certo punto si fermarono, sicuri che nessuno li stesse inseguendo, e si riposarono, passando il resto della notte nel bosco. "è possibile che mi sia sfuggito di nuovo!" "seguiamo le loro tracce, per quanto ci sarà possibile. preparate i cavalli migliori delle mie stalle, li voglio raggiungere il prima possibile". Sylos ed amyra si svegliarono non appena cominciarono a spuntare i primi raggi dell'alba "dobbiamo riprendere immediatamente il cammino, sicuramente felloby sarà già sulle nostre tracce" "ma dove andiamo se non hai ancora individuato la grotta segreta?" chiese amyra "hai ragione, ma non possiamo rimanere qui, l'unica cosa che posso fare è riprovare a captare il luogo in cui è situata la grotta" "coraggio allora, riprova, e speriamo che funzioni, altrimenti non so come fare per condurci lì". Sylos si sedette a gambe incrociate, anche se era scomodo, e chiuse gli occhi, isolò ogni rumore che lo circondava, e volò con il pensiero in cerca della grotta segreta; non percepì nulla solo alcune persone e felloby, che era a poco meno di un chilometro da loro, dovevano fuggire alla svelta. Stava per riaprire gli occhi, quando percepì un qualcosa di molto potente, ma molto lontano ed in profondità, era la grotta, inondata del potere del sigillo. "l'ho trovata, forza sbrighiamoci, felloby fra poco sarà qui" "ma dove si trova la grotta?" "a rassen, è sempre stata sotto il mio naso, è nelle fondamenta di casa mia". Si avviarono velocemente verso il confine, e prima che calasse la notte avvistarono da lontano la cittadella, che splendeva come una candela nel buio ormai prossimo. Passarono la notte nel bosco della cittadella ; dopo un paio d'ore che il sole era sorto, si avviarono verso rassen. A mezzo dì, si trovarono alle porte della cittadella, e si avviarono verso l'abitazione di sylos. Bussarono alla porta e il ragazzo venne subito accolto dai suoi genitori selem, di corporatura robusta, e mera, minuta; entrambi avevano le lacrime agli occhi "abbiamo pregato notte e giorno per poterti rivedere" sylos li abbracciò con le lacrime anch'egli, erano successe così tante cose, che si era dimenticato di quanto gli mancassero i suoi genitori. " sono tornato perché l'arma che potrà salvare il mondo si trova sotto casa nostra, e ne ho bisogno adesso, tra poche ore il dittatore sarà qui" "ma chi è questa graziosa ragazza?" disse mera mentre guardava amyra "mi chiamo amyra e sono la figlia del defunto lodred, il maestro di vostro figlio". "sbrighiamoci a scendere in cantina!" disse sylos, e tutti e quattro si avviarono nello scantinato, con un incantesimo degl'elementi, sylos sollevò sassi e terra, trovò un pozzo asciutto che però continuava sul fondo, con un cunicolo verso destra. "scendete solo tu ed amyra, noi è meglio che rimaniamo quassù" "ok, ma se vedete arrivare il dittatore avvertiteci subito" "va bene, ma adesso andate"; amyra e sylos scesero nel pozzo, grazie all'incantesimo del volo, e quando atterrarono si trovarono davanti l'entrata della grotta. era buia, così sylos dovette evocare un fuoco magico; La galleria era molto lunga e stretta "cerchiamo di fare in fretta, tra poco felloby sarà qui", corsero più veloce che poterono, e finalmente dopo dieci minuti arrivarono alla meta. Il sigillo era lì, e splendeva circondato da un'aura dorata, sylos lo afferrò e subito sentì che i suoi poteri erano aumentati. "adesso torniamo su, così finalmente potrò uccidere felloby"; amyra lo seguì, ed appena giunsero alla base del pozzo risalirono. "finalmente l'avete trovato!" dissero all'unisono selem e mera; "ora nella piazzetta aspetterò felloby, per poter portare finalmente la pace nelle quattro valli. Tu amyra re3ta con i miei genitori" "no, non posso, tu affronterai felloby, io i suoi soldati. i tuoi genitori rimarranno al sicuro in cantina. Resterò al tuo fianco fino alla fine". "va bene, ma se le cose dovessero mettersi male devi promettermi che andrai via con i miei genitori e li proteggerai al costo della vita" "te lo prometto, ora però concentrati, perché questo scontro verrà ricordato e scritto nei libri". "siamo quasi arrivati alla terra natia del ragazzo, appena saremo lì voglio che prendiate i suoi genitori e uccidiate la ragazza, a sylos ci penserò io" "finalmente è giunto il momento che tanto desideravo, potrò dominare incontrastato su tutti, e potrò eliminare il mio nemico". sylos si occupava di mettere al sicuro l'intera cittadella, facendoli evacuare verso il confine della valle, amyra invece affilava bene la sua spada e quella di sylos; era veramente bella, con i suoi capelli neri che svolazzavano con il vento, ed i suoi occhi azzurri, che lui non aveva visto in nessun'altra ragazza, era una guerriera. "amyra! ma come fai a comunicare con il pensiero? "comunicare telepaticamente non è magia è, solo forza mentale, chiunque potrebbe farlo, ma tu e felloby, a differenza degl'altri, potete percepire fonti magiche".
4.
Era tardo pomeriggio, quando si sentì un rumore di zoccoli in avvicinamento, sylos capì che il momento dello scontro era giunto, era pronto, aveva la spada in mano e il sigillo supremo al collo. Felloby scese da cavallo, e gli si parò davanti, con un sorriso stampato in volto; "finalmente ci rincontriamo ragazzo, ho corso in lungo e in largo per trovarti". "vedo che hai fatto evacuare l'intera cittadina, ma non credere che dopo averti sconfitto non cerchi la tua amichetta e i tuoi genitori" "io sono qui felloby, credevi che mi sarei fatta sfuggire l'occasione di vendicare mio padre?" "ti sfuggirà, perché ti ucciderò!" "questo è ancora da vedere, visto che prima dovrai combattere contro di me" disse sylos puntando la spada contro felloby. Amyra si avventò contro i guerrieri di felloby, mentre sylos e il dittatore cominciarono lo scontro con colpi di spada, che si susseguivano ad una velocità pazzesca; per fortuna amyra, durante il loro viaggio, aveva fatto terminare gli allenamenti con la spada a sylos. Felloby però cominciò a stancarsi di quella monotonia, perché nessuno dei due prevaleva. Sylos aveva ben nascosto sotto la maglietta il sigillo, per non farlo scorgere a felloby. Il dittatore cominciò a lanciare incantesimi, di cui uno colpì in pieno sylos, il sigillo venne allo scoperto e protesse il ragazzo con uno scudo. esso infatti potenziava di molto i poteri, e per farlo bastava usare la forza del pensiero, senza usare parole magiche. Felloby rimase di stucco nel vederlo, "allora esiste, credevo che fosse andato perduto molti anni fa" "ti sei concentrato troppo su di me perché altrimenti lo avresti percepito". "dammelo prima che te lo strappi dal collo con la forza!" "appartiene a me felloby, è mio di diritto, va usato per il bene, non per le forze oscure" "tu non puoi neanche immaginare del potere che hai in possesso, ma io sì, quindi dammelo, solo io so come usarlo al massimo delle sue capacità" "se lo vuoi, vieni a prenderlo!". Felloby si precipitò con furia verso sylos, che scatenò un'ondata d'acqua, facendolo rotolare ansimante. Sylos però venne sorpreso alle spalle, dopo che felloby ebbe evocato un incantesimo; il ragazzo venne colpito con molta violenza da felloby, che lo scaraventò per oltre dieci metri. Amyra nel frattempo stava uccidendo tutti e 30 i guerrieri del dittatore; voleva fare più in fretta possibile, perché vide sylos in difficoltà e voleva aiutarlo. Con fendenti velocissimi la ragazza trapassava ogni soldato, e decapitò violentemente l'ultimo. Sylos si rialzò, e lanciò un potentissimo incantesimo, che però venne momentaneamente fermato da un raggio di felloby. Sylos si concentro al massimo, e così anche il dittatore, che venne scaraventato contro un casa, grazie al potere del sigillo. Amyra si precipitò verso felloby per dargli il colpo di grazia, ma il dittatore le lanciò contro un raggio mortale, sylos le corse in contro per proteggerla, ma capendo che non l'avrebbe mai raggiunta in tempo, lanciò il sigillo contro il raggio, che venne distrutto dall'impatto con il raggio. Sylos rimase stupefatto, perché sapeva che nessuna magia avrebbe potuto distruggerlo, felloby non si sorprese, infatti nei suoi studi aveva scoperto che, se il sigillo fosse stato usato per salvare un innocente, si sarebbe sacrificato per proteggere la persona,-quindi aveva finto di essere spaventato dal sigillo, era tutta una farsa-; "sì, sapevo come distruggerlo fin dall'inizio, ora siamo ad armi pari, e potrò distruggerti". "non è detta l'ultima parola!" disse sylos con una grinta che non pensava di possedere; il dittatore cominciò a lanciare potentissimi raggi magici contro sylos, che li contrastava con scudi che però si frantumavano all'impatto con l'incantesimo. il ragazzo allora decise di attaccare per primo, e riuscì a frantumare la spada di felloby. "ora morirai" urlò il dittatore lanciando un grosso masso contro sylos. Non riuscì in tempo a vederlo, ma evocò uno scudo, che gli permise di spostarsi; purtroppo però rimase a terra semi svenuto. Il dittatore cominciava ad avvicinarsi per dargli il colpo di grazia, ma amyra lanciò la sua spada contro felloby, che però la intercetto e la distrusse; per impedire alla ragazza di continuare ad infastidirlo, le lanciò contro un tronco, e lei perse i sensi. Sylos nel frattempo cercò di rialzarsi, ma non ci riuscì a causa della caviglia destra che si era rotta con la caduta. Felloby gli era ormai sopra, pronto a pronunciare l'incantesimo che avrebbe portato alla morte il ragazzo,-non deve finire così, ci sono altre vite in ballo, devo ucciderlo, oppure avrò per sempre il peso di molte vite sulle spalle, come quelle dei miei genitori e di amyra. Devo vendicare coloro che sono morti per me-. Felloby si avvicinò troppo a sylos, e diede al ragazzo la possibilità di posare la mano sul suo petto e con un incantesimo sfondò il suo torace. Finalmente il dittatore cadde sconfitto, sylos aveva compiuto il suo destino; amyra si svegliò e si diresse verso il ragazzo per aiutarlo ad alzarsi. "ce l'hai fatta, finalmente hai distrutto felloby, e hai liberato le quattro valli dalla sua follia" "non credevo che ce l'avrei fatta, ma ho pensato che non era in gioco solo la mia vita, ma quella di molti, e così ho raccolto le ultime energie e l'ho colpito". i due unirono le labbra e si persero per vari minuti in un lungo bacio, che però venne interrotto dall'arrivo di selem, mera e tutti gli altri abitanti, i quali alla vista del dittatore caduto erano usciti dai loro nascondigli.
In quei giorni si susseguirono molti eventi; amyra fece visita alla tomba di suo padre, sylos si recò al palazzo di merod, e raccontò a lui e a farsen ciò che era successo dopo che ebbe abbandonato la villa. Un mese dopo avvenne l'unione tra amyra e sylos; fu un lungo matrimonio, e il giorno dopo partirono in viaggio di nozze verso grafen. Lì si stabilirono, nella casa sul fiume, e di tanto in tanto tornavano a rassen, dai genitori di sylos.
Qui si conclude la missione di Sylos, ha compiuto il suo destino; ma chissà, il futuro potrebbe riservare sorprese inaspettate per i nostri amici.
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0 recensioni:
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paolo il 13/06/2012 16:09
grazie, cercherò di mettere in pratica i suoi consigli!!!
Anonimo il 13/06/2012 15:45
P. S. Non mi sento di commentare la storia solo perché non mi intendo molto di Fantasy.
Però posso dire che mi è parsa abbastanza coinvolgente.
Suz
Anonimo il 13/06/2012 15:42
Anche l'altro racconto soffre degli stessi problemini.
Certo l'esposizione della storia si può sicuramente migliorare, basta fare esperienza e molta lettura. Ma le maiuscole dopo il punto vanno messe. Secondo me è partendo da queste piccole cose che si cresce. Analizzando ogni singola frase da punto a punto. E vedrai che troverai anche il posto giusto dove mettere le virgole o le virgolette diverse per i discorsi e i pensieri.
Suz
paolo il 13/06/2012 15:34
grazie per il commento, io sono proprio negato per la punteggiatura; comunque mi farebbe piacere se mi desse un altro commento nel seguito del racconto, "Il Gergoriano"!!!
Anonimo il 13/06/2012 14:54
La storia tutto sommato non sarebbe neanche male, ma non ho visto una maiuscola in tutto il testo, e la punteggiatura...
Comunque coraggio e forza Sylos.
Suz
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