L'acqua del catino sembra in ebollizione. Sono le rane,
che scalciano e annaspano. Sono agitate.
Accanto al catino due donne con gli stivali, sedute. Una ha una forbice, l'altra una pinza.
La prima prende la rana dal catino, ne taglia via le estremità e le apre l'addome, poi, la passa all'altra donna, facendola scivolare sulle piastrelle bagnate del pavimento. Ora la donna stringe la rana nei suoi guanti di gomma e, con la pinza, in un sol colpo, strappa via la pelle
dall'animale mostrandone i muscoli lattiginosi.