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La Biblioteca dove il tempo si è fermato
Dopo una lunga camminata in campagna, due fratelli, Giorgio e Francesco, decisero fermarsi ad abbeverarsi ad una fontana che stava a pochi passi dal luogo in cui si erano fermati, dopo di che ripresero a camminare.
Si stavano recando dal nonno che risiedeva in una casa vicino ad un ruscello nel mezzo al bosco, così dopo essersi abbeverati, ripresero il cammino.
Quella strada era assai tortuosa, non come se la ricordavano, era in un certo senzo cambiata, fra di loro si guardarono e si accorsero di esser molto stanchi.
Il cammino si fece sempre più faticoso, finche uno alla volta, come colpiti da un sonno profondo crollarono a terra nel mezzo alla strada.
Entrambi si risvegliarono in un altro luogo, non erano più, per terra dove erano caduti, ora si trovavano in un letto fatto di paglia e fieno, molto morbido, come non l'avevano mai sentito.
Impauriti i ragazzi si guardarono tra di loro con aria sospetta, Francesco disse a Giorgio:
-"Non ho mai dormito in un letto del genere, dove ci troviamo?"
Nel mentre poneva la domanda al fratello, un anziano signore con uno strano antico indumento si presento a loro aprendo una cigolante porta e disse :
-"Salve ragazzi, v'ho trovati in mezzo al bosco, così visto che è pericoloso laggiù, ho pensato di portarvi da me, questa è la mia biblioteca, ho molti libri, potete soggiornare qui se vuolete, per me non è un problema, sono solo da ormai molti anni, avere un po' di compagnia mi aggrata."
Così i due ragazzi incuriositi dalle parole del biblioteario, si alzarono dal letto ed iniziarono a vagare per la grande biblioteca.
I libri che vedevano neglio scaffali erano antichi di secoli.
Giorgio chiese al bibliotecario :
-"Scusi, che libro è questo? Sembra molto vecchio... non riesco a leggere il titolo..."
così l'anziano bibliotecario rispose:
-"Questo libro non è vecchio, e'Antico, io non butto via le cose antiche, comunque questo volume racconta le storie di un antico luogo, dove ormai il tempo s'è fermato, e che sono coloro di puro cuore possan vedere!"
Giorgio alibito dalla risposta, si scusò con il signore per ave offeso il libro... allora il bibliotecario disse :
-"Non devi scusarti con me, più il tempo corre, più le persone gettano via le cose che ritengono vecchie, le più delle cose sono andate perdute perchè l'uomo non pensa a quello che si ritrova tra le mani, non pensa che il tempo un giorno consumerà anche la sua carne, l'uomo non ha mai pensato a coloro che un giorno vedranno ciò che ora lasciano nel loro cammino e ciò che gettano via non verrà più visto."
I due proseguendo il loro cammino all'interno della grande biblioteca... si accorsero che le statue che risedievano ai lati di ogni salone non avevano visto il segno del tempo, in quel luogo il luogo sembrava essersi fermato da ormai anni, i libri avevano solo la copertina corrosa, ma non dal tempo, ma dalle mani di coloro che lessero quei libri.
I Due ragazzi ormai in ritardo, chiesero al bibliotecario di lasciarli andare e di indicargli la via verso l'uscita.
Il bibliotecario li accompagno all'uscita, un grande portone alto molti metri, da lontano brillava per la lucentezza, i vetro intarsato in esso lo faceva brillare della luce che da fuori risplendeva.
Alla porta il vecchio dopo averla aperta, guardò i ragazzi e disse loro :
-"Il Tempo mi è stato compagno fino a che non vi ho trovati, ma non posso obbligarvi a rimanere, vostro nonno vi aspetta, è un mio grande amico da tempi immemori, salutatelo da parte mia, la via che dovete prendere è queasta qui davanti a voi, non dista tanto da la mia biblioteca, tornate a trovarmi quando vuolete, a presto!"
Così i ragazzi contanti si incamminarono, il sole risplendeva nei loro visi, così contenti si misero a correre per la strada finche non trovarono il cancello della casa nel nonno, suonarono il campanello, ed il cancello si aprì, il nonno quando li vide, chiese loro :
-"Dove siete stati, vi aspettavo ieri mattina...?"
I due ragazzi raccontarono la storia al nonno e così fu che remembro il suo caro vecchio amico che per anni lo ospitò nella sua biblioteca nei tempi di guerra, disse ai nipoti che è una persona molto saggia ed anziana, la quale aveva visto passare molte persone dalla sua biblioteca e così ora risiede lì in solitudine aspettando il prossimo viandante da portare da se per raccontargli la storia del suo luogo dove ormai il tempo sembra essersi fermato.
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