<<Perché sei lì dentro?>>
<<Perché mi piace l'odore del tè.>>
Che Priscilla sapesse parlare era un segreto tra lei e Dimitri. Loro due si raccontavano tutto, trattando qualunque argomento: la scuola, la lettiera, gli amici, i topi, le partite a calcetto che proponeva papà e i grattini sotto le orecchie che faceva la mamma.
Ma che a Priscilla piacesse l'odore del tè fu una novità anche per Dimitri.
<<Credevo che ai gatti piacesse il latte.>>
Priscilla uscì dalla teiera e gli puntò addosso i suoi sarcastici occhi felini <<Piuttosto, lo sai come sono nati i fiori?>>
<<Perché cambi sempre argomento?>>
Priscilla miagolò senza ascoltarlo <<Prima che i fiori esistessero c'era un famoso cacciatore di nuvole. Ogni mattina si alzava dal letto e si dirigeva verso il cielo col suo enorme fucile a cinque canne. Appena ne vedeva una la rincorreva per rinchiuderla in cappelli fatti di fragole, e poi se la portava a casa appendendola sotto le molle di una vecchia poltrona. Ci faceva guanti e pelliccia, con le nuvole: a volte anche fiammiferi che usava come scarpe, per quando aveva freddo ai piedi. E per volare c'era il suo aereo di pietra pesantissima, con certi denti di incubi intrecciati in bocca...>>
<<Questa storia non ha senso!>> la interruppe Dimitri <<Se i fiori non esistevano allora dove le trovava le fragole?>>
Le fusa di Priscilla risuonarono come una risata <<Touché.>>
Dimitri annuì convinto, si diresse in salotto e si sdraiò sul tappeto. Dopo non molto Priscilla lo aveva già raggiunto per raggomitolarsi sulla sua pancia.
L'orologio a pendolo scandì ad alta voce dei lunghi secondi di silenzio.
<<Facciamo che questi cappelli erano fatti di cioccolata, ok?>> mugugnò Dimitri <<Mi continui a raccontare la storia?>>
La risposta che ricevette fu un affilato sorriso da gatto.
<<Forse. Chissà. Magari dopo una tazza di tè.>>