- Perché non succede niente? -
Anche le vicende umane seguono, seppur involontariamente e in maniera a volte approssimativa, le leggi della fisica. Ciò che impedisce a un masso di rotolare lungo il precipizio e di conseguenza innescare una frana di gigantesche proporzioni è costituito da un complesso meccanismo di forze in equilibrio tra di loro.
- Basta poco, però, a volte per rompere questo stato di quiete
apparente. -
Vero in parte. È dimostrato scientificamente che il momento in cui avviene un'azione di rottura altro non è che il risultato finale di una lunga e ripetuta fase di sollecitazioni indotte sistematicamente in un singolo punto. Se focalizziamo l'attenzione sull'ultima fase delle sollecitazioni, sull'ultima piegatura della barra metallica prima che questa si spezzi, possiamo allora assumere come veritiero il principio enunciato nella tesi. Noi però sappiamo che non corrisponde a verità, meglio, che è solo una parte della verità.
- Quindi non succede niente perché l'azione di stress cui siamo
sottoposti non è ancora arrivata alla sua fase finale, al punto di rottura. Riusciremo ad accorgercene prima? -
No. Perché nel momento in cui saremo in grado di farlo, sarà già avvenuta. Ritornando però alla fisica, noi sappiamo che nel punto in cui viene esercitata l'azione si delineano delle forze, delle tensioni la cui lettura consente di poter individuare con buona approssimazione quel momento.
- Quindi? -
Quindi niente, perché in realtà il discorso fatto finora può essere interessante a livello teorico, ma sortisce effetti poco o nulla veritieri se applicata alle umane gesta. Possiamo comunque fare un'ultima comparazione che ha sempre trovato rispondenza nel dispiegarsi della storia:
Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Ovvero il terzo principio della dinamica, che Newton enunciò più di tre secoli fa, ispirandosi all'antico principio filosofico del rapporto causa effetto.
Perché non succede niente? Perché la causa non ha ancora prodotto l'effetto, o per meglio dire, perché nella società si stanno ancora formando quelle tensioni prodotte dalla ripetuta azione dei governanti che, se reiterate, porteranno al manifestarsi della reazione del popolo che, se ricordate bene, sarà uguale e contraria.
Almeno. Perché poi entrerà in ballo il libero arbitrio. E allora...