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Il demone della siberia
Inverno siberiano, diario d'ufficio. 13 Dicembre 1932 ore 20:42.
Siamo bloccati nel deposito dell'aereoplano, la bufera di neve non ci ha consentito di andare avnti con le ricerche archeologiche. Ma ieri abbiamo fatto una scoperta sensazionale , tra i ghiacci abbiamo ritrovato dei vasi e un baule risalenti credo a più di 5 o 6 secoli prima.
Gli operai stanno sbrinando i reperti per poi studiarli atentamente, e datarne il periodo a cui risalgono e la provenienza. Sono molto eccitato nel voler scoprire anche il contenuto di quel baule.
13 Dicembre, ore 23:10.
Siamo riusciti a sbrinare il tutto, i reperti sembrano intatti.
I vasi hanno strani disegni ornamentali, all'apparenza sembrano segni Maya ma non ne siamo sicuri.
La nostra ricercatrice ALEXA addetta anche alle comunicazioni esterne con dei collaboratori sta tentando di decifrare quello che vi è sopra i vasi, aiutandosi con la libreria di ricerca.
Il baule ci ha rimasto di stucco. L'esterno si presenta in ottime condizioni, abbiamo dovuto forzarlo con cautela.
all'interno vi ernao strani oggetti composti da una lega metallica che non riusciamo a riconoscere all'apparenza sembrano statuette per riti funebri, quindi crediamo che possano essere ancora più antichi.
All'apertura del baule sono successe cose strane la nostra ricercatrice è svenuta, ed una delle statuette si è un po crepata. Credo che il tutto sia successo a causa del freddo.
14 Dicembre, ore 06:00.
Questa notte è successo un qualcosa di insolito, abbiamo udito uno strillo provenire vicino ai reperti che ha svegliato tutta la squadra.
Ci siamo recati di corsa nel vedere qunto accaduto abbiamo visto una scena raccapricciante, il cane ovvero la mascot della nostra squadra di ricercatori a terra in una pozza di sangue, sgozzato e agonizzante abbiamo dovuto prendere la decisione più difficile quella di abbatterlo. Povero cane, addio BOB.
Tutti a chiederci il perchè e cosa fosse successo, ma in primis chi avrebbe fatto una cosa del genere.
La squadra è composta da 11 persone e quando andiamo a dormire le stanze sono tutte vicine e occupate da 3 persone per ogni una di esse.
Solo le due donne ovvero la dottoressa JENAS O'HARA ed ALEXA disponevano di una camera a due più spaziosa in fondo al corridoio.
Ma la cosa più strana e che ALEXA non ha battuto ciglio ed il suo sguardo sembrava cupo, come se stesse bramando qualcosa.
Strano meglio tenerla d'occhio.
14 Dicembre, ore 13:05.
Siamo stati tutto il mattino a studiare i manufatti.
Fin ora nulla di strano, procede tutto normalmente anche se qualcuno si domanda ancora chi fosse stato a ridurre il cane in quelle condizioni.
ALEXA ha destato sospetti e si comporta in maniera ordinaria.
Ancora non siamo riusciti scoprire nulla.
14 Dicembre, ore 19:23.
I ragazzi JJ, CARL e NICOLAY, hanno iniziato a preparare la cena in cucina, io sono seduto immerso nello studio dei manufatti, gli altri 2 operai parlano tra di loro fumando una sigaretta e bevendo un paio di bicchierini di vodka per mantenersi caldi e il collaboratore di ALEXA investiga con la dottoressa della morte del cane chiedendo più o meno informazioni su quale arma avesse provocato quella ferita mortale.
ALEXA non si vede, i miei sospetti sono sempre su di lei.
Nel pomeriggio mi sono avvicinato a lei per chiedergli come stesse, mi ha guardato come se non sapesse chi fossi e mi ha scansato.
L'ho afferrata per il braccio e ho notato dei graffi sul polso. Le ho chiesto come si fosse graffiata ma si è sottratta a me ed e scappata nella sua stanza.
15 Dicembre, ore 00:20.
Le cose si mettono male.
Mentre cenavamo la dottoressa O'HARA si è accorta dell'assenza di ALEXA a tavola e ha deciso di andare nella stanza ad accertarsi che stesse bene.
Dopo alcuni minuti passati a conversare tra di noi a tavola si sente un urlo di dolore provenire dalle stanze.
JJ e NICOLAY prendono i fucili e si dirigono di corsa seguendo i lamenti e con noi altri al loro seguito. Giunti nella stanza dove c'era ALEXA troviamo una scena che fa ghiacciare il sangue nelle vene, una vista allucinante.
Una figura non umana sul corpo della dottoressa ormai morta, sembra che si stava cibando dando morsi a gli arti inferiori.
JJ e NICOLAY armano i fucili stanno quasi per sparare ma la belva si dvincola buttando all'aria un operaio che sbatte la testa e sviene.
ALEXA non si vedeva tutti ci siamo chiesti dov'era.
L'operaio svenuto adesso impreca parole di vendetta nei confronti della belva la quale gli aveva rimasto un bel graffio sulla guancia destra.
Dopo un ora dall'accaduto abbiamo trasferito il corpo della dottoressa, esaminato era davvero un mattatoio, quel che ne rimane lo abbiamo messo in un sacco e portato nella stanza dove c'era anche il cane.
Di ALEXA ancora nessuna notizia.
15 Dicembre, ore 09:34.
Nessuno a chiuso occhio per riposare, sono tutti traumatizzati dall'accaduto di ieri sera, JJ, NICOLAY e CARL si scambiavano di turno come guardie per sorvegliare manufatti e noi.
Io ho continuato la mia ricerca e credo di aver scoperto qualcosa.
Il baule con gli altri reperti sono delle antiche attrezzature sciamane del posto e credo che servano per riportare in vita lo spirito di un demone sciamano, il suo nome è SHORITAN, dio del fuoco portatore di peste e fame.
Forse quel baule non dovevamo aprirlo e le parole di quella pergamena non pronunciarle.
Credo che la morte della dottoressa e la scomparsa di ALEXA siano collegate a questa leggenda.
Posso sembrare matto ipotizzando questo.
15 Dicembre, ore 15:00.
Quella bestia si diffonde come la peste oggi l'operaio ferito ha dato in escandescenze, ha cacciato una forza disumana.
Ha staccato la testa al suo collega come niente davanti ai nostri occhi ed ha aggredito CARL ferendolo all'addome, ci sono volti 4 o 5 colpi di fucile per abbatterlo. CARL è gravemente ferito, stiamo tentando di chiamare i soccorsi ma la bufera interrompe tutte le comunicazioni.
Siamo anche senza corrente scrivo le mie note accompagnato dalla luce di una torcia, per quanto potremo durare così, siamo rimasti in quattro e la paura sale e ghiaccia le nostre menti.
15 Dicembre, ore 20:30.
Carl non ce l'ha fatta.
NICOLAY, JJ e io attendiamo che la bufera cessi, con la speranza di uscirne vivi.
Non poco più di una mezz'ora fa abbiamo visto delle ombre muoversi lungo le pareti siamo rimasti nel piccolo ufficio aspettando la fine di quell'incubo.
15 Dicembre, ore 22:00.
Abbiamo visto ALEXA o quel che ne rimane di lei, lo spirito si è impossessato di lei.
E apparsa sbattendo le mani contro il finestrone voleva entrare per aggredirci.
NICOLAY e JJ sono corsi fuori per tentare di ucciderla, ma ho sentito solo urla e spari, poi silenzio.
Prendo la pistola ed esco se devo morire lo farò lottando no da vigliacco.
16 Dicembre, ore 03:06.
L'ho uccisa.
Sono ferito ad una gamba, mi ha morso.
Sono riuscito a sparargli un colpo dritto in mezzo agli occhi, gli altri due non ce l'hanno fatta.
Credo che da questa spedizione non ne usciranno sopravvissuti, nemmeno io penso che quella cosa si stia impossessando di me l'unica soluzione è un colpo in testa.
La bufera e finita.
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- l'ho gradito. Niente male.
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