Limite, barriera, frontiera, delimitazione, segno di divisione... sono solo alcuni sinonimi della parola confine.
Fin dai tempi antichi l'uomo ha sentito il bisogno di tracciare dei confini, basti pensare alla divisione dei campi attraverso solchi tracciati da buoi e successivamente da macchine agricole.
La mente umana è attratta dall'infinto, prova ad immaginarlo ma alla fine si disorienta e allora cerca punti di riferimento, di confini appunto. Il confine materiale, concreto, come tutte le cose ha sia aspetti positivi che negativi:provate ad immaginare un libro con un numero infinito di pagine - non lo iniziereste mai - un campo da calcio privo di confini, di linee - non ci giochereste - un quadro senza una cornice che lo delimiti - non riuscireste a percepirne il senso - un discorso senza mai una fine - vi stanchereste di ascoltarlo - ... siamo circondati da confini, da cose che hanno un inizio, uno svolgimento e una fine, la vita stessa ha un limite la morte! La fine della vita spaventa l'uomo, anche per questa ragione è nata la religione, la fede in una vita ultraterrena che pur dividendo unisce, creando un legame, un seguito tra la vita e la morte. L'assemblea d'istituto svolta ieri mattina trattava il tema del "confine", la visione del film "le vite degli altri" ci ha permesso di ragionare riguardo alle conseguenze di un confine come il muro di berlino.. diventato poi il simbolo del confine per antonomasia.. dividere, questo lo scopo! Germania est, germania ovest.. tracciare un confine, sollevare un muro non tenendo conto degli affetti, delle famiglie, degli amori... dividere per controllare.. lo trovo davvero assurdo.
Un altro muro che ancora oggi provoca morti, feriti, sangue è la striscia di gaza, terra da sempre scena di conflitti dovuti alla decisione di tracciare confini.
I confini astratti, mentali però sono i più difficili da abbattere, come disse uno scienziato di cui ora mi sfugge il nome è più facile dividere un atomo che demolire un pregiudizio! L'uomo si crea dei confini per poter allontanare il diverso.. guardiamo il mondo, è diviso da continenti, poi da nazioni, da paesi e da regioni.. tutto è circondato, delimitato.. per questo amo la parola "cosmopolita" cittadino del mondo, del mondo intero dove avviene uno scambio di culture, di usanze, di lingue, di cibo...
A livello mentale collego il concetto di confine come una cosa negativa, da evitare, come detto prima le cose materiali hanno bisogno di limiti per avere un senso, ma per quanto riguarda la mente credo sia meglio lasciare che si perda in quei spazi infiniti, lasciare che scopra cose nuove da quelle che già conosce,.. abbattere le barriere, ogni limite facendo fare alle nostre menti quei viaggi sena navigatore, senza indicazioni da seguire, senza confini, ci aiuterà a sentirsi più liberi nella vita reale, quella vita in cui ciò che ci circonda è delimitato da confini.