racconti » Racconti brevi » La strana storia di Francesco Montanari, cap. 3
La strana storia di Francesco Montanari, cap. 3
Belzebur Land?/?/?
Scenario epico. La lava fa da padrona. Assurdo... Dal freddo glaciale al caldo torrido. Povero Francesco. Che avventura, ragazzi.. esperienza psichedelica per il nostro omone emiliano, panciuto, solo e sfigato. Ma tanto sfigato.. Mister S ora lo aveva dislocato lì, in mezzo alla lava. Si trovava su un sentiero d'asfalto semirialzato.. una sorta di Salerno - Reggio infernale.
Davanti a lui, si presentava maestoso un enorme cancello. L'insegna recitava ''Cimitero degli elefanti cornuti''. Francesco era allibito. Un cimitero degli elefanti.. cornuti poi.. poveretti. Quale sarà il mistero del nuovo universo in cui era capitato? E il cimitero, era la risposta a qualcosa..? E Dark Clause, il boss al cui pensiero Mister S e l'hippie che sembra Gesù rabbrividiscono, chi sarà mai? Sarà davvero così potente? E Francesco, con la sfiga che si ritrova e il fisico da lottatore di Sumo con l'asma, in che maniera avrebbe dovuto fermarlo? Il caldo era soffocante. I fiumi di lava sgorgavano perpetuamente. Un ologramma si materializzò davanti al Montanari. Era Mister S.
''Prescelto, eccoti qui. Allora? Come ti senti?''
''Wow, fantastico. Mai stato meglio. Sono passato dall'essere rapito da un'hippie all'inferno. Si, si.. gran bella figata. Non c'è che dire. Ma che cazzo di domande fai? Mi prendi per il culo? Cioè, dovrei scoppiare di gioia, secondo te? Maledetto barbone riempito di steroidi!''
''Fa silenzio, e esegui i miei ordini. Ok? Altrimenti, passerai il resto dei tuoi giorni lì dentro''
''Va boh dai, tanto oramai..''
''Perfetto. Ora, il tuo compito è evocare l'amico che ti accompagnerà nel corso della tua avventura.. La tua ombra, il tuo alleato, l'unica fonte di..''
''Si, e chi diavolo è? Non far troppi giri di parole, per cortesia''
''Zucchero Candito''
''Ah si, e tu pensi che una Escort adesso potrebbe tirarmi su, vero? Ma per chi mi hai preso?? Fammi uscire, Porca Eva!!''
''Zucchero Candito è un Mammuth d'assalto... o meglio, era un mammuth d'assalto.. ora tocca a te riportarlo in vita!''
''Cosa?? Mi prendi in giro? Ma non era mica il violoncellista travestito di ''A qualcuno piace caldo?'' e, comunque sia, come cazzo dovrei riportare in vita un Mammuth da combattimento?''
''D'assalto''
''È uguale!! Senti, dai.. la chiudiamo qui.. mandami a casa, io non ti faccio causa, e amici fattoni come prima''
''Silenzio. Adesso, ascoltami. Alla base del cancello, è posta una mazza chiodata. Prendila. Subito''
''Ok, ok''
Francesco prese in mano la mazza (si, insomma.. l'arma, eh).
''Perfetto. Quella era la mazza di Francesco Ancellone Mandrillo Decano in Ingrassia terzo, Marchese della zona lavica. Era il leggendario condottiero di Zucchero Candito., ma è stato ucciso da Dark Clause. E.. solo
il prescelto, utilizzando l'arma, può riportare in vita il pachiderma d'assalto''
''E sulla base di cosa io sarei il prescelto?''
''Ti chiami Francesco, come l'elefantiere (al momento, non ho bene in mente che sostantivo usare per denominare chi porta un elefante.. quindi, elefantiere è abbastanza patetico) leggendario.. e in più.. il tuo piccolo segreto.. tu..''
''Io che? Io cosa?''
''Beh.. si sa.. tu..''
''Io che??''
''Tu sei un monopalla. Come l'elefantiere leggendario''
'
'Ehi! E tu come fai a saperlo?''
''Ti osservo da tempo immemore.. io so abbastanza cose su di te''
''Va beh, e il fatto di chiamarmi Francesco e di avere un solo testicolo, farebbe di me il prescelto?''
''Non hai l'ombelico''
''Senti, io mi rifiuto. E ora, se vuoi, uccidimi pure''
''Avevo previsto quest'ipotesi.. a tal proposito, ho un paio di immagini da mostrarti''
Un mega schermo comparve dal nulla. La prima scena che venne mostrata a Francesco, fu tragicomica.. almeno agli occhi del nostro omone emiliano. Era il cadavere di Adolfo Aliquota, il ragioniere svizzero che aveva portato via al nostro eroe la sua Chiara.
''Ok, la scena fa schifo.. è.. passato a miglior vita.. ma.. cioè, non mi tange.. mi spiace per Chiara, ma per il resto..''
''Chiara..? Beh, lei è.. proprio qui!!''
Nella sala delle torture di Mister S, Francesco intravide la sua Chiara. Eccola lì.. Grassoccia, spregiudicata, bassina.. e tanto, tanto, tanto, tanto stronza. Ma Francesco l'aveva tanto amata, e dalla sua testa non era più uscita''
''Lasciala stare!! Liberala subito, maledetto figlio d'una cagna!!
''Esegui i miei ordini, e lei sarà libera.. oppure.. la sottoporrò alla tortura dello stivaletto spagnolo!!
Piccola lezione di storia: ''Lo stivaletto spagnolo'
'ln questo tipo di tortura, le gambe venivano legate insieme e inserite in una sorta di stivale di ferro, che il boia stringeva fino allo spappolamento delle ossa. Lo stivale era considerato dai testimoni dell'epoca la tortura pi violenta e crudele al mondo, cosi' spaventosa che quando qualcuno doveva essere infilato nello stivale, tutti i membri del Consiglio che lo ordinava chiedevano di andarsene. Consisteva in un contenitore di ferro a forma di stivale progettato per racchiudere l'arto nudo, dal piede al ginocchio; tra la gamba e lo strumento venivano inseriti con un martello dei cunei di legno o di metallo. La carne veniva cosi' lacerata e spesso le ossa si schiantavano, frantumandosi in modo spaventoso e disgustoso, mentre il castigo proseguiva finche' la vittima confessava. Era inoltre raro che chi sperimentava questa tortura non rimanesse storpio a vita. Insomma, Mister S era un sadico, e Chiara era abbastanza nella merda.
''Allora.. mi ascolti?''
''Si.. va bene, va bene, ti ascolto, sì''
''Perfetto. Ora, corri con tutta la velocità che hai verso il cancello.. e tira la mazzata più potente della tua vita.''
''Cosa??''
''Fallo''
''Ma ci sbatto contro!''
''Fallo''
Francesco aprì il portafoglio, e lesse il biglietto che Chiara gli aveva scritto...
''Essere noi uno, quando si è noi due insieme''.
(Il classico ''flash back'' in grado di incoraggiare gli sfigati.
In effetti, per un po' di tempo, eran stati davvero una sola persona... anche se poi, lei si era dimostrata un pò.. un pò... si, insomma un pò.. Troietta)
Era carico. Partì all'attacco.
Francesco e l'attività fisica, avevan perso i rapporti da molto tempo. Iniziò una specie di passeggiata zoppicante fino al cancello.. e.. Bohm! Un'esplosione creò un varco enorme.. Francesco lo attraversò.. e.. indovinate un po'..? si trovò all'interno del Cimitero.
1234
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
1 recensioni:

Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0