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K, O. Tecnico
Chi sei"? mi chiedi... non vola una mosca... poi, nell'attimo che mi accomoda per domandarmi "Ma che cazzo mi stai chiedendo, è una domanda off-limits, cartellino rosso, non è premesso ciò in questo gioco", quando ancora alle corde sono, arriva diritto diritto il gancio destro, colpo risolutivo "cosa vuoi dalla vita?"... patatonf inizia il conteggio:
1. Dai, su, non è finita ancora, prendi fiato hai due possibilità, sorpassa il tempo scegli a quale delle due domande rispondere, quella più semplice... parlale parla parla parla confondila, stordiscila con le parole, presto si dimenticherà l'altro quesito a cui non hai risposto.
2. Cazzo, porca miseria, maledetta chat. Se l'avessi conosciuta dal vivo, non in questo marasma di chip, avrei probabilmente dovuto lo stesso affrontare simili mazzate, questi colpi bassi (per dire il vero il montante è finito sulla mascella, ma qualche scusa dovrò pure trovarla), ma dopo esserci andata a letto almeno due volte. dopo un orgasmo affronti qualsiasi domanda con disinvoltura...
3. Sono un attimo stordito please (Lo avete notato per caso?)
4. Avevo riposto quelle domande già anni fa in un forziere nascondendo la chiave. Mi avevano tagliato i fili del telefono, staccato la corrente, troppi soldi avevo sperperato perdendomi tra i fumi dell'alcol, i fumi afgani /marocchini e vari ancora, per rintracciare i fili, che mi avrebbero portato dritto dritto alle porte delle risposte, ma nulla tabula rasa, se non trovi qualcosa ora, aspetta, pazienta, cresci e tra qualche anno riprendi il percorso... ma non ora non ora, sono piccolo, giovane, inesperto, ho solo 44 anni datemi tempo tempo.
5. Ma Vaffanculo
6. Sono rintronato (ma va..), rimbombato, ma devo sollevarmi, lei è una mezza tacca, posso ancora farcela, ha sparato due colpi a caso, ero distratto, sfiga smisurata, ma aspetta che mi alzi pagurina mia e vedrai...
7. Posso risponderle qualsasi cosa. Non dovrò spremermi neppure tanto. Ci infilerò un paio di citazioni di Pessoa e mi sarò aggiudicato il match e come premio avrò ore ed ore di salti estatici, orgastici, caripati tripli doppi, anche dal lampadario, sopra un bello letto con lenzuola di raso, con lei sdraiata, distesa nuda in tutta lasua bellezza che mi osserva e mi chiede "hai finito di parlare, vaneggiare e saltare, non è venuta l'ora di scopare?" . Ma poi, altro che citazioni, sono un pittore/saltimbanco di parole, qualcosa potrò pure inventare, a me Pessoa mi fa una sega.
8. Basta, non me ne strafotto più di niente, delle risposte, dell'impressione che farò, del sesso, e rispondi quel cavolo che ti pare termina quest'agonia. Ora le parlotterò ancora un po', ci famo due risate ben assestate, la saluterò "ciaooooooo kissss smackkk, tre iperslurp in gola". Spegnerò il computer, mi alzerò, mi guarderò un attimo perplesso la punta delle scarpe malridotte, chiuderò la porta dell'ufficio e riaprirò mestamente quella che racchiude il cruciverba dell'anima.
9. Bianco Candeggina.
10. Vorrei tornare un attimo al punto 9, riposarmi là, continuare a sentire il tic tac del tempo che scorre e non preoccuparmi di nulla. Rilassarmi sul 9, adagiarmi, oh che lago piatto, nessun'onda che s'infrange su di me che spuma dentro di me. Ma si, solo un attimo breve, per riprendere fiato, ma tanto so che è il nero che mi cattura, quell'abisso profondo, il vertice solo come trampolino per affondare fino a che il nero avvolto mi avrà. Ora voglio continuare a sbalzare di qua e di là senza continuità (trullalà) e tra un balzo e un saltello affondare nella lasagna galattica, fare un bagno siiiiiiii nella lasagna universale mmmm che buona mmmmmmm quanto mi farà male e ingrassare ma chi se ne infischia tanto in paradiso andrò. Tanto nell'empireo dieta eterna imperitura mi faranno fare. Sarò magro magrolino seduto assieme agli angeli sotto un pino, discorrendo per l'eternità di pace universale lodando ogni due secondi il divino.
Il conteggio è finito ed è cessata anche la pena per chi fino ad adesso ha avuto la santa pazienza di leggere. A mia discolpa posso solo affermare, che, qualsiasi pugile, nel momento del conteggio non poteva essere lucido, magari dentro la sua mente chissà quali eresie, peggiori di queste riusciva a creare. Certo due veri pugni in pieno viso fanno male, spaccano la mascella, ma volete mettere due domande così? spappolano le sinapsi.
Epilogo
Se il tiziaccio qui sopra, Peso Moschino, avesse letto veramente qualcosa di Pessoa, Peso Massimo del Lapis/pensiero, avrebbe potuto rispondere in questo modo:
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte ciò, ho in mente tutti i sogni del mondo.
KO
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