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Alys on Hell (6)
Siria strinse la mano al vecchio collega che ammiccò un sorriso alla bambina.
"Ora io ed Alys ce ne andiamo di la a parlare un attimo!" Disse ai tre.
"Vai amore! Vai con lui! È importante!" Sussurrò la madre.
Jacob non disse niente. Si limitò ad osservare la scena.
Sua figlia prese la mano di quel collega della mamma ed andò in un'altra stanza.
"Hai visto? Non ha fatto problemi Alys!" Siria disse rivolgendosi al marito.
"Strano! Con me è così silenziosa!" Pronunciò.
"Non so quanto quel tuo collega riuscirà a tirarle fuori; sempre ci sia qualcosa da tirare fuori." Concluse.
"È molto bravo credimi! L'ho visto all'opera e con i bambini ci sa molto fare." Sottolineò Siria.
Il dottor Albert Swan si presentò ad Alys con un ulteriore sorriso; non prima d'averla fatta mettere a sedere comoda di fronte a lui.
"Allora Alys! Come va?" Chiese.
"Questa sarebbe la prima domanda dottore?" Rispose.
"Ops.!! No.. era per metterti un attimo a tuo agio!" Gli disse.
"Prima di iniziare con le domande!" Concluse.
"Io sono a mio agio e lei?" Alys lo squadrò da capo ai piedi.
"Oh.. simpatica! Io sto benissimo! Ok.. vuoi una caramella? Qualcosa?" Le chiese.
"Alys guardò il vasetto pieno di caramelle ed aggiunse:
"Non accetto caramelle dagli sconosciuti!"
Il dottore parve trasalire un attimo.
"Va bene! Va bene! Dedichiamoci dunque a questa chiacchierata.
Tu lo sai perché sei qui vero?"
"Dottore!" Disse La bambina.
"Si?"
"Se continua così andiamo poco avanti! Se io so perché sono qua?
Forse perché la notte non riesco a dormire; forse perché certe notti ho febbre altissima, ma i miei non sempre se ne accorgono?
Forse perché proprio ieri ho sanguinato così tanto che sembrava il Nilo, mi pare di ricordare; quando una piaga lo colse! Ma non vorrei sbagliarmi"
Finì e gli piantò un sorriso.
Il dottore traballò dalla sedia.
"Quanti anni hai scusa?" Le chiese.
"Guardi nella cartelletta se non se lo ricorda! E comunque sono otto e mezza!"
Il dottore prese la cartella della bimba e lesse l'età per conferma.
"Cosa è? Non si fida?" Disse amaramente Alys
"No! No! Ci sono altre cose che leggevo! Ora ti faccio delle domande; te rispondi al volo! Come ti viene ok? Così facciamo veloce." Concluse.
La bambina annui.
Chiuse gli occhi, poi li riapri.
"Stai bene?" Chiese il dottore.
"Mai stata meglio! Pare divertente! Su inizi!" Gli disse.
Il dottore prese dal cassetto un blocco.
"Allora Alys cominciamo!"
Alys sbuffò!
"Se le domande sono come le premesse, qui non finiamo più."
Il dottore la guardò stranito.
"Attieniti a risposte precise e non divagare! Ah! Scusa! Forse non conosci questa parola." Gli disse.
"Non sono cerebrolesa! Ah.. scusi.. forse non conosce questa parola" Di primo acchito rispose.
Il dottore la guardò un attimo e poi iniziò:
-Da quanto dormi male la notte?
-Da sempre! Ma prima lo gestivo meglio.
-Gestivi meglio cosa?
-Il riposo che cosa altro?
-Allora te mi dici che è fin da quando eri più piccola che dormi con difficoltà?
-Si ovvio.
-E fai degli incubi?
-Si direbbero sogni.
-Di che tipo?
-Non la riguardano
-Non me lo puoi spiegare?
-Non voglio spiegare.
-Ok.. dunque; giustamente sono cose personali; sono incubi personali...
-Chi ha detto che lo sono?
-Cosa pensi di quello che ti è successo ieri? Ne vuoi parlare?
-Del sangue?
-Si Alys
-Come ho detto ai miei, sarà una conseguenza del poco dormire.
-Credi sia normale?
-Cosa lo è oggigiorno?
-Già! Cara bambina mia, cosa lo è.
-Non sono sua. Ho dei genitori meravigliosi; lei è solo un medico.
-Giusto.
-Continuiamo dottore? Non si lasci impressionare.
-Ok! Te l'ha mai detto nessuno ;che non sembra tu abbia l'età che hai?
-Fiuuu! Una cifra! Non è una novità l'ammetto.
-E cosa ne pensi?
-Ho studiato molto.
-Leggi qualcosa in particolare?
-Certo!
-Cosa? Hai dei titoli?
-Non è importante adesso.
-Umm... ok.. senti Alys sicura che non vuoi una caramella?
Alys abbassò la testa.
-Ok.. come vai a scuola?
-Abbastanza bene grazie.
-Hai qualche amica?
-Tutti sono miei amici
-Ed un ragazzo?
-No
-Sicura che non lo hai?
-Sono affari miei; in ogni caso li non c'è.
-Li? Lo hai da un'altra parte?
-Non sono affari suoi.
-Scusa, non volevo ferirti.
-Lei non mi ha affatto ferito.
-Almeno il nome posso saperlo?
Alys rimase in silenzio.
-Giuro che non lo dico ai tuoi.
-Lasci perdere.
-Ok.. allora a scuola oppure all'uscita non ti vedi con qualcuno vero?
Che ne so un genitore di qualche tua compagna?
-No
-Sicura?
-Ci gode a farmi ripetere?
Il dottore sbiancò.
-Hai un bel caratterino però.
-Lei si è visto? Prima di giudicare me?
-Oh.. be.. io.. si..!
-Allora mi pare strano che a priori mi dica così.
Il dottore rimase in silenzio. Prese un fazzoletto dalla borsa e si asciugò il sudore.
-Problemi?
-No! Alys a posto! Continuiamo.
-Come desidera.
-La tua bambola preferita?
Alys prese la bambola e la mostrò al dottore.
-Carina. Come si chiama?
-Belfagor!!!
-Cosa?
-Scherzavo! Dottore! Scherzavo.
Si chiama Chalice
-Chi ti ha insegnato quel nome di prima?
Lei dice Belfagor?
-Si! Lo sai chi è vero?
-Non mi pare di ricordare i dettagli adesso.
-Dunque?
-Non so mi è venuto. Forse a scuola.
-Si capisco. Ma sai chi è?
-Sinceramente non ho idea precisa.
-Ok
Ok
davvero non mi vuoi parlare dei sogni?
-Non insista.
-Forse se esamino i tuoi sogni posso capire qualcosa del tuo male.
-Il mio male va molto al di la di quello che lei pensa dottore.
Abbiamo finito?
IL Dottore si aggiustò gli occhiali e si asciugò di nuovo la fronte.
-Non ancora Alys; le ultime domande.
-Prego
-Cosa ne pensi delle equazione esadecimali?
-Non ho idea di cosa siano.
-Ok... e la costellazione di Orione la conosci?
-Mai stata. Ma se mi capita di andarci ;di sicuro le mando una cartolina.
-Sai cosa è un riflesso inconscio?
-Non ne ho idea neanche di quello;
ma mi premunirò di saperlo per la prossima nostra divertente seduta dottore.
Alys si alzò.
-Aspetta cara! Aspetta un attimo. C'è un'ultima cosa alla quale mi devi rispondere.
-Dica pure.
-Conosci ovviamente la magia nera vero?
-Ovviamente dottore! Che domande mi fa?
Conosco quella nera, quella rossa, e quella bianca. Dove sono specializzata; ma ho nel mio repertorio svariate tecniche di guarigione mistica ed interiore se le interessa.
Il dottore per poco non cadde dalla sedia.
"Aspettami qua! Non ti muovere." Gli disse.
Il dottor Alber Swan si diresse nell'altra sala dove i genitori di Alys aspettavano con impazienza.
"Allora Albert! Come è andata?" Siria gli andò incontro chiedendo.
Il dottore le fece un cenno con il capo.
La donna si avvicinò.
"Siria ascolta!" Gli sussurrò.
"Io non posso ascoltare?" Sbraitò impaziente Jacob.
Il dottor Swan prese un fazzoletto dalla tasca e si asciugò la fronte.
"Ok! Tutti e due! Ascoltate bene: Io credo.." Fece una pausa.
"Io credo che vostra figlia sia posseduta!"
fine della 6 parte
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- Nel complesso, la sovrabbondanza di personaggi ha ostacolato la mia immedesimazione, soprattutto all'inizio della storia, dove ce ne sono troppi in scena. Eliminerei Jacob, il cui ruolo non mi è chiaro

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