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Un piccolo frammento della mia giovane età
Finalmente pasquetta era arrivata. Una festa che aspetto tutto l'anno anche più di pasqua, perché non so dirvi il perché quel giorno riesco a essere me stessa.
Io e una mia amica andammo in un posto vicino a delle scuole, e dove c'erano un campo da calcio e uno da pallavolo. Poi come tutti gli anni arrivò Nick, un ragazzo di un anno in più di me, che andava in un'altra scuola.
Dopo arrivò un'altra ragazza e decidemmo di giocare a calcio. Nick mi volle nella sua squadra, ed eravamo molto in sintonia, ed era anche molto gentile con me. Quando arrivarono altri due ragazzi in bicicletta andammo a giocare a pallavolo, quando dovetti andare a recuperare il pallone che era finito oltre il campo, Nick mi seguì e mi disse:
-Vieni, scappiamo con le bici dei ragazzi!-
Io gli sorrisi e annuii, così prendemmo le loro biciclette e scappammo, Nick mi disse di seguirlo, e mi portò dietro alle scuole. Ci sedemmo su delle scale che portavano verso il basso, dove c'era l'entrata.
-Facciamo un'altra pazzia- mi disse
Così mi prese la mano e mi portò in fondo alle scale, ed entrammo nella scuola. C'era la segreteria a destra, e a sinistra tre porte che portavano nelle classi, vicino alla segreteria c'erano delle scale che portavano in alto. Pensavo che una volta entrati mi mollasse la mano, ma non lo fece, non che mi dispiacesse, ma non aveva mai avuto quell'atteggiamento così affettuoso.
Entrammo in una classe e io mi sedetti su un banco pasticciato di matita e inchiostro e lui si mise accanto a me, ma non smetteva di mollarmi la mano
-Ehmm... ti posso chiedere una cosa?- mi disse
-Certo!- risposi facendogli un mezzo sorriso
-Posso sapere chi ti piace?- disse interrompendo il contatto visivo guardandosi le scarpe.
Mi voltai anche io e guardai il muro davanti a me -Beh, se devo essere sincera un questo momento non mi piace nessuno... e a te chi piace?-
Lui diventò rosso e mi guardò
-Ci sono un po' di modi per fartelo capire, chiudi gli occhi che te lo faccio vedere- mi mollò la mano, e guardò lo schermo del cellulare.
Io pensai che siccome aveva in mano il telefono mi facesse vedere una foto della ragazza che gli piaceva, così chiusi gli occhi e sorrisi. Fece un respiro profondo, scese dal banco e si mise davanti a me; si avvicinò piano, il mio cuore batteva a mille. Mi diede un leggero bacio sulle labbra e si allontanò di qualche centimetro, poi si riavvicinò e il bacio fu più intenso, un vero bacio, il primo bacio.
Non avevo mai pensato che lui mi piacesse, ed ero sicura che non fosse così, ma non riuscivo a staccarmi da quelle labbra umide e dolci. Fu lui ad allontanarsi, quando riaprii gli occhi era diventato rosso come un pomodoro
-Scusa, forse non dovevo...- disse abbassando lo sguardo
Io non gli risposi: non sapevo cosa dire. Sì, forse non avrebbe dovuto, ma quel bacio mi era piaciuto troppo per replicare qualcosa. Nick alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi, non avevo mai notato che fossero così belli, erano neri, lucidi e molto dolci; anche i suoi capelli mi sembravano stupendi: quella cresta castana era fantastica come non lo era mai stata.
Si voltò, e guardò a terra, facendo una smorfia.
-Cosa hai?-dissi
-Io... non riesco a guardarti negli occhi- poi mi regalò il sorriso più bello del mondo, e io ricambiai, sperando che il mio fosse bello come il suo.
Per il resto della giornata non ci guardammo in faccia, quella non era una bella situazione: insomma, a me non piaceva! O forse sì? Non riuscivo a darmi una risposta; e non lo era nemmeno per lui, era in preda al panico per paura di aver fatto una mossa azzardata.
Qualche giorno dopo mi arrivò un messaggio:
"Voglio assolutamente vederti. Nick"
Gli risposi:
" Io stasera vado all'oratorio con delle mie amiche, magari se vieni potremmo parlare. Ale"
"D'accordo... so che forse non avrei dovuto baciarti, ma non sembra che non ti sia dispiaciuto! :P Se tra noi è cambiato qualcosa fammi sapere."
"Ne parliamo stasera."
Alle otto e mezza io, Giulia e Irene andammo all'oratorio, e subito vidi Nick che stava giocando a calcio, anche lui mi vide e mi fece uno dei suoi bellissimi sorrisi, io come risposta arrossii e lo seguii con lo sguardo; in quel momento scartò l'avversario e fece goal, poi io e le mie amiche entrammo al bar. lì c'era il mio ex Davide, era sempre stato un tipo violento, e per questo motivo lo ho mollato, ma quella sera non mi staccava gli occhi di dosso. Mi trillò il cellulare, era un messaggio di Nick:
"Finalmente ti posso vedere! Quel goal lo ho fatto per te. Posso parlarti?"
" Va bene, troviamoci sulle scalinate"
Avvisai le mie amiche e sarei uscita un attimo, così attraversai la porta scorrevole e mi dirsi verso le scalinate. Nick era già lì e quando mi vide mi sorrise, questa volta anche io ricambiai il sorriso.
-Quindi?- mi disse
- Quindi cosa?- Risposi. Ero così agitata che non riuscivo più a riflettere.
-Qualcosa è cambiato?-
-Di sicuro non è più come prima. Ma sono confusa, non so bene cosa provo-
Mi fece un sorrisetto maligno:
-Beh, potrei rinfrescarti la memoria?-
Pensavo stesse scherzando, ma si avvicinò veramente. Gli misi le mani sul petto e lo bloccai.
-Davanti a tutti?- gli dissi
Il suo sguardo mi oltrepasso, in effetti c'erano alcuni bambini con i genitori e molti ragazzi circa della nostra età.
-Hai ragione- mi disse. Poi mi prese la mano -vieni-
Andammo dietro all'oratorio, dove non c'era mai nessuno, poi si mise davanti a me e mi scostò una ciocca di capelli dal viso, la sua candida mano mi accarezzo la guancia e andò a finire dietro al collo.
Mi avvicinò e quando le nostre labbra furono attaccate mi lasciai andare e mi feci guidare da lui. Poi si avvicinò con tutto il corpo, le sue mani finirono sui miei fianchi e poi dietro la schiena; le mie invece finirono sul suo petto e poi una delle due accarezzò i suoi magnifici capelli.
Quel bacio durò un eternità, potevo sentire i battiti del suo cuore, che in quel momento erano velocissimi. Allontanammo le nostre labbra e ci sorridemmo, poi misi le mie mai sul suo collo e appoggiai la testa sul suo petto, e lui mise il mento sulla mia testa. Era un momento magico, che nessuno poteva rovinare, tranne me:
-Forse è meglio tornare dentro- dissi
Lui si staccò, pensavo che si fosse offeso, ma con calma mi disse dolcemente:
-Credo anche io, andiamo!-
Così tornammo al bar e lui si diresse verso un tavolo dove cerano dei ragazzi che conosceva. Io e le mie amiche prendemmo da bere. Volevo chiarirmi le idee e stare per un po' da sola, così andai in bagno per sciacquarmi il viso. Davide entrò nel bagno, volevo morire... mi venne incontro, avvicinandosi sempre di più così io indietreggiai finché le mattonelle lisce del muro mi bloccarono.
-Ti voglio ancora- mi disse
Cercò di baciarmi, ma io scostai il viso, così iniziò a mordermi il collo, gli misi le mani sulle spalle cercando di mandarlo via ma lui era più forte di me, e continuava a ripetere:
-Non mandarmi via, lo so che mi vuoi ancora!-
No, io non lo volevo affatto! se fosse stato il contrario non l'avrei mollato! All'improvviso una mano mi prese il polso e mi tirò a lato: era Nick
-Lasciala stare!- disse
-Altrimenti che succede?- rispose con aria di sfida Davide
-Vuoi che ci battiamo?-rispose prontamente Nick
In quel momento mi misi tra i due urlando di smetterla poi mi girai verso Davide
-Ma lo vuoi capire che non me ne importa più niente di te?!-
Volevo piangere e urlare, non potevo credere che ancora mi perseguitasse, e stavo male al pensiero che Nick si sarebbe fatto del male per difendermi.
Mi diressi verso la porta e andai fuori, ormai ero tra i singhiozzi e il mio viso era pieno di lacrime. Nick mi seguì e mi abbracciò dal dietro
-Shh...- mi disse. Poi mi girai e lui mi prese il mento
-Tranquilla, con me accanto quel tipo non ti può far niente- disse abbassando la voce.
Poi mi lasciò il viso, mi abbracciò e mi sussurrò:
-Tu mi piaci veramente, e non lascerò che niente e nessuno ti faccia del male, ti sarò sempre vicino qualunque cosa accada... te lo prometto-
-Anche tu mi piaci... - dissi. Ora ne ero sicura
Si stacco un attimo per guardarmi negli occhi, stava sorridendo; mi mise le mani tra i capelli e mi diede un bacio.
Entrammo ancora al bar, perché dovevo tornare da Irene e Giulia.
-Ti abbiamo vista- disse Irene
-Non hai scuse!- aggiunse Giulia.
Poi mi chiesero di raccontagli ogni cosa, ma le dissi che dovevo andare. Dopo quello che aveva fatto per me volevo salutare Nick, così gli feci segno di uscire; mi propose di andare a casa insieme e io accettai.
Dopo alcuni minuti iniziò a fissarmi, anche io lo guardai e mi misi a ridere.
-Perché ridi?- mi chiese
-Ah ah e perché tu mi fissi?-
-Dovresti saperlo-
Lo guardai con aria interrogativa, lui abbassò lo sguardo e sorrise, poi mi guardò negli occhi
-Perché sei bellissima-
Io feci un mezzo sorriso, per ringraziarlo, e poi dissi:
-No, io non sono bella-
Lui si blocco a guardarmi
-Sì che lo sei! Sei una ragazza fantastica, e te ne dovresti tendere conto!-
-Grazie ma... io non la penso così di me stessa-
-Non lo dovevi dire, ora me la paghi!- disse in modo scherzoso. Così mi prese in braccio.
-Non ti farò scendere finché non dirai che sei bella!-
-Ah ah non posso dire una bugia!-poi aggiunsi - Però se mi fai scendere ti dirò un'altra cosa-
-Mmmh... d'accordo, però posso sempre riprenderti!- rise e mi mise a terra -Spara!-
-Sei un ragazzo meraviglioso, e mi sono resa conto che mi piaci veramente e che voglio stare con te... ti voglio bene Nick!-
I suoi occhi brillavano, non riusciva ad aggiungere niente così mi abbracciò e mi diede un altro dei suoi baci fantastici.
Arrivammo a casa e ci salutammo velocemente, entrai e andai a fare la doccia poi mi misi subito a letto. Il cuore mi batteva a mille e mi sentivo la febbre, lentamente mi addormentai.
Appena sveglia stavo ancora peggio della sera prima, e nonostante fosse il primo giorno dopo le vacanze di pasqua, non andai a scuola. Verso il pomeriggio mi arrivo un altro messaggio di Nick:
"Ehi, come è andata oggi? Non riuscivo a smettere di pensare a te... ero completamente tra le nuvole! Stasera usciamo?"
Io gli risposi:
"Scusami, ma stamattina non mi sentivo bene e non sono neanche andata a scuola quindi non credo che potremo uscire stasera... Sorry L... Ti Voglio Bene Fxx <3"
"Va beh fa niente... basta che ti riprendi perché io ti voglio fantastica come sempre ok? ;) I <3 YOU"
Era assolutamente il ragazzo perfetto, e non riuscivo a credere che fosse capitato proprio a me... ero la ragazza più felice del mondo!
Il giorno dopo mi sentii decisamente meglio infatti andai a scuola. Irene e Giulia mi assalirono di mille domande, e io le raccontai lentamente tutto
-Che storia fantastica!- disse Giulia alla fine del mio racconto
-Sì! Sembra una favola!- continuò Irene.
In effetti lo era, era una bellissima favola che speravo non finisse mai! Quando arrivò la ricreazione Alice arrivò da me:
-Ho saputo che ti vedi con Nicola. Sai, io e lui siamo molto intimi, e credo non sia fatto per te!-
Io e quella ragazza ci odiamo da sempre, quindi non diedi peso a quelle parole e me ne andai. Quella sera Nick mi chiese di uscire, e io accettai. Arrivati vidimo Alice che subito si mise tra me e Nicola
-Ehi ciao bellissimo come stai?- disse la ragazza. Come ha potuto? Lo ha fatto per pura gelosia! Noi ci odiamo ma non permetterò che mi rubi Nick, questa volta anche io dovevo difenderlo. Ma prima mi servivano spiegazioni.
Nick guardò Alice con aria interrogativa, come se non capisse di cosa stava parlando... così io presi da parte Nicola e gli dissi di seguirmi
-Finalmente soli... quella ragazza non la sopporto!- dissi
-In realtà non so perché mi abbia detto quelle parole, io la conosco appena!!- rispose
Era molto sollevata, soprattutto sapendo che tra quei due non c'era niente.
-Ma... eri gelosa?- disse Nick
Io arrossii e gli risposi:
-Beh, forse un pochino... ma se vuoi parlarle ed esserle amico non è un problema, perché io mi fido di te-
Nick, felice della mia risposta, mi diede un altro bacio
-Grazie di darmi così tanta fiducia- disse - e sappi che anche io mi fido di te-
Quando tornai a casa mia madre stava peggio del previsto. Lei aveva già avuto un tumore ai polmoni, ma se l'era cavata con un'operazione... qualche mese dopo gliene venne un altro ai linfonodi, inguaribile... lei stava molto male ma quella sera non riusciva ad alzarsi dal letto, non aveva la forza neanche di parlare e a malapena apriva gli occhi. Quei giorni non uscii di casa e non risposi ai messaggi di Nick, non me la sentivo di raccontare tutto quello che stava succedendo in famiglia.
Qualche giorno successe una disgrazia, mia madre morì a causa di quel male inguaribile... non riuscivo più a riflettere: piangevo e urlavo. La sera dopo, anche se pioveva, chiesi a mio padre se potevo andare a fare un giro per sfogarmi un po', ma quando uscii di casa vidi Nick sotto la pioggia seduto davanti al cancello; quando scavalcai il muro Nicola si alzò e mi guardò negli occhi. Quell'espressione non l'avevo mai vista: era un misto di comprensione, inquietudine, e un pizzico di rabbia... e come biasimarlo, non mi facevo sentire da giorni.
Alla sua vista mi misi a piangere, le mie lacrime si confondevano con la pioggia che mi bagnava il viso. Nick corse ad abbracciarmi, e senza dire una parola mi porto in un parco lì vicino e ci sedemmo sotto un grande quercio, mi fece mettere in braccio a lui e mi strinse forte a sé. Gli fui grata di quel suo silenzio, ma io mi sentivo tremendamente il colpa verso di lui
-Io.. io.. mi dispiace se... ma vedi... mia madre... io...- provai a dire
-Shh... non ti devi scusare, non sono arrabbiato, tranquilla- dopo aver detto questo Nick mi diede un leggero bacio sulla fronte. Stava mantenendo la sua promessa, cioè di proteggermi e di stami vicino, anche io promisi a me stessa di stargli vicino. Nemmeno per lui era un momento facile, ma sapeva esattamente come comportarsi, come aiutarmi ad affrontare quel momento.
-Io... ti amo Ale, non posso vivere senza di te, lo so che questo momento è difficile, ma lo supereremo insieme.- mi disse Nick
-Anche io ti amo tesoro- gli dissi. Alzai lo sguardo e lo baciai. Nel mio bacio c'era tristezza e gratitudine.
-Grazie- mi sussurrò dopo
Il giorno dopo nell'andare a scuola vidi Nick che stava leggendo un giornale appena preso dalla cartoleria lì di fronte. Gli corsi in contro e lo salutai e gli chiesi perché non fosse a scuola.
-Oggi è il patrono della mia scuola quindi siamo in vacanza! Ma guarda cosa ho trovato...-
Così mi mostrò il giornale che aveva in mano: c'era un articolo su mia madre, che parlava della sua vita, della sua gentilezze e umanità fuori dal comune, e anche delle opere di carità che compieva ogni volta che ne aveva la possibilità
Mi scese una lacrima, ma sorrisi.
-Sai, tutto quello che c'è scritto è la verità...- dissi a Nick.
-Lo so- rispose sorridendomi - sbrigati, altrimenti farai tardi!-
-Pfff non voglio andare a scuola, oggi la salto!- dissi eccitata.
Nick mi disse che era meglio di no, che mi sarei messa nei guai ma alla fine riuscii a convincerlo. Era solo per un giorno!
Così andammo in un bar, appena entrati vidi che c'era Davide, lo feci notare a Nick
-Vuoi che ce ne andiamo?- mi chiese
-No- risposi -non voglio che pensi che ho paura di lui, basta che tu non ti metta nei guai-
-Se quel tipo mi provoca, sappi che io farò di tutto purché non si avvicini, ti ricordi cosa è successo l'altra sera?-
-Si che mi ricordo, e stava per finire in una rissa! Non far si che questo si ripeti, ti prego!-
Lui mi disse che cercherà di evitarlo, ma non ne ero molto sicura...
In quel momento entrò nel bar una ragazza vestita in modo molto eccentrico, aveva i capelli biondi platino e un piercing al naso. Si avvicinò al nostro tavolo e abbracciò Nick, che sembrava in imbarazzo; ci presentò, la ragazza si chiamava Sabrina e aveva un anno in più di Nicola e alquanto pare era la sua ex. Io cercai di non far trasparire la mia gelosia, ma quella faceva mille moine a Nick; amici va bene, ma mi sembrava un po' tropo tutti questi bacini e abbracci!
Non riuscivo più a starli a guardare, così mi alzai e dissi che era meglio se li lasciavo soli. Sabrina non smise di sorridere ma Nick ci rimase male e disse che sarebbe venuto con me.
Usciti dal bar camminavo due metri davanti a lui guardandomi le scarpe, Nick mi raggiunse e mi chiese che cosa avessi.
-Ti ho detto che potevi essere amico di tutte le ragazze che volevi, ma tutti questi bacini non mi stanno bene!- ringhiai -Come ti sentiresti se andassi da Davide e iniziassimo ad abbracciarci e a fare gli affettuosi?-
-Hai ragione, scusa- disse Nick - ma io e Sabrina dopo la nostra rottura siamo rimasti buoni amici, e lei è affettuosa con tutti i ragazzi, te lo assicuro-
Dissi a Nicola di lasciare perdere: non volevo parlarne proprio il giorno in cui avevo saltato la scuola per stare con lui.
Dopo andammo in una gelateria e ci sedemmo su un tavolino.
-Sappi che tra me e Sabrina non c'è niente- mi disse
-Lo so, scusa se sono stata così gelosa-
-No, scusami te perché ho lasciato che mi desse così tante attenzioni-
Mi misi a ridere facendomi andare per traverso il gelato.
-Aspettami, torno subito- disse Nick
Poi si alzò ed entrò in un negozio lì vicino. Improvvisamente qualcuno mi baciò la guancia: era Davide, si sedette al posto di Nick; mi alzai in piedi pronta ad andarmene, ma lui mi tranquillizzò dicendomi di sedermi, ma io rimasi immobile.
-Vedo che tra te e il tuo fidanzatino non tutto va bene- mi disse
-Nick è un ragazzo fantastico, e niente tra di noi non va!-
-È per questo che te ne sei andata dal bar prima?-
Io non risposi e abbassai lo sguardo.
-Non hai ancora capito di lasciarla stare?- urlò Nick che era appena uscito dal negozio
-Ehi, amico non sto facendo niente- disse Davide alzando le mani in segno di resa.
Poi se ne andò. Nick mi diede in mano una scatoletta: dentro c'era una collana con un cuore, e incisi c'erano i nostri nomi. Gli saltai al collo e lo ringraziai.
Nick mi portò alla sua scuola ed entrammo dal retro
-Tu sei pazzo!- gli dissi
-Sì, pazzo di te.- rispose
Mi prese per mano e mi portò in una classe
-Come la prima volta, ricordi?- continuò
-Come potrei dimenticarlo, il problema che abbiamo sbagliato scuola!- dissi
Si mise a ridere e mi baciò, poi uscimmo ed andammo a fare una passeggiata.
Tutto tra di noi andava benissimo, non potevo chiedere di meglio, tanto che scordai che una settimana dopo dovevo andare a Firenze tre giorni, in una gita organizzata dalla scuola, dove purtroppo Nick non poteva venire.
Qualche giorno dopo chiesi a Nicola di accompagnarmi a fare compere per prendere dei vestiti da portare a Firenze, lui accettò e andammo alle Porte Franche.
Appena entrati andammo alla CacheCache dove ci sono sempre dei vestiti splendidi. Subito misi gli occhi su una maglietta dei con la bandiera americana e la comprai entusiasta, poi andai all'OVS e presi dei jeans che erano una favola. Usciti andammo a mangiare qualcosa al MCdonald e andammo a un chioschetto a prendere un gelato, poi misi gli occhi sulla vetrina di Terranova: c'erano un paio di pantaloncini di jeans stupendi, e per fortuna erano scontati!
Così decisi di entrare e di provarli
-Wow piccola, ti stanno benissimo- disse Nick fischiando
Io risi e mi guardai allo specchio, in effetti erano magnifici!
-Beh, non vorrei che con quei pantaloncini qualcuno mettesse gli occhi sulle tue gambe!- disse scherzosamente.
Io gli diedi una pacca sul braccio per farlo smettere
-A parte gli scherzi, come mi stanno?-dissi
-Sei stupenda come sempre- rispose facendosi più serio.
Io gli sorrisi e comprai quei pantaloni fantastici.
Il ritrovo per la gita era proprio alla scuola, così Nick mi poté inviare solo un messaggio:
"Stai attenta a non sfoggiare troppo le tue gambe con quei pantaloni :p!! Ciao piccola, fai buon viaggio!"
Il viaggio fu stupendo, e scoprii che Stefano aveva una cotta per me. Quella sera mi mandò un messaggio
"Ciao come stai? Ti stai divertendo?"
" Si dai Te?"
" Si perché sono con persone speciali. Siccome so chi ti piace posso chiederti chi è il tuo migliore amico?"
"Credevo di averlo ma si è dimostrato un ingrato, quindi per ora non ce lo ho"
" Che ne dici se un giorno potrei offrirti un gelato?"
"Beh non lo so non voglio di certo farti spendere i soldi! Vedremo, ok?"
"Si, che ne dici visto che neanche io ho una migliore amica di essere tu la mia e io forse il tuo?"
"Non lo so ci penso"
"Ok pensaci ciao"
Il giorno dopo mi rivolse la parola solo una volta: stavo parlando con Mattia e Stefano mi disse di pensarci, e subito Mattia pensò le cose più possibili ed inimmaginabili per farmi innervosire.
Io un po' mi arrabbiai ma solo per scherzo. La sera dopo invece mi arrivarono dei messaggi da Francesco, che era nella stanza con Stefano
" Ha detto Stefano che gli manchi"
"Non so che dirti"
"Ha detto anche di pensarci"
"Si digli che ci penso"
"ok buenas noces"
"Buona notte anche a voi"
Finalmente mi addormentai, e la mattina preparai le valige: era già arrivato il momento di partire. Saliti sul pullman iniziai ad ascoltare la musica, ma dopo mi stufai, e siccome la mia vicina Ilaria stava parlando al telefono ma girai indietro e iniziai a parlare con Mattia e Lorenzo. Il primo stava massaggiando e l'altro a volte faceva dei sorrisetti guardando i messaggi che arrivavano e partivano.
-Che state facendo?- chiesi
-Sto aiutando Lorenzo- disse Mattia
Io li guardai con aria interrogativa ma loro non lo notavano perché erano troppo occupati a messaggiare. A quel punto Mattia urlò:
-Irene!- lei dalle prime file si girò - Dì a Sabrina di rispondere!- continuò lui
Così guardai Lorenzo
-Ti piace Sabrina?-
Lui non mi rispose e io gli sorrisi.
-Dai, mica lo dirò in giro!-
-E va bene, si mi piace Sabrina, però non a nessuno... in problema è che lei sta con Luca, un mio grande amico-
-Quindi che farai?-
-Niente aspetterò...- disse abbassando lo sguardo.
Dopo Chiara si alzò ed andò a sedersi vicino a Elisa, dicendomi che le doveva dire una cosa.
Anche Simone se ne andò e disse che doveva dire a Giada quello che prima gli aveva detto, e che io non immaginavo cosa fosse. Dopo un po' lo vidi giù di morale e gli chiesi che cosa avesse, lui mi rispose
-Secondo te?-
-Hai litigato con Giada?- in effetti si erano messi insieme da tre settimane, e lei era venuta a Firenze con noi.
-Si...-rispose
-Posso sapere cosa è successo?-
Dopo un po' mi spiegò che lui le aveva detto che non le piaceva più come prima, e mi lesse gli ultimi messaggi, e io gli consigliai cosa risponderle. Dopo si mise accanto a me e lo aiutai a sistemare la questione, una volta gli scrisse se potevano rimanere amici, anche se io gli avevo detto di non diglielo subito, perché per una ragazza è un duro colpo. Infatti lei rispose che non voleva, poi gli consigliai gli ultimi messaggi e lei alla fine disse che ci avrebbe provato.
Da quel giorno il nostro rapporto cambiò e diventammo più amici, anche a scuola parlammo molto e il nostro rapporto si rafforzò a tal punto che delle mie amiche, due delle quali sono interessate a lui, mi hanno chiesto se stavamo insieme, e mi hanno detto che per loro io a lui piaccio, ma per me non così.
Quando tornammo dalla lunga gita mandai un messaggio a Nick:
" Siamo tornati e non vedo l'ora di vederti! Domani sei libero?"
" Sono sempre libero per te bellezza... come sono andati i pantaloncini? :p"
"Ah ah tranquillo è andato tutto benissimo! Ci sentiamo Tesoro"
"A domani Bellissima"
Il pomeriggio dopo io e Nick decidemmo di uscire e di trovarci in oratorio. Siccome arrivai 10 minuti in anticipo mi sedetti su una panchina e aspettai, al posto di Nick arrivò Mattia che mi salutò, io ricambiai e lui si sedette accanto a me.
-Come va la storia con Giada?-
-Non mi ha più detto niente-
-Ma ti piace ancora?-
-No ora mi piace un'altra-
-E chi sarebbe?-
-Per ora non te lo dico-
Io risi e lui mi mise la mano sulla gamba
-E te come va con Nicola?-
-Non potrebbe andare meglio, sai lui è fantastico, e sono stata fortunata a trovarlo!-
Lui divento serio e mi mise il braccio sulle spalle
-Sai- disse -se hai bisogno io ci sarò-
-Anche io, non esitare a chiedere qualunque cosa- dissi
Lui mi sorrise e in quel momento arrivò Nick, così Mattia se ne andò.
-Siete molto amici, a quanto vedo...- mi disse Nick
-Beh si! La nostra amicizia si è rafforzata dopo essere andati a Firenze-
-Ti confesso che sono un po' geloso-
-Cosa? Mi interessi solo tu, con Mattia c'è solo una bella amicizia!-
-Avevo bisogno di sentirmelo dire!-
Io risi e gli diedi un bacio.
-Hai molti corteggiatori!- mi disse.
-Che?-
-Non dirmi che non te ne sei accorta! C'è Davide, poi anche Mattia -
-Non metterci anche tu, secondo me io non piaccio a Mattia, ma non sei il primo che me lo dice.-
-Forse perché è così-
Abbassai lo sguardo, non ci avevo mai pensato. Ma io amavo Nick con tutta me stessa!!
In ogni caso continuai a essere sempre la stessa con Mattia, e giorno dopo giorno diventavamo sempre più legati. Un giorno mi invitò ad uscire, ma da amici naturalmente, me lo aveva anche specificato perché temeva che potessi avere problemi con Nick. Comunque io accettai.
Così andammo all'oratorio e appena arrivati ci sedemmo sulla panchina iniziammo a parlare e mi disse che ci teneva a me, e che per lui ero speciale.
-Anche tu per me lo sei!- Dissi. Poi lui mi abbracciò, e in quel momento mi trillò il cellulare. Era Nick:
" Ti va di andare all'oratorio?"
Feci vedere il messaggio a Mattia e gli chiesi se non gli fosse dispiaciuto se fosse venuto anche Nick
-No, anzi! Se lo conosco è anche meglio!-
Così sorrisi e risposi a Nick di venire e che io ero già lì con Mattia. Era come pensavo: Mattia per me provava solo un'amicizia, se fosse stato il contrario non avrebbe voluto che venisse anche Nicola!
Quel pomeriggio fu stupendo, ero con due persone importantissime per me, e sembrava andare tutto bene, così mi misi in mezzo a loro e gli misi le mani sulle spalle. Loro si scambiarono un'occhiata, e prima che io me ne rendessi conto mi presero in braccio, una gamba per uno e non mi lasciavano andare. Poi entrarono nel campo sintetico e finalmente mi misero per terra, io mi sdraiai e mi misi a ridere. Arrivò Nick che mi tese le mani per farmi alzare, io le afferrai e una vola in piedi mi avvicinò per baciarmi.
Mattia fece un fischio e gli corsi in contro per dagli una pacca scherzosamente, ma lui mi prese i fianchi e mi abbracciò, poi quando mi mollò Nick arrivò dal dietro e mi fece girare fino a farmi alzare da terra, e quando poi Mattia mi prese le mani e mi fece fare una piroetta. Sembrava che si stessero sfidando!
Mattia se ne dovette andare e io e Nick rimanemmo da soli, mi fece sedere e mi disse che doveva darmi una brutta notizia. Io mi feci seria.
-Sai, hanno dato una promozione a mio padre che si dovrà trasferire in Slovenia, e... io dovrò andare con lui-
-No! - Urlai.
Dagli occhi mi scesero le lacrime e gli saltai al collo. Non ci volevo credere! Mi disse che doveva andare a casa e che sarebbe partito subito: due giorni dopo.
Così passati due giorni decidemmo di vederci appena prima della sua partenza, appena lo vidi corsi a baciarlo e ad abbracciarlo, e subito mi misi a piangere.
-Ehi, lo sai che una relazione a distanza non può funzionare, ma sappi che io ti voglio bene e che sarai sempre importante per me-
-Anche io-
-Voglio che tu sia felice, che trovi altri ragazzi che ti facciano sorridere come fai sempre quando siamo insieme, niente rimpianti, capito?- io annuii
Ero lì tra le sue braccia, e non potevo fare niente per farlo restare. Quando se ne andò ci rimasi malissimo. Era il mio amore e lo avevo lasciato andare.
Nei giorni successivi non ero più la stessa, tutti se ne sono accorti, avevo perso nel giro di pochi mesi le due persone più importanti della mia vita: Nick e mia madre.
Per fortuna c'era Mattia che riusciva sempre a farmi sorridere e a farmi divertire, uscivamo sempre più spesso e ci legavamo sempre di più. Mesi dopo eravamo come inseparabili, il migliore amico che io abbia mai avuto!
Ma dopo un po' qualcosa cambiò, sentivo qualcosa di strano quando ero con lui, e piano piano mi imbarazzavo sempre di più in sua compagnia e non capivo cosa mi stava succedendo. Quando mi disse che stava uscendo con una ragazza mi pianse il cuore, ero tristissima anche se la nostra amicizia non cambiò: lui era sempre molto affettuoso con me, e io viceversa.
Un giorno che andammo all'oratorio ci sedemmo su un muretto, poi misi la testa sulla sua spalla. Ero fortunata ad averlo come amico, ma non ero sicura che per me fosse solo quello.
-Come va con la ragazza, quella con cui esci - gli dissi
-Non ci voglio più uscire, infatti è già da un po' che non ci vediamo più-
Lo guardai negli occhi:
-Ma a te non piace?-
-No, mi piace un'altra ragazza, già da molto tempo, sono uscito con un'altra per cercare di dimenticarla ma per me è impossibile-
-E chi è questa ragazza?-
Mattia sorrise, poi mi prese la mano ma non rispose. Forse avevo capito, così riappoggiai la testa sulla sua spalla.
Strinsi la collana che mi aveva regalato Nick, non me la sentivo di stare con un altro ragazzo. Mattia si accorse di quello che stavo facendo e mi disse:
-Tranquilla, non ti impongo niente, io ti aspetterò per quanto serve-
Gli fui grata per quella decisione, io ricordo ancora Nick e ricordo la libertà che mi ha lasciato e non potevo rimanere triste per tutta la vita, così feci la mia scelta.
-Non hai bisogno di aspettare-
Così lo guardai negli occhi e gli diedi un bacio, e contemporaneamente mi scese una lacrima. Quella sera mi arrivò un messaggio da Nick:
"Spero che vada tutto bene e che tu e Mattia siate felici insieme"
"Beh, qui tutto bene, io e Mattia stiamo benissimo ma mi manchi molto e ti penso spesso"
"Spero che questo non rovinerà il vostro rapporto, anche tu mi manchi ma devi vivere la tua vita anche con altri ragazzi"
"Ci proverò, e la stessa cosa devi fare tu"
Questo mi fece sorridere, il fatto che Nick mi desse tutta questa libertà, e che mi permettesse di essere felice.
Il giorno dopo io e Mattia decidemmo di andare ancora all'oratorio ma io arrivai con 5 minuti di anticipo, così camminai avanti e indietro tra le giostre e il campo da pallavolo, quel giorno c'era pochissima gente. Ma purtroppo c'era chi non volevo che ci fosse: Davide.
Un suo amico venne dal dietro e mi bloccò le mani, Davide mi venne davanti e cercò di darmi un bacio, io scostai il viso, ma me lo prese tra le mani così mi baciò io cercai di liberarmi dal suo amico ma senza riuscirci. Senza che io me ne accorsi arrivò Mattia, invece Davide si, così fece scostare il suo amico e mi abbracciò tenendomi strettissima e continuò a baciarmi. Mattia ci rimase male e se ne andò, in quel momento riuscii a liberarmi e ne dissi dietro di tutti i colori a quei due.
Dieci minuti dopo chiamai Mattia per vedere perché mi aveva dato buca e che fine avesse fatto, ma non sapevo che mi avesse visto con Davide e si era arrabbiato. Lo chiamai la seconda, la terze, la quarta volta ma non rispondeva.
La mattina dopo a scuola non mi rivolse la parola, così gli chiesi cosa avesse, così io gli spiegai cosa era successo veramente, e dopo un po' di tentativi mi perdonò. Due giorno dopo decidemmo di uscire, ma ad aspettarci c'era una brutta sorpresa: Davide, io per poco non mi misi a piangere, perché quel tipo non lo volevo neanche vedere, così ci sedemmo a un tavolo. Davide arrivò:
-Pensavo che te ne fossi sbarazzata-
-Che cosa?- Risposi.
-Pensavo che l'avresti mollato, almeno è quello che mi avevi promesso, beh se non ti è chiaro ragazzino: da ora non state più insieme-
-Ora basta!- Mi alzai.
Capii che era inutile rimanere ad ascoltare quelle assurdità, così trascinai Mattia per strada per andare a casa.
-Io non ne posso più di Davide!-
-Ormai non ha importanza, visto che non stiamo più insieme-
-Non avrai creduto a quelle assurdità spero!-
-Veramente no, ma non voglio che ti perseguiti, quindi è meglio lasciare perdere-
-Ma rimarremo sempre amici, non è vero?-
-Si-
Sorrisi. In fondo era meglio di niente.
Qualche mese dopo niente era cambiato, e Mattia si era pure innamorato di un'altra ragazza. Io lo pensavo ancora, ma ero molto felice per lui.
Ormai erano passati dieci mesi dalla partenza di Nick, e anche se mi ero innamorata di Mattia, mi mancava ancora moltissimo.
Una sera decisi di uscire con Giulia, siccome Mattia usciva con la sua ragazza avevo accettato l'invito della mia amica.
Io e Giulia stavamo parlando quando il suo sguardo mi oltrepassò.
-Da quando è tornato?-
-È tornato? Chi?-
Giulia indicò qualcuno dietro di me, mi girai e mi misi a piangere per la gioia. Era Nick che stava parlando con Mattia, il quale mi indicò. Nick mi sorrise e io gli corsi incontro e per poco non lo feci cadere.
-Perché non me l'hai detto?- Dissi.
-Volevo farti una sorpresa-
-E ci sei riuscito!-
In quel momento arrivò una ragazza che non avevo mai visto in vita mia, e si schiarì la voce per attirare l'attenzione. Io e Nick ci staccammo e la ragazza disse:
-Perché non mi presenti la tua amica?-
-Ehm sì!- disse Nick avvicinandosi a lei -Lei è la mia nuova ragazza-
-Piacere, Rebecca.- Disse allungando la mano verso di me.
Io tremante la presi.
-Piacere, Alessia-
Volevo sparire, immaginavo di ricominciare con Nick, ma le mie erano tutte illusioni. Una cosa positiva c'era: che Nick era felice, e lei era perfetta per lui, simpatica e dolce.
Nick ci disse che sarebbe entrato per salutare i suoi amici.
-Voi intanto potrete fare amicizia!-
Rebecca sorrise, ma quando Nick entrò subito si avvicinò come per spaventarti.
-Tu devi stare lontana da Nick capito?-
Io indietreggiai.
-Ormai siamo solo amici! Non devi preoccuparti-
-Non mi interessa! Stagli lontana, e noi andremo d'accordo!- Si ricompose -Ora se vuoi scusarmi, vado da Nick.- Così uscì e se ne andò.
Ci rimasi malissimo. Perfetta un corno! Era proprio il tipo di ragazza che lui non doveva frequentare.
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- nella terza riga c'è scritto: "perchè non so dirvi il perchè" Scusatemi ma è successo un casino nel fare copia e incolla! in teoria dovrebbe essere solo "Non lo dirvi il perchè"
- In effetti non è finito. scusate se il testo è un po' infantile, ma sono solo una ragazzina e da grande vorrei fare la scrittrice.
- Il tuo è un frammento piuttosto lungo direi, ma l'ho letto tutto. E credo non sia finito. Riesci a coinvolgere il lettore ma dovresti fare in modo che il racconto non sia esclusivamente cronologico. Brava comunque.

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