Pensavo a come il significato delle parole muti nel tempo, pensiamo alla parola CRESCITA!
Per i nostri nonni la crescita era intesa come lo sviluppo della prole, il mantenimento dei figli, una crescita sana dovuta ad una buona ed equilibrata alimentazione. Oggi questo termine ci porta a tutt'altro ragionamento, ci fa pensare alla crescita economica, allo spread che cresce, cresce sempre di più ed è inversamente proporzionale alle borse che risultano avere quote sempre più basse.
In Italia c'è crisi, è un dato di fatto, se ne parla nei giornali, in televisione, al bar, in piazza, tra amici, in famiglia... basti pensare che siamo governati da un governo tecnico, incaricato di far abbassare lo spread ( questo gigante di cui ogni giorno sentiamo parlare ) e di farci respirare un po', già respirare è la parola giusta, dato che ogni giorno sempre più persone si tolgono la vita perché soffocate da debiti bancari, perché privati di ogni dignità, del lavoro che nobilita l'uomo, oppressi da delusioni, responsabilità, obiettivi non raggiunti come il mantenimento famigliare.
Sacrificio! Questo è ciò che ci chiedono di fare ogni giorno, sacrificarsi, risparmiare, lavorare, tenere duro, sopportare.. per il bene del nostro paese! Ascoltando ogni giorno le stesse frasi il popolo "si tira su le maniche" e continua a vivere, a sudare, sperando che tutti i sacrifici in un futuro non molto distante fruttino qualcosa di positivo. Ma è quando vieni a sapere che coloro che a pranzo e a cena ti parlano da dietro uno schermo di "forza, coraggio, risparmio.." sperperano i soldi pubblici in ristrutturazioni per proprietà private, consegna di "paghette" mensili da 5000 euro l'una per amici e parenti... ti cadono le braccia, ogni valore, ogni speranza.. allora ti arrabbi, ti domandi il perché di tanta ingiustizia, e soprattutto i senti preso in giro. La crisi è tangibile, camminando per le vie del centro è impossibile non notare le vetrine di tutti i negozi tappezzate di scritte colorate a caratteri cubitali: SCONTI! Niente più file alla cassa, alimentari e supermercati che si inventano le offerte più convenienti per attirare acquirenti sempre più attenti e riluttanti. Per non parlare del costo della benzina che supera ogni record. Lo shopping sembra essere diventato un canto di sirena orami privato del suo potere ammaliante, si compra l'indispensabile. Mi chiedo per quanto tempo ancora possa durare una simile situazione, la crisi non è solo in Europa, la Grecia ad esempio sta valutando se rimanere o dissociarsi dal resto di Europa.. è un controsenso, pensateci: Europa, ha etimologia greca! È un peccato, e secondo mio padre è una catena, se un paese di distacca è la fine di tutto e l'inizio di qualcosa! Mi ritengo molto scettica riguardo ad una soluzione tempestiva ed efficace, cosi non andremo molto avanti, il mio futuro lo vedo nero, quello di mio figlio non lo vedo proprio. Concludo usando delle citazioni di un cantautore ferrarese poco conosciuto di nome Vasco Brondi: " cosa racconteremo ai nostri figli di questi cazzo di anni zero?" non lo so, so solo che " stiamo vivendo dei periodi neri spettacolari".