Il suono dei passi echeggia nelle scale e risuona nella testa di Marco.
Qualcuno si sta avvicinando.
Sul lungo corridoio si affacciano molte porte.
Lui trattiene il respiro, pensando di essere stato un imbecille ad aver usato il telefono per una pizza.
Sente ansimare, dietro la sottile tavola di legno dell'infisso.
I passi ora si allontanano, ma la paura gli impedisce ancora di respirare.
Se è lei, sa di avere poche speranze. La conosce bene.
Un bussare sommesso gli permette di riempire di nuovo i polmoni.
Il successivo cigolio dell'anta che si apre in lontananza gli riattiva la circolazione del sangue. Apre un cassetto, ne prende una busta piena di una sostanza bianca, infila la pistola che teneva in mano nella cintura dei pantaloni, apre la porta e, dopo essersi assicurato di essere solo, si allontana scendendo di corsa le scale.
Nell'appartamento situato in fondo al corridoio del primo piano sentono bussare alla porta. I due anziani coniugi che vi abitano accolgono con sorpresa la novità.
- Chi è a quest'ora, Marta vai tu? Io sono al bagno! -
La donna apre la porta. Poco dopo come una furia spalanca la porta del bagno, gettandosi addosso al marito, intento a leggere il giornale.
- Porco schifoso, te la do io la gattina, vecchiaccio laido e pervertito! -
Ma che ti prende, Marta! Sei matta? Ferma con quel coltello, ferma, fermaaa!
"Mi dispiace Nadia, non dovevi accettare questo incarico. Con quei tacchi sei inconfondibile e io ti conosco bene..." pensa Marco mentre corre per strada, ormai sicuro di essere in salvo.
- Fermo! -
In mezzo alla strada una figura femminile lo prende di mira con una pistola.
- Nadia!? -
- Sempre il solito porco, eh? -
Non riusciva a capire se quella donna fosse Nadia. La voce sembrava la sua, ma indossava delle scarpe con tacchi normali.
- Non muovere quelle mani, stronzo. Sei diventato così scemo da ordinare una pizza al Lolita, dopo quello che hai fatto. Dov'è la roba, te la sei sniffata tutta?-
Due colpi sordi nell'oscurità precedono un tonfo, come di un sacco buttato a terra. La donna armata si avvicina al cadavere di Marco. Alle sue spalle un fitto rumore di tacchi precede una domanda.-
- È lui? -
- Sì.-
- Lo conoscevi?-
- Un po'. Era mio marito. Fatta la consegna?-
- Sì. -
Nadia guarda il cartone contenente una pizza che l'altra tiene in mano.
- Appena mi ha guardato la vecchia ha preso un coltello ed è corsa a cercare il marito. Penso che il vecchio ci ha lasciato la pelle! -
- La capisco. Guardati! -
- Dammi i miei soldi. Sono stanca di girare mezza nuda, con tacchi alti quasi venti centimetri e una pizza in mano!
- Ecco qui. Tutto a posto? -
La ragazza seminuda annuisce con la testa dopo aver contato il denaro. Poi si allontana gettando in un bidone il cartone con la pizza.
Nadia, dopo aver recuperato la busta con la polvere bianca dalle tasche di Marco, si allontana in direzione opposta.
Poco dopo un vecchio barbone si accorge che qualcuno ha buttato una pizza ancora racchiusa nel suo involucro. Mentre inizia a mangiarla, legge divertito la scritta stampata sul cartone.
- Una gattina per te.-