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Elogio alla bellezza
Ero in una strana stanza, non avevo la minima idea di come ci fossi arrivato. Tutto era era una sfumatura di grigio: la mobilia, i muri, il soffitto e le mie stesse mani.
Un uomo dall'aria familiare stava seduto su di una sedia, era vestito in modo strano, portava una camicia molto chiara con un fiocco sul colletto, sulle spalle un cappotto e sul capo, a coprire la folta capigliatura, un capello nero che copriva leggermente il suo occhio destro, dandoglli un'aria misteriosa. Mi guardò e con voce calda e tranquilla mi disse:
-Salve, siediti pure, amico mio
Ubbidii, guardando il suo volto, cercando attraverso la coltre scura che ricopriva i miei ricordi e confondeva la mia mente
-Desideri del tè?
-Certo
Un po' imbarazzato presi fra le mani la calda bevanda e ne assaporai il sapore aromatico. Dopo alcuni minuti, trovato un po' di coraggio, chiesi a quello strano individuo
-Chi sei tu? E che ci faccio qui?
-Cosa possa farci tu qui, bè, ragazzo, non so dirtelo, ma suppongo di conoscere il mio nome.. piacere, sono Oscar
Lo riconobbi finalmente, era Oscar Wilde.. rimasi impietrito, mi chiesi come potessi essere realmente di fronte ad una persona morta oltre un secolo fa
-Ma.. ma, non è possibile! Lei non può essere vivo!
-Oh, questo lo so anchio.. penso che il mio sangue e la mia carne siano gelidi già da un bel pezzo. Tuttavia mi vedi, sono qui di fronte a te e sembri conoscermi, sebbene, a giudicare dal tuo abbigliamento vieni da un'epoca ben diversa dalla mia
-Già, nel mio tempo, lei è diventato grandemente famoso.. le sue frasi sono conosciute in ogni parte del mondo così come i suoi libri
-Questa notizia si che mi rallegra, magari fossi stato tanto apprezzato ai miei tempi ma non ha più importanza ormai. Nei tuoi occhi vedo numerosi dubbi, dimmi e forse potrò aiutarti
-Ho domande, domande a cui non so rispondere che mi girano nella testa e non fanno altro che tormentarmi con la loro costante presenza. Qual'è il senso della vita? Dove finisce il bene e inizia il male? Perchè Dio non fa nulla per noi? Perchè siamo qui?
-Mmm è un bel po' di roba, non so se saprò darti una risposta plausibile ma posso provarci.. dimmi, tu hai mai letto qualcuno dei miei libri?
-Si, il ritratto di Dorian Gray.. presto ne leggerò altri
-Oh, bene, qual'è il messaggio di quel libro secondo la tua opinione?
-Bè.. penso che parli del conseguimento della felicità attraverso un viaggio di distruzione dell'anima attraverso vizi e piaceri... parla della maschera perbenista degli uomini che ricopre oggi come allora i popoli della terra
-Possibili interpretazioni, giusto, ma c'è qualcos'altro, che forse è la cosa centrale e più importante amico mio, sono sicuro che puoi intuirlo
-Mmm, la bellezza, forse?
-Bravo, dimmi, cos'era per Dorian Gray, il protagonista, l'essenza di questa parola
-Lo splendore della giovinezza, che attraverso il ritratto non svaniva mai dalla sua carne
-Esatto, ora, dimmi, cos'è per te la bellezza?
-La poesia.. una donna.. il vento.. l'amore
-Sapresti descrivere con esatezza cosa è poesia e cosa non lo è? Potresti narrarmi
le azioni e le reazioni possibili d'una mente femminile? Sai dove risiede la tana del vento? Potresti mai individuare senza margine d'errore dove inizia l'infatuazione e inizia quel mistico sentimento di cui mi parli?
-Suppongo di no..
-Ascoltami, Dorian inseguì il suo ideale di bellezza per una vita che fu per certi versi felice seppure ricca di ombre, finì per uccidersi innavertitamente in cerca della redenzione, ma sai qual'era realmente la causa dei mali che afflissero il signor Gray?
-Quale fu?
-L'ipocrisia, una mappa per la felicità scritta da altri per noi, ma che risulta il più delle volte errata... amico, sento di darti un solo suggerimento, naviga nella bellezza che risiede nelle onde dei tuoi dubbi, perchè solo ciò che ancora non ha un vero volto può continuamente rinascere, mentre la certezza è destinata ad invecchiare e ricoprirsi di polvere e vermi. Non aver paura di osare, perchè semmai andrai incontro alla distruzione.. ne sarà valsa la pena
Non seppi parlare, ciò che aveva detto, la bellezza, la felicità, la vita, tutto legato in modo così dannatamente stretto; forse era un sogno e ciò che quell'uomo, che tanto ammiravo, aveva detto, era solo il riflesso di un mio inconscio pensiero.. mi chiesi se era cosa che un genio come lui potesse pensare o solo la mia follia.. bè, solo la bellezza d'un altro dubbio
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1 recensioni:
- Dialogo immaginario di lodevole intenzione e pregevole fattura, sebbene secondo me ci sia anche una chiave di lettura diversa di quel famoso libro apparentemente dedicato alla bellezza e alla gioventù. Come tutti i grandi trasgressori, infatti, Oscar da una chiusa altamente morale al suo romanzo, che pur senza sconfessarlo ridimensiona l'ideale estetico e della ricerca del piacere. Almeno secondo me. Bravo comunque in questo tuo dialogo immaginario. Complimenti.
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