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Punto e a capo
Lisa, biologa presso una compagnia farmaceutica. Paolo, professore di filosofia all'università di Cape Canaveral in Florida. Sposati dopo gli studi in Italia, trovano subito lavoro in America, per le grandi capacità personali. Una simbiosi assoluta da più di 20 anni come per compensare la loro sterilità. Amanti di una vita semplice e ricca di amicizie, curano l'orto ed il giardino come momento di libertà e svago.
Per una serie di circostanze, Lisa è costretta a partire per una missione spaziale, con un incarico di grande responsabilità, debellare un virus che sta uccidendo tante persone. Nemmeno il tempo per adattarsi sulla stazione spaziale internazionale (ISS) che dopo un settimana, accusa dei disturbi. In collegamento con la terra, il medico della missione gli consiglia di effettuare delle analisi del suo sangue e come un terribile terremoto, che sconvolge tutto, si ritrova incinta e senza i suo punto di riferimento, Paolo.
Il plagio è solo uno dei tanti tentativi per farla abortire, lei quel momento l'ho ha desiderato per 20 anni e come una leonessa non si fa intimorire da nessuno e va avanti per la sua strada. Paolo a terra, impotente verso la compagnia, con l'aiuto di una giornalista fa diventare la notizia mondiale, scatenando tutte le associazioni del pianeta a favore della vita. Ora che, la missione è più importante dello sbarco sulla Luna, la compagnia ne approfitta per ricavarne dei soldi.
Ricattano Lisa e tutto l'equipaggio costringendoli a fare una sorta di reality, con la terra. Il grande fardello. Passano i sei mesi di missione, e l'interesse della compagnia è alto, e con la complicità della Nasa fingono un guasto alla navicella, e Lisa è costretta a partorire nello spazio. Il mondo festeggia il figlio di tutti, Martino il suo nome diventa il riscatto di una società marcia che pensa solo hai soldi. Ma i guai non finiscono, perché con l'ittero alto Martino rischia di morire e violentata dal suo amore di mamma Lisa è costretta a imbarcare il suo prezioso fagotto, dentro una mininavicella. Direzione Terra.
La navicella sparisce dai radar, per il mondo intero è la fine di un sogno, per Lisa e Paolo è la fine di due genitori. Un'altra navicella di passaggio, evita la morte sicura a Martino che diventa abitante di un altro pianeta di nome SEPE, perché i suoi abitato sono persone SEnza PEnsieri.
Questo pianeta è identico alla terra, ed ora è abitato solo da umani. Martino diventa un ragazzo di 20 anni e assimila tutta la cultura e usanze di questo posto magnifico, che non ha confini politici, le religioni sono tutte libere, i militari non esistono, l'acqua non manca a nessuno e nessuno soffre la fame. La globalizzazione, è il benessere diffuso.
Dopo aver preso coscienza della sua provenienza Martino non resiste e va in conflitto con al sua educazione. Decide di partire per conoscere la terra, pur sapendo che non potrà mai più rientrare. Saluta la sua stupenda famiglia e anche la ragazza, e con la testa sulla terra e il cuore su Sepe, parte.
Completamente nudo, per non lasciare nessuna traccia della sua provenienza sbarca ad Orlando sempre in Florida. Nel bosco, a piedi scalzi, tra zanzare e insetti vari, trova la sua prima disperazione. Forte e coraggioso come sua mamma Lisa vince tutte le difficoltà e tramite una vecchietta di nome Ada, cieca dalla nascita, riesce ad ottenere dei vestiti del marito defunto. Ada lo incarica di portare dei vestiti a Giovanni, un suo amico barbone che non vede da tempo.
Inizia così la vita terrestre di Martino, alla ricerca di Giovanni. Gira per la città, vedendo cose orribili che per noi sono quotidiane. Con l'aiuto di passanti individua la residenza di questo sconosciuto, sotto il ponte di una nota via. Gli amici di Giovanni, anche loro barboni apprezzano la donazione dei panni offerti da Ada, perché il loro amico di avventura è morto.
Martino diventa amico inseparabile di tutti, li sfama e crea gruppo, ripulisce tutta l'area dall'immondizia e da loro dignità, li fa riscoprire come essere umani e non scarti di una società qualunquista. Salva la vita ad una bimba e diventa amico dei genitori, che da barbone lo conducono alla politica, per la sua ricchezza di valori che porta dentro e che lo rendono unico. Ora si chiama Leo e riesce a persuadere tutti, senza distinzione di colore.
Il suo desiderio, parte da una realtà vissuta, che solo lui sa. I popoli possono vivere in pace e senza violenze, basta solo la volontà. Conosce una giornalista che lo sta studiando per la sua maestosa bontà, che non è da questo pianeta, come consuetudine dire. Diventano amici e lei lo l'aiuta a ritrovare i suoi genitori biologici, e casualmente attraverso una foto strappata a casa di lei, scopre che la giornalista Anna è anche la sorella di una donna che casualmente ha incontrato su Sepe, assieme alla sua nipotina.
Durante il viaggio di ritorno gli rivela il segreto, e lei commossa lo abbraccia, chiedendogli se potrà mai vedere sua sorella con sua figlia. Tornato in città dopo due giorni di latitanza, tutti lo attendono, perché fa parte della delegazione del presidente, che lo ha ospitato nel palazzo dell'Onu.
Per un finto malore, il presidente invita proprio lui a sostituirlo per il discorso. Leo con un sorriso, complice della volontà del presidente, gli sussurra: vedrà che non la deluderò. A fine discorso tutte le delegazioni presenti di tutto il mondo si alzano in piedi per battergli le mani.
Gli applausi continuano, e li fanno, tutti coloro che lo hanno conosciuto, sia su Sepe che sulla Terra, che davanti al tv intenti a seguire il suo discorso gli battono le mani.
FINE
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0 recensioni:
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- molto fiabesco e fantasioso questo tuo racconto... SEPE deve essere proprio un bel posto...
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