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L'inspiegabile caso di Blue Berne (Parte 2)
Vomitai l'anima tra imprecazioni e bestemmie nel notare lo spettacolo che mi si parava davanti agli occhi. In questo periodo ne avevo visti tanti di cadaveri in quelle condizioni, gli omicidi erano partiti da Londra per poi giungere fino a Dublino ed io, da buon detective avevo seguito le tracce.
In quel cadavere tuttavia c'era qualcosa di diverso, solitamente le vittime erano uccise, smembrate, sbranate, spellate e spesso anche violentate, ma in questo caso i tagli e i morsi sembravano eseguiti con cura e precisione, come se la vittima non si fosse minimamente ribellata alle sevizie subite.
Il sangue macchiava vistosamente le pareti di quella capanna e come ogni volta si poteva leggere il nome di "Blue Berne" inciso sulla schiena del morto. Mi avvicinai al cadavere ma con il piede urtai qualcosa di solido, abbassai lo sguardo e urlai di terrore quando mi accorsi di essere in mezzo a degli organi interni che probabilmente non appartenevano solo alla vittima in questione.
Vomitai nuovamente trattenendo delle bestemmie tra i denti, questa psicopatica riusciva sempre a scapparci, sembrava quasi leggere nelle nostre menti.
Mi sollevai pulendomi le tracce di vomito dalla bocca e fissai attentamente il giovane che mi si era parato davanti.
Sghignazzai e mi avvicinai nuovamente al corpo fingendo una sicurezza che non possedevo.
Il giovane si avvicinò con titubanza e giunse al mio fianco davanti al cadavere.
Lui osservò il cadavere per qualche attimo.
Il giovane mi fissò con aria interrogativa.
Sghignazzai e appoggiai una mano sulla spalla del mio accompagnatore.
il giovane mi fissò con sguardo esitante, io lo incalzai con la mano e osservai i suoi movimenti tremanti mentre tentava di slacciare la cintura e di sfilare i pantaloni al cadavere. Dopo aver compiuto quest'azione mi osservò con sguardo esitante.
Il ragazzo tremò e si portò una mano alla bocca, sfilò lentamente l'indumento sporco di quel morto per poi accasciarsi a terra e vomitare ripetutamente.
Ridacchiai ed esaminai il tutto, la vittima era stata evirata completamente e al posto del pene si trovava ora il pugnale, conficcato nella morbida pelle inguinale.
Ridacchiai nuovamente mentre il mio aiutante mi fissava con sguardo sofferente.
Cominciai a ridere sempre più forte.
La voce tremante del ragazzo mi fece tornare in me.
Il giovane chiuse gli occhi e spalancò lentamente la bocca del cadavere estraendo proprio il pene cercato.
Il ragazzo lasciò cadere il pene e spalancando gli occhi mi pregò di uscire da quella stanza. Avevamo fatto tutto ciò che potevamo e la ricerca non sarebbe finita quella notte.
Il giovane mi salutò pacatamente e si avviò verso il suo appartamento.
La notte di Dublino era meravigliosa, una brezza delicata spettinava i miei capelli e il ricordo del piacere provato con Bing mi avvolgeva ancora completamente. Il suo sangue era così dolce, la sua carne così tenera e le sue urla erano una melodia incredibile.
Mi stava venendo incontro un giovane ragazzo e la mia eccitazione non ancora placata mi costrinse ad avvicinarmi a lui.
Il giovane mi sembrava scosso da qualcosa d'indefinito ma ignorai questo suo stato d'animo.
"dopo aver visto quel cadavere, non ho molta voglia di compagnia." Evidentemente il ragazzo doveva essere il detective che già da tempo mi cercava. Sorrisi e mi leccai le labbra assaporando il desiderio di sangue che stava nascendo in me.
Il giovane spalancò gli occhi e mi fissò stupito.
Il giovane mi prese la mano e cominciò a camminare frettolosamente in direzione del suo appartamento. In breve mi ritrovai nella sua stanza con il suo sguardo piantato nei miei occhi.
In breve fu stappata una bottiglia e io cominciai la mia storia fittizia facendo attenzione a non bere mai una sola goccia e a riempire costantemente il bicchiere del mio interlocutore. Impiegai un po' di tempo a far perdere il senso del pudore a quel giovane ma alla fine si trovò sdraiato sul letto costretto a subire l'effetto dei miei baci.
Lentamente lo spogliai riempiendo di baci il suo corpo e poi, delicatamente cominciai a farlo eccitare con qualche trucco imparato nel corso del tempo.
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- mmm il la protagonista ridacchia e sghignazza un po' troppo, e il genere affrontato è molto truculento.. continua col racconto cmq!