Poi si erano lasciati ma non in quel modo che è un lasciarsi veramente: lei era un po' matta, lui troppo bello, ma si volevano da morire. Non potevano stare insieme, non potevano stare lontani: non esci da quelle storie. Loro non ci erano mai usciti veramente. Lei passava i giorni col viso di lui stampato nella mente. Nel cuore. Andava a letto con la speranza di riuscire a dormire, di non pensarlo per quelle poche ore. Niente. I ricordi peggiori le sfioravano la mente proprio quando il buio sorgeva. Lui, bhè lui faceva il duro come fanno sempre tutti i ragazzi. Dentro urlava. Ogni fottuto secondo urlava il suo nome. Quello di lei. I suoi occhi parlavano ma lui con la sua bocca riusciva a spezzare quella magia. Riusciva a confondere lei. Come sempre. Lei era orgogliosa. Lui pure. Nessuno che faceva il primo passo. Dicevano che erano amici. La loro storia il passato. Sapevano entrambi di mentire. Eppure nessuno riusciva a prendere il controllo. Vedevano la loro storia allontanarsi sempre più. Crollare. Ma ancora niente. Nascondevano tutto il loro dolore dietro uno sguardo coperto da un finto sorriso. Lei ci pensava. Voleva fare la prima mossa. Lui la confondeva così tanto, che pur sapendo che lui, la voleva ancora, lei aveva comunque paura di un rifiuto. Di una nuova crepa al cuore. Per questo lei sopprimeva quello che provava con un silenzio soffocante. Soffocante per entrambi. Arrivati ad un certo punto però, lei non c è l'ha fa più. Non è da lei rinunciare. Mollare. Non le è mai importato delle conseguenze. Non inizierà a dargli peso proprio adesso. Decise così di andare dal suo lui. Gli urlò in faccia ciò che provava. Le lacrime l'accompagnarono. Lui muto la fissò. Attimi interminabili. Dopo poco la prese. La baciò. Fu così che lei capì che l'orgoglio spesso non è la soluzione migliore. Fu così che capì che l'amore vince su tutto. La fine? Invecchiarono insieme.