Piccolo mio, il tuo sorriso non scalderà mai un cuore di pietra, i tuoi occhi grandi non conosceranno mai la profondità dell'infinito e la tua bramosia di conoscere nuove cose non verrà mai saziata. Hai ancora una vita davanti, tante scoperte da fare, tante spalle su cui piangere, tante cadute che ti lasceranno il segno. Hai ancora molte cose da imparare anche se ora credi che tutta la gioia che ti possa dare il mondo consista in un abbraccio di tua madre o in un tenero sguardo di tuo padre. Dovrai salire, scendere, raggiungere, ottenere, chiedere, gioire, soffrire, cadere, rialzarti, correre, amare, odiare... ma in tutto questo non dovrai mai dimenticare che ogni volta che ne avrai bisogno ci saranno delle persone pronte a prenderti la mano e ad accompagnarti laddove sono già state per guidarti sapientemente negli angusti labirinti della vita, con la saggezza e esperienza di chi ha imparato ed ora insegna. Quando ti guardo sorridere è come se il mio cuore scoppiasse d'amore, il tuo viso, così puro, così infantile, mi fa sentire impotente dinanzi alla tua terribile innocenza. Sì, terribile, perché ancora non sai cosa vuol dire vivere, e pagherei per avere il tuo stesso sguardo, pagherei per fare i capricci come te, pagherei per far finta di essere un supereroe dai poteri straordinari, mentre il mondo intorno a me va a rotoli e non me ne accorgo. La tua spensieratezza è sintomo di una società che ancora stenta ad eclissarsi, è la speranza che dovrebbe accendere in ognuno di noi la fiamma della vita e della voglia di cambiare. E sì, abbracciami ancora, dammi cento, mille baci, perché io non ti lascerò mai da solo, sarò la tua ombra. Perché ti amo. E parlo di quell'amore profondo, viscerale, di quell'amore che non credevo di saper provare, di quell'amore che ti svuota e ti riempie al tempo stesso, di quell'amore che ti fa stare bene dovunque. Con te, sai, mi sento un po' mamma, anche se lo so che forse questo è un termine esagerato. Mamma è una parola troppo grande, mamma è un universo di cose, mamma è la totalità. Io non sono la totalità, non sono l'universo, ma posso essere sempre il tuo punto di riferimento se lo vorrai. E domani quando ti sveglierai ricordati che ogni giorno va vissuto come se fosse l'ultimo e ogni attimo va assaporato fino in fondo, anche se fa male. E tu, del dolore conosci già una faccia. Ma non arrenderti mai e lotta sempre a testa alta perché il tuo cuore vale più di mille teste.