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Piccola Storia Sgrammaticata: la dama senza testa
Tratto dalla biografia incompiuta di Lial Feer "La mia vita senza testa: vivere, mangiare e starnutire senza testa."
Storia alquanto particolare, per certi versi singolare visto che è stato l'unico caso documentato, analizzato, dettato, ascoltato, commentato, strappato e infine premiato dopo questo episodio che ora vi raccontiamo: in una località marittima, la prefettura Coeih della regione del Grano, c'è una sontuosa villa a ridosso di alte scogliere, abitata da secoli da una una nobile famiglia, i Feer, che occupavano quel fazzoletto di terra da prima della grande colonizzazione dell'epoca Eoli, che risale a più di 500 anni fa. Negli ultimi 50 anni la città divenne famosa grazie al caso inspiegabile della nobil donna Lial Feer, per aver perso misteriosamente la testa, una notte d'inverno. Questi sono i fatti raccolti dai giornalisti che raccontano l'episodio:
Era una di quelle gelide notti nella prefettura di Coeih. Non si verificava una gelata del genere da anni. Nulla di eccezionale, tranne per quella strana telefonata fatta dalla domestica di casa Feer al medico del villaggio:
Medico della prefettura: [...] il fatto che più affascina noi medici è come sia possibile per un essere umano riuscire a compiere tutte le funzioni, i gesti che compie una persona comune, dopo avere perso la testa. Sappiamo che la testa, il cervello, è la macchina che ci consente di compiere tutti i gesti quotidiani che facciamo; dal muoversi a sorridere, pensare, arrabbiarsi eccetera. Questo episodio mi fece venir in mente una leggenda che sento fin da quando son bambino: si racconta che dopo la rivoluzione popolare [...] furono decapitati molti nobili, causa il loro sfruttamento del popolo per arricchirsi alle loro spalle e spendere i soldi per i loro insensati capricci aristocratici. I corpi, comprese le teste, dei defunti nobili furono poi gettati dalla scogliera più alta del villaggio, tra le fauci del mare, che sembrasse affamato quel giorno da quanto era agitato. La stessa notte alcuni abitanti del villaggio raccontarono di aver visto un corpo senza testa vagare per il villaggio e urlare "Vendetta, vendetta per i nobili, morte alla plebagliaaa brattleaas adasd pff pfffaasratlaa" e poi frasi sconnesse. Le sere successive tutte le vie del villaggio furono perlustrate e sorvegliate ma del corpo senza testa non c'era traccia. Quindi, come la ragazza, anche questo presunto corpo ambulante presentava la stessa condizione; parlava, urlava, senza avere la testa [...] Abbiamo invitato la donna, la qui presente Lial, a fare dei test per verificare se tutte le funzioni dell'organismo rispondevano agli stimoli esterni, come dolore, piacere, riflessi vari. Ha superato tutti i test, come se la testa, il cervello in particolar modo, non fosse mai stata recisa dal collo. Anche la voce, la parte più sorprendente di questo evento soprannaturale, non è scomparsa affatto, anche se in alcuni momenti della giornata sembra svanire o affievolirsi.
La biografia "La mia vita senza testa: vivere, mangiare e starnutire senza testa" dice:
Chi era Lial Feer prima di essere Lial Feer senza testa? Dobbiamo fare un salto indietro di 15anni, quando Lial aveva solo 5 anni. Era una ragazzina normale, vivace, sveglia e amava arrampicarsi su gli alberi. Il suo preferito era una enorme sequoia di ben 500 anni che sovrastava una collinetta poco distante da casa sua. Un episodio segnò la sua infanzia: un giorno cadde dall'albero; un volo di ben 5 metri. La bambina batté la testa sul terreno e perse i sensi. Rimase a terra sotto l'albero per ben 20 minuti. La domestica si accorse dell'assenza della bambina, avvisò la madre, che quella sera in casa, e incominciarono a cercarla. Intanto si mise a piovere e dei lampi minacciosi si stavano avvicinando alla casa. Venne portata a casa, asciugata e messa a letto. Aveva la fronte che pareva una fornace. Anzi molto più ardente. Chiamarono il dottore, quella sera era di turno il Dott. Gerem Mrete. Esaminò la testa, per eventuali traumi, ma non riscontrò nulla. Controllò il battito del cuore della bambina; era più veloce del normale. Le misurò la febbre e il termometro si ruppe rilasciando a terra il mercurio che come un animale impaurito correva sul pavimento qua e là inseguendosi a vicenda, ammassandosi l'uno sopra l'altro, formando delle palline. Ma quello che fu strano era la forma che assunse da li a poco: un piccolo cerchio con una strana croce al centro. Poi il disegno si smembrò lasciando correre le sfere di mercurio nel pavimento, disperdendosi negli angoli della camera. Non si sapeva che fare, tranne che dare unamedicina per far passare la febbre alla bambina.
Il giorno successivo si riprese velocemente, e le venne proibito di avvicinarsi all'albero, anche se con rammarico non capiva il motivo. Probabilmente non ricordava cosa era successo il giorno prima, il che era un bene visto che la governante e la madre, dopo aver assistito a quella stregoneria del mercurio, volevano dimenticare l'accaduto. Gli episodi di magia o stregoneria come li vogliate chiamare, in paese non erano visti di buon occhio, e bastava un solo episodio fuori dal comune per urlare al demonio o cavolate varie.
Continua il resoconto giornalistico:
Il motivo di questi avvenimenti che si susseguivano oramai da secoli, solo che son stati dimenticati volontariamente, sono molto semplici, e grazie all'aiuto di un detective dell'occulto, X by Y, abbiamo capito cosa è capitato alla ragazza. X by Y ritiene che gli avvenimenti sono causati dalla sequoia, probabilmente maledetta da un esperto conoscitore di fatture e maledizioni. Il simbolo che le due donne e il medico descrissero al detective raffigurava una fattura che tradotta in parole povere ha il significato di:
"Oh te che vivi vivendo delle vite di altri possa la scatola assalire il tuo potere per estirparlo e farlo vagare nei secoli dei secoli dei secoli dei minuti".
Si tratta di una scatola di legno con un volto schiacciato all'estremità superiore che, secondo il detective, prende le teste delle sue vittime per poi sparire e apparire in posti diversi del globo. Non sappiamo il motivo di questo crudo e macabro atto.
X by Y disse che non c'era modo per far ritornare la testa della ragazza al proprio posto, a parte girare tutto il mondo e trovare la scatola contente la sua testa. In tutto il regno venne bandito una caccia alla testa, e un premio per chiunque l'avesse trovata.
Dopo questi lunghi 15anni nessuno è riuscito a trovare la scatola che le ha rubato la testa. Una sera d'inverno all'età di 27 anni la ragazza morì.
La testa vaga ancora oggi per tutto il mondo, ancora tra le fauci del mostro di legno, pronto a rubare altre teste dal collo di ignare persone che credono la leggenda della dama senza testa una storiella per bambini.
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l'autore luca fiore ha riportato queste note sull'opera
Storia con disegni allegati qui
http://lunsu. tumblr. com/post/30648158188/piccolastoriasgrammaticataparte2-ladamasenzatesta
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